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Vercelli

La Giunta Scheda costa 43 mila euro al mese

Le indennità di funzione: quasi diecimila (lordi) al sindaco, il resto al vice e agli assessori

La Giunta Scheda costa 43 mila euro al mese

Il sindaco Roberto Scheda con gli assessori

VERCELLI. Da alcuni anni, a seguito delle sollecitazioni arrivate dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e di una serie di provvedimenti legislativi, le “indennità di funzione” corrisposte agli amministratori comunali sono cresciute progressivamente. Se un tempo erano poco più che rimborsi spese, e nei piccoli Comuni non superavano qualche centinaio di euro mensili (tanto che in molti casi fare l'amministratore comunale era quasi un'attività di volontariato), dopo il 2020 le indennità sono diventate dei veri e propri (lauti) stipendi. A Vercelli, per esempio, capoluogo di provincia – in cui comunque, da più di trent'anni, i residenti sono meno di 50 mila – il sindaco percepisce quasi 10 mila euro (lordi) al mese, il vicesindaco più di 5 mila e gli assessori da 2 a 4 mila (sempre lordi).
Contro questi aumenti, e per chiedere di destinare queste risorse a scopi sociali, nei mesi scorsi a Vercelli ha promosso una raccolta di firme l'ex consigliere comunale Michelangelo Catricalà, allestendo anche banchetti in piazza, ma ha ottenuto scarse adesioni.

Rispetto alla passata consiliatura, quando il sindaco era Andrea Corsaro, al Comune di Vercelli c'è stato qualche “aggiustamento” in Giunta determinato dalle preferenze ottenute alle elezioni: Domenico “Mimmo” Sabatino (Fratelli d'Italia) da semplice assessore è stato promosso vicesindaco - con conseguente aumento di “stipendio” - prendendo il posto di Massimo Simion costretto al downgrade (e a cambiar partito: dalla Lega è tornato in Forza Italia), mentre Ombretta Olivetti (Lega) assessore era e tale è rimasta. Ecco quindi la tabella delle indennità di funzione di questi primi mesi di Amministrazione Scheda:

La tabella necessita di alcune precisazioni. Innanzitutto si tratta di cifre lorde: quindi quel che è indicato non è “quanto percepisce il sindaco o l'assessore”, ma “quanto spende la collettività (Comune e Stato) per l'indennità del sindaco o dell'assessore”.
Inoltre Scheda ha percepito l'indennità anche a giugno essendo stato proclamato sindaco il 26 di quel mese (circa 1600 euro per cinque giorni), mentre gli assessori sono entrati in carica solo il 5 luglio (e infatti la cifra di luglio è più bassa di quella dei mesi successivi): l'indennità standard, che percepiranno mensilmente fino al termine del mandato, è quella di settembre.
Inoltre l'indennità assessorile è diversa a seconda della situazione lavorativa del soggetto: chi è libero professionista la percepisce intera (4347 al mese), mentre per chi è lavoratore dipendente è dimezzata (2173,50); a meno che il lavoratore dipendente si sia “messo in aspettativa”: da quel giorno prende dal Comune l'indennità piena. Hanno approfittato di questa possibilità Valeria Simonetta, impiegata amministrativa all'Asl (medicina legale), in aspettativa dal 1° agosto, ed Elisa Cubito, segretaria nello studio dei medici Luca Amadori e Giuseppe Sulpizio in via Tripoli, in aspettativa dal 1° settembre: ora sono entrambe assessore a tempo pieno, a 4347 euro al mese. Per loro, inoltre, per tutto il periodo del mandato amministrativo il Comune (e non più il datore di lavoro) paga – oltre all'indennità – i contributi previdenziali.

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