AGGIORNAMENTI
Cerca
Società
19 Settembre 2024 - 11:23
Federico Bona e Vincenzo Ceratti
La domenica senz'auto a Ivrea? Una boccata d’aria fresca per qualcuno, una condanna degna di un romanzo distopico per altri. Ma tant’è! Il Comune ha infatti deciso di aderire alla Settimana Europea della Mobilità sostenibile, e domenica 22 settembre 2024 alcune delle principali arterie della città – tra cui Corso Nigra, Corso Cavour e il Lungo Dora – saranno chiuse al traffico dalle 9 del mattino alle 19.
Obiettivo? Ridurre l’inquinamento e favorire spostamenti a piedi, in bicicletta o con mezzi alternativi. L’iniziativa non è stata accolta da tutti con entusiasmo, e sui social si è scatenato un acceso dibattito con “botta e risposta” da manuale!
Premessa: l’Amministrazione comunale ha annunciato il provvedimento come parte di un progetto di sensibilizzazione sui temi della mobilità sostenibile. Le strade coinvolte nel blocco saranno chiuse al traffico per tutte le categorie di veicoli a motore per l’intera giornata, con la raccomandazione che i cittadini che abitano o lavorano lungo quelle vie spostino i propri mezzi prima delle 9, o li lascino in parcheggi alternativi per tutta la durata del provvedimento. A prima vista, nulla di rivoluzionario: si tratta di un blocco che interessa una porzione limitata della città (circa 1.100 metri di carreggiata) e che mira a far riflettere sull’impatto ambientale del traffico automobilistico, promuovendo soluzioni più ecologiche.
"Momento di aggregazione sociale? - ha commentato l’ex consigliera comunale Maria Piras - Ridicoli! E chi deve muoversi per necessità? Lo porta in braccio il sindaco?"
"Ma andate a... - le ha fatto eco Mario Comini - Unione Europea, aggregazione sociale... fatemi il piacere! È ora di finirla di farsi prendere in giro. Gregge, sveglia!”.
Di rimbalzo, Chiara Grigioni: "Proprio vero che lamentarsi ormai è la regola... e godetevi una domenica senza auto!"
Ci voleva un po’ di pepe e ce lo hanno messo il collega giornalista Federico Bona, già candidato alla carica di consigliere comunale nella lista Viviamo Ivrea in appoggio all'attuale sindaco Matteo Chiantore.
Lo ha fatto in maniera egregia, con tono ironico e pubblicando una mappa di Ivrea con le strade interessate dall’ordinanza comunale, evidenziate in blu da “A a B” .
"Visto lo sdegno - scrive Bona - l'indignazione, la preoccupazione e, fors'anche, il terrore (il compianto Andrea Camilleri lo definirebbe 'scanto') suscitati dalla notizia che domenica 22 settembre a Ivrea è stata proclamata la 'Domenica senza auto' nell'ambito della Settimana Europea della Mobilità, animato da senso civico e colpito dalla costernazione dimostrata da molti concittadini, a viva voce o tramite le pagine social, mi sento in dovere di fornire qualche informazione che – forse – è loro sfuggita… Per tutti coloro che domenica avessero l'inderogabile, inoppugnabile, indilazionabile e tassativo bisogno (o finanche voglia, perché no) di attraversare la città, dal punto A al punto B, si segnala che di recente (una cinquantina d'anni, non di più) Ivrea è dotata di quello che viene comunemente chiamato 'Terzo Ponte' (per la toponomastica Ponte XXV Aprile), che si presta perfettamente allo spostamento. Per chi poi fosse nella condizione di dover andare dal punto B al punto A, è ancor più facile, potendo fruire della consueta circolazione, non essendo via Circonvallazione e Corso Garibaldi coinvolti nell'evento. A scanso di obiezioni, si segnala che Google Maps indica in 4 minuti il tempo necessario per percorrere la tratta A-B lungo le vie precluse nella giornata di domenica e in ben 7 minuti utilizzando il Terzo Ponte…”.
Sempre lui su chi ha “la ventura di abitare fra A e B e si trova a fare i conti con l'inderogabile, inoppugnabile, indilazionabile e tassativo bisogno (o finanche voglia, perché no) di uscire di casa.”.
“È sufficiente farlo prima delle 9 - scrive - magari lasciando l'auto in uno dei numerosi parcheggi adiacenti la 'zona rossa', per far ritorno alla propria magione dopo le 19. Anche in caso di rientro anticipato rispetto al lockdown motoristico, i medesimi parcheggi saranno disponibili. E, guarda un po', essendo domenica non vi sarà nemmeno l'increscioso onere di dover versare il balzello a Ivrea Parcheggi (purtroppo, in questo caso i polemisti non potranno fare riferimento al 'fanno di tutto per far cassa'). In merito al giudizio di chi considera la 'Giornata senza auto' iniziativa di chiara matrice comunista, retaggio di mancine derive ambientaliste (Vincenzo Ceratti, sì, tu), vale forse la pena ricordare che la 'Settimana Europea della Mobilità' è sostenuta in Italia dal Ministero dell'Ambiente di Gilberto Pichetto Fratin, che, come esponente di Forza Italia, non può certo essere accusato di bolscevismo, alla pari dei sindaci di numerosi comuni che, alla pari della rossa Ivrea, aderiscono alla suddetta settimana con iniziative analoghe a quelle di Ivrea, inclusa la 'Giornata senza auto'. A puro titolo di esempio (l'elenco è molto più lungo), si citano i comuni di Ascoli Piceno (sindaco di Fratelli d'Italia), Bassano del Grappa (Forza Italia-Lega), Busto Arsizio (Fratelli d'Italia), Cassano d'Adda (Lega), Casale Monferrato (Lega), Fano (coalizione di centro-destra)…”.
Infine la nota a margine (sempre di Bona) per chi continua a considerare la 'Domenica senza auto' una roba da comunisti…
“E’ stato ormai dimostrato che i comunisti stessi non mangiano i bambini, e pare proprio che non lo abbiano fatto nemmeno in passato. Da parte mia, a puro titolo personale, sono curioso di vedere se cotanta solidarietà agli Eporediesi 'confinati entro le mura domestiche' verrà espressa dai molti maître à penser che oggi sproloquiano sui social anche in prossimità di domenica 2 marzo 2025, quando gli stessi cittadini della 'Tratta A-B' (oltre a un congruo numero di loro concittadini) non potranno uscire di casa con le loro auto a causa di una ben nota abitudine eporediese che, per quanto si rifaccia a una rivoluzione e abbia un simbolo rosso, non è certo opera dei comunisti…”.
Tirato in ballo, Vincenzo Ceratti, ex generale e, in tanti dicono, futuro candidato a sindaco del centrodestra, non ci ha pensato un minuto di troppo a rispondergli, anche lui con un tono leggero e bello da leggere...
"Federico Bona (in risposta al tuo post), bella la poesia, peccato che tu non sia Camilleri. Io non ho mai detto che la giornata è di matrice comunista. Sei abituato a mettere in bocca agli altri ciò che ti conviene. Questo è un atteggiamento comunista. Ho detto che è inutile ed ideologica. Questo vale anche per l'on. Picchetto, anche se è del mio partito. Sai, da noi è possibile dissentire... Il problema, quindi, semmai è tuo, che non accetti che molte persone si sdegnino per l'inutile chiusura di buona parte della città, quando aree per svolgere questa giornata ce ne sono molte altre, senza fare danno a nessuno. L'ordinanza è chiara, forse sei tu che non l’hai letta… Devo comunque ringraziarti, perché se ti sei preso il mal di pancia di scrivere questo sproloquio è perché hai capito che è arrivato chiaro e forte a tutti gli interessati il mio messaggio di sostegno ai molti cittadini che vivono, anche la domenica, purtroppo per loro, la vita di tutti i giorni... Tanti cari saluti, amico mio. E sempre Tuc'un!".
Insomma, un dibattito degno di un ring, ma con toni garbati – per ora.
Ceratti e Bona hanno trasformato quella che poteva essere l’ennesima rissa social in un confronto quasi elegante, evitando di scendere nei soliti "insulti da tastiera".
Applausi a scena aperta!
Se ci fossero un po’ più di Ceratti e Bona in giro, forse (anzi senza forse) anche i social sarebbero un posto migliore.
Intanto, il vero vincitore di questa battaglia dialettica è la domenica senz’auto, che grazie al fuoco incrociato di battute e frecciatine ha avuto più visibilità di quanto avrebbe mai sperato. Chissà, magari il prossimo passo sarà una riedizione del celebre "auto contro bicicletta". Solo il tempo e i meme ce lo diranno.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.