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Brusasco

"Ritratto di Giulia (Cecchettin), Ritratti di Donne": i ragazzi delle medie contro la violenza di genere

Sabato 5 ottobre alle 11 a Palazzo Ellena si inaugura un'importante mostra

Giulia Cecchettin

Giulia Cecchettin, sullo sfondo, vittima della brutale violenza dell'ex fidanzato

Sabato prossimo, 5 ottobre 2024, verrà inaugurata la mostra "Ritratto di Giulia, Ritratti di Donne" presso Palazzo Ellena a Brusasco. La mostra, patrocinata dal Comune e dalla Biblioteca Civica di Brusasco, è il risultato di un progetto portato avanti dagli studenti delle classi terze della scuola media Enrico Fermi di Brusasco, guidati dal professor Mirko Gelmetti.

Il percorso espositivo è composto da ventisei ritratti che raffigurano donne vittime di femminicidio, realizzati dai giovani studenti. L'iniziativa si colloca nell’ambito dell’Educazione Civica e ha l'obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni su un tema drammaticamente attuale come la violenza di genere.

La mostra ha nel titolo il riferimento a Giulia Cecchettin, giovane donna vittima della violenza dell'ex fidanzato.

L'approccio educativo è stato studiato con particolare attenzione per coinvolgere in modo attivo gli studenti e le studentesse, facendoli riflettere su un fenomeno sociale e civile che spesso colpisce silenziosamente il tessuto sociale.

In fase di progettazione, si era inizialmente pensato di collegare agli elaborati visivi anche componenti letterarie, come estratti di romanzi, poesie o testi di canzoni, per affrontare l'argomento con delicatezza, considerate le giovani età degli studenti. Tuttavia, sono stati proprio loro a chiedere di approfondire le storie personali delle donne vittime di femminicidio, dimostrando una straordinaria maturità e voglia di comprendere la realtà che le circonda.

Nel corso della realizzazione del progetto, è emerso quanto sia fondamentale il ruolo dell’adulto come mediatore: solo attraverso un linguaggio chiaro, rispettoso e adeguato all'età, i giovani possono essere sensibilizzati su temi complessi. Spesso, i ragazzi entrano in contatto con fatti di cronaca solo quando sono particolarmente eclatanti, e il progetto ha avuto il merito di portare alla loro attenzione una realtà meno visibile ma altrettanto urgente.

L'obiettivo finale è quello di rendere i ragazzi e le ragazze non solo consapevoli, ma partecipi, attraverso l’arte, di un dibattito che riguarda il nostro tempo e che affonda le sue radici in antiche dinamiche culturali. I ritratti non sono solo un'opera grafica, ma una testimonianza visiva che vuole rendere giustizia e memoria alle vittime, e che invita i visitatori a riflettere sulla necessità di un cambiamento profondo nella società.

La curatela del progetto e della mostra è frutto del lavoro del dipartimento di Arte e Immagine della scuola media di Brusasco, con il coordinamento del professor Mirko Gelmetti e, in forma ufficiosa, della professoressa Mariaelisa Terrizzi dell'Istituto Comprensivo G. Rodari di Brandizzo, cui va la riconoscenza del professor Gelmetti.

L’inaugurazione della mostra è fissata per le ore 11.00 e rappresenta un momento importante per la comunità, in cui l’arte diventa veicolo di consapevolezza e impegno civile.

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