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Ivrea
07 Ottobre 2024 - 23:21
Adriano e Camillo Olivetti
“Il giorno in cui fu trasportato al cimitero pioveva ma da Ivrea, dai borghi vicini, dai vari luoghi del Canavese si erano arrampicati su per la Serra, fino a Biella i suoi operai, i suoi fedeli. Erano arrivati con ogni mezzo, i più in bicicletta, con gran fatica e rischio. I tedeschi già davano la caccia ai partigiani, razziavano uomini, minacciavano intere popolazioni. Il piccolo cimitero israelitico di Biella poteva diventare un luogo di massacro: il recarvisi una sfida temeraria; ma esso si popolò, quel giorno, di uomini silenziosi, a capo scoperto, sui cui volti la pioggia cancellava inutilmente le lacrime…”.
Scriveva così Libero Bigiaretti, descrivendo l’ultimo saluto a Camillo Olivetti, il patriarca della famiglia che ha segnato la storia di Ivrea e del Canavese. Quel giorno, sotto la pioggia battente, gli operai Olivetti affrontarono il rischio di un conflitto in corso per rendere omaggio a colui che li aveva sempre considerati parte di una grande famiglia. Un gesto di devozione e coraggio che continua anche oggi, a distanza di decenni.
Lo scorso anno
Continua con l'appuntamento annuale delle Spille d’Oro che giovedì 10 ottobre, si ritroveranno al cimitero ebraico di Biella per rendere omaggio alla tomba di Camillo Olivetti, scomparso nel dicembre del 1943.
In un gesto simbolico, i partecipanti porteranno con sé delle piccole pietre prelevate dal Convento di Ivrea, come vuole la tradizione israelitica, per deporle sulla tomba.
La scena richiama un rituale intimo e collettivo, che rappresenta il profondo legame tra passato e presente, tra memoria e continuità. La partenza è fissata per le 14:00 da via Jervis, nei pressi del Palazzo Uffici Olivetti, con un autobus messo a disposizione dall’Associazione. I partecipanti maschi, seguendo le regole della tradizione ebraica, dovranno indossare un copricapo, come segno di rispetto e solennità.
Non meno importante, nella stessa settimana, sabato 12 ottobre, si terrà un altro incontro di grande rilievo: il tradizionale raduno annuale delle Spille d’Oro.
Il programma inizierà alle 9:30 con il ritrovo presso il cimitero di Ivrea, per un omaggio floreale alla tomba dell’ingegnere Adriano Olivetti, che riposa accanto a sua moglie Grazia Galletti, in un angolo suggestivo dell’antica ala del cimitero.
A vegliare su di loro, la scultura di San Francesco realizzata dall’artista italoamericano Beniamino Bufano, detto Benny, in un’atmosfera che riflette i valori di spiritualità e umanesimo cari alla famiglia Olivetti.
Dopo l’omaggio, i partecipanti si sposteranno verso il monumento cittadino dedicato a Camillo Olivetti, un altro momento di riflessione e memoria, per ricordare il fondatore dell’azienda che ha rivoluzionato non solo la produzione industriale, ma anche il concetto di impresa sociale e comunitaria.
La mattinata culminerà con la messa in suffragio delle Spille d’Oro defunte, alle 11:00 nella chiesa di San Grato a Borghetto. Un momento per riaffermare i valori di fratellanza, coesione e solidarietà che hanno sempre contraddistinto l’Associazione, riflettendo il profondo senso di appartenenza dei suoi membri non solo all’azienda, ma alla comunità che essa rappresenta.
A chiudere la giornata, il pranzo annuale al ristorante Le Alpi a Tavagnasco alle 12:45, con una quota di partecipazione di 30 euro. Durante il pranzo, sarà anche possibile iscriversi all’Associazione per il 2025.
E sarà un’occasione per condividere ricordi, rinsaldare legami e progettare il futuro di un'Associazione che oggi conta migliaia di iscritti e continua a rappresentare un punto di riferimento per gli ex dipendenti della Olivetti e non solo.
L’associazione oggi è presieduta da Matteo, figlio di David, nipote di Dino (l’ultimo figlio di Camillo).
Per la cronaca l’Associazione ha avuto come primo presidente onorario Arrigo Olivetti e come presidente effettivo Giuseppe Chiantore.
Ad essi sono seguiti Agostino Sanvenero,Piero Rozzi,Plinio Cilento,Mario Caglieris,David Olivetti (padre di Matteo) e infine Laura Federica Salvetti, la prima donna.
Che cos’è l’Associazione Spille d’oro?
L’Associazione Spille d’oro L’Associazione Spille d’Oro Olivetti, apolitica, aconfessionale, senza finalità di lucro, accoglie gli ex dipendenti del Gruppo Olivetti che hanno compiuto 25 anni di servizio in Azienda, al cui compimento sono stati insigniti della “Spilla d’Oro”, in ricordo del dono che il fondatore Camillo Olivetti fece alla moglie, Luisa Revel nel 1913, all’uscita della millesima M1, la prima macchina per scrivere.
All’Associazione possono anche iscriversi, come soci aderenti gli ex dipendenti del Gruppo Olivetti, anche se non hanno raggiunto i 25 anni di anzianità di lavoro, i coniugi superstiti, i famigliari, i simpatizzanti, che partecipano o desiderano partecipare alle attività associative e che condividono i valori Olivetti.
L’Associazione è presente anche fuori del Canavese con le sei delegazioni di Crema, Marcianise, Massa, Milano, Pozzuoli e Roma.
Nel 1933, in occasione del venticinquesimo anniversario di fondazione dell’Azienda, Camillo Olivetti insignì della “Spilla d’Oro”, i dipendenti con venticinque anni di servizio. Alla vigilia della seconda guerra mondiale le “Spille d’Oro” erano 35.
Nel dicembre del 1946, per iniziativa di un gruppo di anziani, fu costituita l’Associazione “Spille d’oro” “con lo scopo di mantenere e rinsaldare i vincoli di fratellanza tra i vecchi dipendenti della Olivetti” Passata la guerra, la consegna delle “Spille d’oro” riprese nel 1948, quando l’ingegner Adriano Olivetti, da dieci anni subentrato al padre alla guida della società, insignì del distintivo 116 anziani.
“Per noi della seconda generazione della fabbrica - disse in quella occasione - ’Spille d’Oro’ e ingegner Camillo sono termini indissolubili: essi rappresentano la nostra storia, qualche cosa del passato che è necessario sia ancora presente, perché il nuovo non nasce che dal vecchio; e guai a quegli innovatori che non riconoscono che nel passato c’è qualche cosa che non si può uccidere, né distruggere, né trascurare”.
Da allora l’Associazione si è andata sviluppando e consolidando, fino a contare oltre diecimila soci.
La Olivetti è stata tra le prime aziende in Italia a voler ricordare, con la “Spilla d’Oro”, la fedeltà al lavoro ed all’azienda di operai, impiegati e dirigenti. Per i 50 anni della Olivetti, nel 1958, furono coniate anche le prime “Medaglie d’Oro” da assegnare ai lavoratori che avevano compiuto 35 anni di attività nell’azienda.
Nel 1959 fu istituita la “Spilla d’Oro azzurra” da assegnare ai dipendenti con 25 anni dì servizio presso i concessionari e agenti della Olivetti.
PER INFO E PRENOTAZIONI E' A DISPOSIZIONE IL TELEFONO DELL'ASSOCIAZIONE: 0125 425767
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