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10 Ottobre 2024 - 17:03
Il tribunale conferma la condanna civile per pratica commerciale scorretta
La Corte d'Appello di Torino ha respinto il ricorso presentato dalla storica azienda dolciaria Balocco contro la sentenza del tribunale che, in primo grado, aveva accolto parzialmente l'azione inibitoria collettiva promossa da Codacons, Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi e Adusbef. Il caso riguarda la campagna pubblicitaria del pandoro Pink Christmas, lanciato nel Natale 2022 e firmato Chiara Ferragni.
Secondo la Corte, la Balocco avrebbe indotto i consumatori a credere che parte del ricavato delle vendite del pandoro brandizzato sarebbe stata destinata all'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, omettendo però di specificare che la donazione era "già effettuata in passato e in misura fissa". Il prezzo del pandoro, venduto a "circa 9,37 euro", risultava nettamente superiore rispetto alla versione non griffata (3,68 euro), nonostante gli ingredienti e il peso fossero identici. I giudici hanno sottolineato che la quantità di pandori venduti non avrebbe influenzato l'entità della donazione all'ospedale, smentendo così la campagna promozionale dell'azienda.
Ospedale Regina Margherita
"Gongolano" le associazioni dei consumatori, che parlano di "una batosta" per Balocco, mentre l'azienda, difesa dagli avvocati Alessandra Bono e Alberto Improda, non ci sta: "Prendiamo atto del decreto, che però è frutto di un'istruttoria sommaria e parziale che ricalca pedissequamente il contenuto della decisione dell'Agcm già impugnata da Balocco davanti al Tar del Lazio. In ogni caso non è una condanna e non ha natura di giudicato: quindi ci riserviamo di chiederne la revoca o la modifica alla luce degli sviluppi presso le altre sedi competenti".
Sul punto della comunicazione ingannevole e del prezzo maggiorato, l'azienda confida nella difesa: "Il collegio di difesa di Balocco confida di provare nelle sedi competenti, attraverso evidenze a supporto, la correttezza dell'operato dell'azienda e l'infondatezza di ogni pregiudizio economico nei confronti dei consumatori".
La battaglia legale continua, mentre si attende che anche la giustizia penale faccia il suo corso per chiarire definitivamente le responsabilità legate al Pandoro-Gate.
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