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Ivrea
04 Ottobre 2024 - 06:30
Pizzeria in carcere
Sabato 28 settembre? S'è respirata una musica diversa: non quella del silenzio o della tensione tipica di un luogo di detenzione, ma delle risate, degli abbracci e della speranza.
Per un giorno, il carcere di Ivrea si è trasformato in una Pizzeria della Gentilezza, accogliendo non solo detenuti, ma anche i loro figli e le famiglie, per un evento che ha sfidato le regole del tempo e dello spazio, riportando il calore della vita là dove normalmente il freddo dell’isolamento fa da padrone.
Nell’ambito delle Giornate Nazionali dei Giochi della Gentilezza, questa giornata è stata più di una semplice occasione conviviale: è stata un ponte tra due mondi separati, un incontro tra genitori e figli che, tra sbarre e regole ferree, hanno potuto riabbracciarsi e condividere momenti di pura felicità.
Ed è come se li vedessimo quei bambini che, con gli occhi lucidi e il sorriso a più non posso, corrono incontro ai loro papà e mamme. Il gioco, la speranza, la riconciliazione, l'amore ritrovato.
I detenuti, per un giorno, non si sono sentiti solo dei numeri dietro le porte blindate, ma padri, madri, esseri umani che, grazie a questa iniziativa, hanno potuto indossare di nuovo la veste del genitore, giocare con i propri figli e scambiarsi sguardi di tenerezza, come dovrebbe essere, com'è naturale che sia.
Il momento più dolce della giornata? Il banchetto. Pizze a forma di cuore, preparate con cura e amore, hanno riunito famiglie e detenuti intorno a un tavolo, per condividere non solo il cibo, anche un po' di umanità.
Ed è grazie alla collaborazione della pizzeria Aquila Nera di Tony Cuomo che i detenuti del carcere, sotto la guida del pizzaiolo professionista Gabriele Santo, hanno imparato a dare forma, letteralmente, all'amore con pizze a forme cuore.
Eh sì. Ci voleva davvero poco per trasformare un semplice piatto in un simbolo: un cuore che batte anche tra le mura di un carcere, perché la gentilezza può trovare spazio ovunque, se ci sono volontà e impegno.
L’iniziativa è ideata, pensata e curata dall'Associazione Cor et Amor di Lessolo, con gli assessori alla gentilezza Daniela Ferro ed Erina Patti, e l'Associazione Sogni Scalzi di Cigliano, guidata da Rachela Murdocca e Jessica Garzin. Sempre loro a regalare momenti indimenticabili con i giochi cooperativi e artistico-creativi.
E poi ancora l'Associazione "Insieme è di più" di Biella ha contribuito con una merenda speciale, perché anche un piccolo gesto come quello di condividere uno spuntino può diventare un atto di unione.
Fondamentale è stato il ruolo della Casa Circondariale di Ivrea, che con la sua direttrice, Alessia Aguglia, ha dato fiducia a un progetto che ha messo al centro la gentilezza come strumento di cambiamento.
Luca Nardi, coordinatore di Costruiamo Gentilezza, ha siglato con la direttrice il Menu Pizza & Gentilezza, facendo del carcere eporediese la prima "Pizzeria della Gentilezza" d'Italia, un primato che va ben oltre la semplice gastronomia.
Un atto simbolico, che testimonia come il potere della gentilezza possa essere il filo conduttore di un percorso di rinascita, di riconciliazione con se stessi e con gli altri.
Dietro le quinte, un gioco di squadra ha reso possibile questo evento straordinario. I volontari del carcere, gli educatori e la polizia penitenziaria hanno lavorato fianco a fianco per permettere che tutto si svolgesse con fluidità, mostrando che, nonostante le difficoltà, esistono spazi dove il cuore può battere forte anche dietro sbarre di ferro.
Non indifferente, infine, il sostegno dell’assessore alle Politiche Sociali di Ivrea, Gabriella Colosso, e del garante locale dei detenuti, Raffaele Orso Giacone, che hanno creduto in questa iniziativa, permettendo che il sorriso dei bambini si riflettesse nel volto dei genitori.
Alla fine della giornata, non c'erano solo i piatti vuoti e i giochi finiti a parlare ma una consapevolezza nuova, quella che la gentilezza può davvero abbattere qualsiasi muro.
E quando si parla di gentilezza, non si tratta di un concetto astratto, ma di qualcosa di concreto, di reale, che si costruisce attraverso i gesti, le parole e, perché no, anche con una pizza a forma di cuore.
E per chi ancora non lo avesse capito questa è la storia di una giornata speciale, dove il carcere di Ivrea ha dimostrato che, anche nei luoghi più difficili, c'è spazio per l'amore, la speranza e la gentilezza...
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