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Ritardi e cancellazioni: ottobre, un mese da incubo. Sull'abbonamento arriva lo sconticino del 5 percento

Uno sconto simbolico che non compensa gli enormi disagi vissuti da chi viaggia in treno

Ritardi e cancellazioni: ottobre, un mese da incubo. Sull'abbonamento arriva lo sconticino del 5 percento

Sulla linea Sfm1 Rivarolo-Chieri, i disservizi sembrano essere ormai all’ordine del giorno, ma la risposta di Trenitalia appare insufficiente.

Il contratto di servizio del Sistema Ferroviario Metropolitano prevede una sorta di "compensazione" quando il servizio subisce ritardi e cancellazioni.

Ma siamo sicuri che uno sconto del 5% sugli abbonamenti per il mese di ottobre rappresenti un reale ristoro per chi, giorno dopo giorno, si vede privato del diritto a un viaggio regolare e puntuale? Parliamo di uno sconticino di circa 3 euro per chi viaggia da Rivarolo a Torino, che suona un po' come una beffa.

I dati parlano chiaro: il Bonus SFM, stabilito mensilmente in base alla regolarità del servizio, in riferimento ai disservizi del mese di ottobre ha assegnato uno sconto minimo per la linea Rivarolo-Chieri, la quale, in ottobre, ha registrato ritardi e cancellazioni ripetute.

Eppure, questa compensazione pare più una formalità burocratica che una reale risposta alle esigenze dei pendolari.

Come può un 5% di sconto ridare tempo ed energia a chi ha visto sfumare appuntamenti, impegni di lavoro e persino opportunità per colpa di treni che sembrano vivere una cronica crisi di puntualità?

La beffa per gli abbonati integrati

E poi c'è la questione degli abbonamenti integrati Formula: qui la questione si fa ancora più complessa.

Lo sconto, infatti, verrà applicato proporzionalmente alla sola quota ferroviaria di Trenitalia all'interno dell’abbonamento, ignorando completamente il valore totale del titolo di viaggio.

In poche parole, se un abbonato utilizza il treno come parte di un sistema di trasporti integrato, il bonus non tiene conto dell’effettivo costo sostenuto dai viaggiatori.

Un bonus parziale per un disservizio totale: un paradosso che non sorprende più, ma certamente indigna.

La riduzione promessa verrà applicata automaticamente all'atto dell'acquisto dell’abbonamento mensile di novembre, ma non c'è alcuna indicazione da parte di Trenitalia o delle istituzioni locali che questo bonus possa essere rivisto, ampliato o reso più significativo in futuro.

Il problema dei ritardi cronici e delle soppressioni improvvise non è solo una questione economica; è una questione di dignità.

Quando il servizio pubblico fallisce, i cittadini perdono non solo denaro, ma anche fiducia nelle istituzioni.

Trenitalia indirizza chi cerca maggiori chiarimenti su questi sconti al sito ufficiale.

La frustrazione dei pendolari

Gli utenti della linea Rivarolo-Chieri non chiedono elemosine né sconti simbolici. Chiedono puntualità, serietà e rispetto.

Chiedono che il sistema ferroviario sia davvero al servizio dei cittadini, e non che utilizzi formule e contratti come paraventi per giustificare la propria inefficienza.

Quando i treni non arrivano, quando vengono cancellati senza preavviso, le persone restano bloccate, spesso senza alternative, nei piccoli paesi o nelle periferie, e questa realtà non può essere mitigata da un insignificante 5% di sconto.

Le istituzioni e Trenitalia dovrebbero considerare che i pendolari non sono un peso ma una risorsa fondamentale per l’economia e la mobilità del territorio.

L’insoddisfazione crescente, e il senso di frustrazione che aleggia tra i viaggiatori, non farà che peggiorare finché non ci sarà una vera riforma dei trasporti locali e un piano concreto per migliorare la qualità del servizio.

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