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Cantonieri morti sul lavoro in Canavese: il processo parte sei anni dopo

Il gup ha disposto il rinvio a giudizio di sei persone. L'uomo che guidava l'auto che li ha travolti aveva 83 anni: ora ne ha 88

Cantonieri morti

La scena dell'incidente a Villareggia, sulla SP 595 tra Villareggia e Mazzè. Era il 7 febbraio 2019

Si terrà a fine novembre, di fronte alla giudice Antonella Pelliccia, il processo per la morte di Giuseppe Butera di Chivasso e Giuseppe Rubino di Caluso, travolti da un'auto mentre eseguivano lavori di pulizia lungo la strada provinciale 595 a Villareggia. Sono passati quasi sei anni. 

Era la mattina del 7 febbraio 2019 quando i due cantonieri della Città Metropolitana persero la vita, colpiti da una Fiat Tipo guidata da Severino Actis, 83 anni all'epoca dei fatti, oggi 88enne, di Cigliano, che dopo aver superato una colonna di veicoli in lento movimento a causa del cantiere, li travolse.

Actis è accusato di omicidio stradale e comparirà in aula insieme ad altri cinque imputati. I famigliari delle vittime, che sono già stati risarciti, sono stati riconosciuti come persone offese e sono rappresentati dagli avvocati Lorenzo Bianco, GianLuca Marta e Massimo Spina.

Il gup Fabio Rabagliati ha rinviato a giudizio anche dirigenti e responsabili della Città Metropolitana di Torino, incaricati della sicurezza stradale e della supervisione dei lavori in corso.

Tra questi figurano Giannicola Marengo, dirigente del Dipartimento Territorio Edilizia e Viabilità dell'ex Provincia, e datore di lavoro dei due operai; Matteo Tizzani, delegato per la sicurezza del settore Viabilità; Giovanni Gavazzi, preposto alla sicurezza dei lavoratori; Giovanni Cuiuli, caposquadra, e Claudio Schiari, responsabile del servizio Prevenzione e Protezione della Città Metropolitana. A loro carico l'accusa è di cooperazione colposa nell’omicidio stradale.

Il tribunale di Ivrea

Lo scorso mese di luglio, presso il tribunale di Ivrea, dove si era aperto il dibattimento per stabilire eventuali responsabilità legate alla morte dei due cantonieri.

Secondo le indagini condotte dalla pm Elena Parato, le procedure adottate per la sicurezza del cantiere erano inadeguate e non conformi agli standard richiesti per prevenire incidenti sul lavoro. In particolare, viene contestato al dirigente Marengo di non aver istituito il senso unico alternato con semafori o l’impiego di movieri per regolare il traffico nella zona del cantiere.

Inoltre, si evidenzia come Marengo non abbia aggiornato il Documento di valutazione dei rischi (Dvr), nonostante la riduzione del personale addetto ai lavori. Questo avrebbe comportato una mancata adozione delle misure preventive necessarie, con gravi conseguenze per la sicurezza degli operai sul luogo di lavoro.

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