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Il caso

Autobus sovraccarichi e ragazzi a terra: scoppia la protesta a Chivasso

Disagi sulla linea Chivasso-Caluso: pronta una raccolta firme per ripristinare gli orari dei bus dello scorso anno

Chivasso

L'autobus che carica i ragazzi alle 7.20 in via Blatta

Con l'inizio dell'anno scolastico, lo scorso 11 settembre, Chivasso si trova a fare i conti con un problema tanto inatteso quanto devastante: la modifica degli orari degli autobus della linea Chivasso-Caluso ha scatenato il caos tra gli studenti e le loro famiglie.

La causa? Un inspiegabile spostamento di orari deciso dall’Agenzia della mobilità piemontese. Che sta impattando in maniera significativa sulle abitudini dei ragazzi che frequentano gli istituti superiori di Caluso, Ubertini e Martinetti.

Il problema principale riguarda la corsa in partenza da Chivasso centro (piazza del Popolo), che fino allo scorso anno partiva alle 7.20, consentendo agli studenti di arrivare puntuali a scuola. Ora, invece, parte alle 6.45, lasciando i ragazzi a Caluso, davanti al liceo di via Montello, con quasi un'ora di anticipo rispetto all’inizio delle lezioni, fissato alle 8.00.

Troppo presto per molti studenti, che, comprensibilmente, preferiscono prendere la corsa da via Blatta alle 7.20, l'unica soluzione apparentemente praticabile.

Il risultato, però, è disastroso: l'autobus parte già sovraccarico. Alle fermate successive, come quelle di via Ceresa, Mosche, Boschetto e Arè, molti ragazzi restano a piedi.

I ragazzi alla fermata dell'autobus alla Blatta

Per questi studenti, il viaggio verso scuola diventa un incubo: o vengono accompagnati dai genitori – costretti a rinunciare al lavoro – oppure restano senza soluzioni, vittime di un sistema che non sembra considerare le loro esigenze.

"È impensabile vivere un intero anno scolastico così", commenta amareggiato un genitore, che condivide il disagio di molte famiglie. Le stesse famiglie che ora chiedono a gran voce un intervento immediato per ripristinare la corsa delle 7.20 da Chivasso centro.

A farsi portavoce di questa battaglia è, tra gli altri, Federico Savino, ex consigliere comunale di Chivasso, pronto a lanciare una raccolta firme per mettere pressione sull’Agenzia della mobilità piemontese e costringerla a rivedere gli orari.

E il problema non si ferma solo all'andata.

Anche l’uscita da scuola è diventata un terno al lotto. Con la corsa per Chivasso centro spostata dalle 13.20 alle 13.45, la maggior parte degli studenti tenta di salire sull’autobus che parte per via Blatta alle 13.22. Risultato? Nuovamente, autobus pieni e decine di ragazzi lasciati a terra.

Studenti lasciati a piedi dal bus, proprio questa mattina

Le proteste si fanno sempre più accese. I genitori, esasperati, non vedono altra soluzione che alzare la voce. "Se non intervengono subito, siamo pronti a continuare la nostra mobilitazione", avverte Savino, sottolineando come la situazione sia diventata insostenibile non solo per gli studenti, ma anche per le famiglie, intrappolate in una quotidianità fatta di disagi e incertezze.

Le richieste sono chiare: è necessario rivedere immediatamente gli orari degli autobus e ripristinare quelli dello scorso anno. Perché, come sottolinea un altro genitore, "non possiamo permettere che i nostri figli passino un altro anno così".

L’appello è ora nelle mani dell’Agenzia della mobilità piemontese, che dovrà dimostrare di saper ascoltare le necessità di una comunità intera. 

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