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Ciriè
26 Settembre 2024 - 11:18
Degrado in Viale Martiri a Ciriè
Ciriè, nota per il fascino del suo centro storico, è ora al centro di un acceso malcontento. Non solo i cani sporcano le vie cittadine, ma addirittura le persone hanno cominciato a fare i propri bisogni per strada, suscitando indignazione tra i residenti e commercianti. Il prestigioso Viale Martiri, simbolo della città, sembra essere diventato una delle principali vittime di questo degrado urbano. I cittadini non si limitano a lamentarsi dei cani che defecano ovunque, ma denunciano anche l'irresponsabilità di alcuni individui che, senza alcun rispetto per il bene comune, urinano apertamente in spazi pubblici.
Un recente episodio ha sollevato particolare scalpore: un cittadino ha assistito a una scena sconcertante sotto i portici, vicino alla sede del Municipio, Palazzo D'Oria, appena ritinteggiato. Una persona stava per urinare in pieno giorno, solo l’intervento tempestivo di un passante ha impedito l’atto. “Non è solo una questione di decoro, è indecente vedere persone comportarsi in questo modo”, ha dichiarato indignato il cittadino che ha raccontato l'episodio. Sotto i portici sono stati rinvenuti segni inequivocabili che dimostrano come non solo gli animali domestici, ma anche le persone contribuiscano al degrado.
Il malcontento è palpabile anche tra i commercianti, specialmente quelli che operano lungo le strade più trafficate. I negozi e gli uffici del centro vivono ormai con il costante timore di dover affrontare nuove scene di inciviltà. "Passiamo la giornata con bottiglie d'acqua a pulire. Non si può più tollerare una situazione simile", afferma uno dei commercianti locali. E mentre il dito viene puntato anche contro i proprietari di cani, considerati incapaci di gestire i bisogni dei loro animali, il problema principale sembra essere diventato l'irresponsabilità delle persone stesse.
“Capisco che i cani debbano fare i propri bisogni, ma i padroni devono raccogliere le deiezioni. Qui invece si stanno superando tutti i limiti: adesso sono gli stessi cittadini a comportarsi in maniera indecorosa”, commenta un altro residente.
La situazione si è aggravata, soprattutto nell'area della stazione, dove i controlli sono meno frequenti. Nonostante l'impegno della polizia municipale, la zona appare fuori controllo. "I vigili sono posizionati nel centro, in punti come via Vittorio Emanuele e via Lanzo, ma è la zona della stazione che necessita di una presenza costante", lamentano gli abitanti del quartiere.
La Corte di Cassazione si è espressa più volte sul tema delle deiezioni canine, affermando che i proprietari di cani sono obbligati a raccogliere gli escrementi dei propri animali dalle aree pubbliche o dalle aree private aperte al pubblico. In caso di mancata raccolta, i regolamenti comunali possono prevedere sanzioni pecuniarie. La Cassazione ha chiarito che si tratta di un comportamento incivile che incide sul decoro e la pulizia delle aree comuni, sottolineando che non esistono scuse valide per non raccogliere i bisogni dei cani.
Le difficoltà risiedono nell’applicazione pratica delle multe. Secondo la Cassazione, i Comuni possono legittimamente emettere ordinanze che regolamentano questo aspetto, ma devono essere predisposti anche i mezzi per far rispettare queste regole. Questo comporta la necessità di avere un’adeguata sorveglianza e la possibilità concreta di identificare chi trasgredisce.
Un altro aspetto importante è che i proprietari non possono giustificarsi con l’impossibilità di gestire l’animale al momento del bisogno: la responsabilità resta interamente in capo a chi detiene l’animale.
La situazione richiede un intervento urgente. Se da una parte si è tentato di rafforzare i controlli in pieno centro, con postazioni di guardie municipali in punti nevralgici come Via Vittorio Emanuele e Via Lanzo, dall’altra l’area della stazione, meno sorvegliata, resta un punto dolente. I residenti chiedono una presenza più capillare delle forze dell'ordine in queste zone periferiche, dove l'inciviltà sembra essere più radicata.
Le soluzioni potrebbero passare per una maggiore sorveglianza, ma anche per una campagna di sensibilizzazione che spinga cittadini e proprietari di cani a rispettare il decoro urbano.
In fondo, il rispetto della città dovrebbe essere un impegno condiviso, non solo una responsabilità delle istituzioni.
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