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Il caso
26 Settembre 2024 - 11:40
Scene come questa sono assolutamente vietate a Borgaro Torinese
Immaginatevi la scena: la vostra squadra del cuore, l’A.S.D. Borgaro Nobis 1965, segna il gol decisivo al 90° minuto.
Lo stadio esplode in un tripudio di urla e abbracci, i tifosi si stringono attorno, pronti a festeggiare la vittoria. È il momento perfetto per stappare una bottiglia di spumante o per alzare un boccale di birra in onore dei vincitori, giusto? E invece no.
Quest’anno, nel comune di Borgaro Torinese, i tifosi dovranno accontentarsi di brindare con una limonata, o magari con un bel bicchierone di… acqua frizzante.
È tutto vero: con l’Ordinanza n. 54 del 20 settembre 2024, firmata dal sindaco Claudio Gambino, è stato ufficialmente vietato il consumo di bevande alcoliche con un tasso alcolemico superiore al 5% del volume durante le partite interne della squadra locale.
Una decisione che, come potete immaginare, ha lasciato molti a bocca asciutta, in tutti i sensi. Ma prima di indignarci per la mancanza di spumante, birra o anche sakè durante le partite, andiamo a vedere nel dettaglio cosa prevede questa ordinanza e quali sono le ragioni dietro questa scelta così drastica.
L’ordinanza non lascia spazio a interpretazioni. Il divieto riguarda la somministrazione e vendita per asporto di bevande alcoliche con un tasso superiore al 5% del volume, sia all’interno dell’impianto sportivo di via Santa Cristina, dove si giocano le partite, sia nelle aree circostanti, comprese via Volpiano e via Gramsci. E non pensate che basti versare la vostra birra in un bicchiere di plastica per eludere la legge: l’ordinanza vieta esplicitamente la vendita anche se la bevanda è servita in contenitori di plastica o di cartone.
Non solo, è proibita anche la vendita e la detenzione di qualsiasi altra bevanda in contenitori di vetro o lattine di alluminio all’interno dell’impianto sportivo e nei pressi dei locali limitrofi. Questo perché, secondo quanto stabilito, questi contenitori potrebbero essere usati in modo improprio, causando danni o diventando potenziali armi in caso di scontri tra tifoserie.
Ma perché questa ordinanza? Cosa ha spinto il sindaco Claudio Gambino a prendere una decisione che, a primo impatto, sembra voler togliere un po’ di gioia ai tifosi? La risposta è molto semplice e, a modo suo, anche condivisibile: prevenire problemi di ordine pubblico e garantire la sicurezza di tutti i partecipanti alle partite.
Claudio Gambino, sindaco di Borgaro Torinese
Le partite della Serie D, soprattutto quelle che vedono in campo squadre con una tifoseria appassionata, possono essere "momenti di grande tensione". Gli alcolici, notoriamente, possono alimentare comportamenti violenti o irresponsabili, e la presenza di contenitori di vetro e lattine di alluminio può trasformare un semplice scontro tra tifosi in qualcosa di ben più pericoloso. L’obiettivo dell’ordinanza, quindi, è quello di prevenire il verificarsi di episodi spiacevoli, tutelando l’incolumità di tifosi e cittadini.
Con questa ordinanza, ai tifosi del Borgaro Nobis non resterà che adattarsi e magari scoprire nuove bevande analcoliche per accompagnare i momenti salienti della partita. Vediamo un po’ cosa sarà consentito e cosa no:
Bevande consentite:
Bevande vietate:
Ma questa ordinanza è così fuori dal comune? Per rispondere a questa domanda possiamo dare un’occhiata a cosa succede in altre parti del mondo, ad esempio in Inghilterra, patria del calcio moderno e dei suoi tifosi più accaniti.
Nel Regno Unito, la vendita di alcolici all'interno degli stadi è un tema caldo. Dal 1985, con il Football Spectators Act, è stato imposto un divieto rigoroso di consumo di bevande alcoliche durante le partite all'interno degli stadi. Tuttavia, il consumo è permesso nelle aree adiacenti, come i bar e le lounge all'interno dello stadio, purché non si portino bevande sugli spalti. Il divieto è stato introdotto per contrastare il fenomeno del hooliganismo, molto diffuso negli anni '80. Anche se da allora la situazione è molto migliorata, il divieto è rimasto in vigore, e la maggior parte dei tifosi si è adattata a festeggiare prima o dopo la partita, ma mai durante.
Dunque, sebbene la decisione di Borgaro Torinese possa sembrare un po' severa, non è così insolita nel contesto globale. Altri paesi hanno adottato misure simili, con l'obiettivo di garantire che lo sport rimanga un momento di divertimento e competizione, senza eccessi che possano trasformare una festa in un incubo.
L’ordinanza del Comune di Borgaro Torinese ha certamente scosso gli animi dei tifosi, abituati a godersi la partita con una birra in mano. Tuttavia, la sicurezza viene prima di tutto, e il sindaco Claudio Gambino ha scelto di agire preventivamente, cercando di evitare che episodi di violenza o vandalismo possano rovinare quello che dovrebbe essere un momento di festa e sportività.
Sebbene i tifosi debbano rinunciare al classico brindisi con birra o spumante, l’augurio è che questa ordinanza contribuisca a mantenere un ambiente sicuro e sereno per tutti. E chissà, magari qualcuno scoprirà il piacere di festeggiare una vittoria con un bel bicchiere di succo di frutta, che non è alcolico ma sicuramente non manca di dolcezza.
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