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A Scarmagno il Polo logistico che promette una nuova era industriale e più di 300 posti di lavoro

L'inizio dei lavori è previsto per il 2025. Un progetto ambizioso di riqualificazione

 Jean Luc Saporito

Jean Luc Saporito

A Scarmagno si avvicina l’avvio dei lavori per la costruzione del nuovo Polo logistico nell’area industriale dell’ex Comprensorio Olivetti, un progetto tanto atteso che, secondo le ultime previsioni, vedrà l'inizio dei cantieri all’inizio del 2025. Questo annuncio segna un lieve ritardo rispetto a quanto dichiarato in precedenza da Jean Luc Saporito, dirigente della sede italiana di Panattoni, la multinazionale della logistica responsabile del progetto. Saporito aveva infatti indicato la fine del 2024 come data di inizio, ma ora è chiaro che l’avvio slitterà di qualche mese.

Nonostante il ritardo, il Comune di Scarmagno, guidato dal sindaco Adriano Grassino, si prepara a dare il via libera definitivo al progetto entro la fine di agosto. La Giunta comunale è infatti chiamata ad approvare il piano definitivo redatto dagli ingegneri della società EP&S di Torino, che hanno curato il Piano esecutivo convenzionato (Pec).

Quest’ultimo è stato modificato in alcune sue parti su richiesta di vari enti, tra cui Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Scarmagno e altre autorità locali coinvolte nel processo di controllo. Durante un incontro pubblico tenutosi lo scorso luglio, queste modifiche sono state presentate alla comunità e agli stakeholders, segnando un passo avanti significativo verso la realizzazione di quello che potrebbe essere un progetto strategico per l’intero territorio.

Uno degli aspetti che ha generato più discussioni è quello della viabilità. L’accesso al nuovo Polo logistico, situato nei pressi dell’autostrada A5 Torino-Aosta, sarà facilitato dalla costruzione di una nuova rotatoria sulla Strada Provinciale 56, a poche centinaia di metri dal casello autostradale di Scarmagno.

Questa rotatoria è considerata un’opera essenziale per evitare che l’aumento del traffico legato al Polo logistico possa congestionare la viabilità esistente, una preoccupazione espressa anche dai residenti locali durante l’incontro di luglio. Con l’approvazione del progetto definitivo da parte del Comune e la firma della Convenzione tra il Comune stesso e Panattoni, si concluderà un lungo iter burocratico che ha visto coinvolti numerosi attori istituzionali.

La firma di questo accordo sarà l’atto conclusivo del percorso di autorizzazione, e segnerà l’inizio ufficiale dei lavori.

Il Polo logistico, realizzato dalla società Pdc Industrial, avrà dimensioni imponenti. L’intera struttura occuperà una superficie coperta di 87.141,29 metri quadrati, di cui 85.809,29 saranno destinati ai magazzini.

A questi si aggiungeranno altri spazi dedicati a funzioni secondarie ma essenziali, come 174 metri quadrati per le guardiole, 130 metri quadrati per la stazione di pompaggio, 168 metri quadrati per le due cabine elettriche, e 60 metri quadrati per le pensiline. Ci saranno anche 800 metri quadrati di tettoie per la ricarica dei muletti elettrici.

Inoltre, verranno costruiti 3.700 metri quadrati di uffici su due piani, oltre a spazi per il tempo libero e un’area sportiva e ricreativa per i dipendenti. L’intero complesso sorgerà su un’area di circa 24 ettari di terreno, che Panattoni ha acquistato dalla società Aree urbane nel marzo 2022.

Dal punto di vista tecnologico, i capannoni del nuovo Polo logistico saranno dotati di soluzioni all’avanguardia, con un sistema di illuminazione a LED e pannelli solari installati sui tetti per la produzione di energia elettrica, in linea con le politiche aziendali di sostenibilità ambientale. L’altezza massima delle strutture sarà di 15 metri, un fattore che permetterà una maggiore efficienza nella gestione degli spazi interni, specialmente nei magazzini.

Un aspetto significativo di questo progetto è l’impegno di Panattoni a realizzare anche le opere di urbanizzazione primaria, un intervento che prevede l’adeguamento delle infrastrutture locali, tra cui la viabilità di accesso, i parcheggi e le aree verdi, oltre alla creazione di una rete di utenze per elettricità, acqua e telecomunicazioni. Queste opere saranno successivamente cedute al Comune di Scarmagno, garantendo così un miglioramento delle infrastrutture pubbliche locali.

Secondo quanto dichiarato dalla stessa Panattoni, il nuovo Polo logistico dovrebbe generare fino a 300 nuovi posti di lavoro, rappresentando una boccata d’ossigeno per l’economia locale.

Questo rappresenta una notizia particolarmente positiva per un territorio che, negli ultimi anni, ha visto sfumare diversi progetti industriali di rilancio, tra cui il fallimentare tentativo di insediamento della Italvolt.

Il sindaco Adriano Grassino, pur con la prudenza dettata dalle esperienze passate, non nasconde il suo ottimismo: il 2025 potrebbe essere l’anno del rilancio per l'ex Comprensorio Olivetti, un'area che per decenni ha rappresentato il cuore pulsante dell’industria locale e che ora, almeno in parte, potrebbe tornare a generare opportunità occupazionali.

Insomma un’iniziativa ambiziosa, capace di ridare vita a un’area industriale dismessa e di portare benefici economici e occupazionali significativi per il territorio. Tuttavia, solo il tempo dirà se questa sarà la volta buona per rilanciare il destino di una zona che ha visto più promesse disattese che successi concreti negli ultimi anni.

La viabilità

La revisione degli accessi alla Strada Provinciale 82, soprattutto all’intersezione con via Masero, è uno degli argomenti che il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha trattato lo scorso lunedì 25 luglio nel corso dell’incontro che ha avuto con il Sindaco di Scarmagno Adriano Grassino e con la Vicesindaca Pia Gaudino.

Gli amministratori di Scarmagno

Con il supporto del responsabile della Direzione Coordinamento Viabilità-Viabilità 1, il Vicesindaco ha affrontato il tema del riordino della viabilità provinciale nella porzione di territorio che è interessata dallo svincolo dell’autostrada Torino-Aosta e dall’ex stabilimento Olivetti, che assume una valenza strategica nella prospettiva dell’insediamento Italvolt in una parte dell’ex stabilimento Olivetti e della realizzazione di un magazzino logistico da parte della società Panattoni.

È appunto emerso che la revisione della rotatoria all’intersezione tra la Provinciale 82 e via Masero dovrà trovare una soluzione tecnica nel quadro del riassetto della viabilità intorno all’ex stabilimento Olivetti, anche e soprattutto per quanto riguarda gli accessi al nuovo insediamento produttivo e alle aree ad uso pubblico che saranno ricavate nel perimetro dell’ex fabbrica.

Oltre alla realizzazione di una nuova rotatoria all’uscita dall’autostrada, l’amministrazione comunale di Scarmagno ritiene indispensabile l’allargamento del sovrappasso sulla A-5, per agevolare il passaggio di pedoni e ciclisti, ma anche una diversa collocazione delle fermate del trasporto pubblico locale. Sempre sulla Provinciale 82, il Comune ha segnalato al Vicesindaco Suppo la necessità di una soluzione per rallentare la velocità dei veicoli in transito.

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