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Chialamberto
16 Settembre 2024 - 22:47
Soldi in arrivo per le case colpite dal nubifragio: via alle domande per il contributo
Il Comune di Chialamberto, in data 11 settembre, ha diffuso una notizia che potrebbe rappresentare un vero sollievo per molti cittadini: è ora possibile richiedere un contributo per il ripristino delle abitazioni civili danneggiate dal violento nubifragio che si è abbattuto sulla zona il 29 e 30 giugno scorsi.
L’evento, che ha colpito duramente le Valli del Canavese, ha lasciato dietro di sé una scia di frane e allagamenti, con piogge torrenziali che hanno toccato punte di 164mm, mettendo a rischio sia il Lago di Ceresole Reale che il Torrente Orco, gonfiati pericolosamente dalle precipitazioni. I danni sono stati pesanti e diffusi in diversi comuni della zona, ma oggi, finalmente, arriva una "boccata d'ossigeno" per chi ha visto la propria casa colpita dalla furia degli elementi.
Secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n.1/2018, art. 25, comma II, lett. E, per poter beneficiare degli aiuti, gli interessati dovranno compilare il Modulo B1, disponibile presso gli uffici comunali.
A sottolineare l'importanza di questa procedura è lo stesso Sindaco Gabriele Castellini, che nel comunicato ufficiale invita i cittadini a compilare il modulo con la massima attenzione e a consegnarlo entro il 31 ottobre 2024. Insomma, le scadenze sono chiare e c’è da muoversi rapidamente.
Il Ministero per la Protezione Civile, nel frattempo, ha deliberato ad agosto l’invio di 17.120.000 euro per il riconoscimento dello stato di calamità naturale in Piemonte.
Anche se i fondi destinati specificamente al Comune di Chialamberto devono ancora essere definiti con precisione, il sindaco Castellini ha voluto condividere un dato significativo: "Circa l'80% dei lavori di somma urgenza sono già stati completati".
Un risultato che testimonia l’efficacia delle prime risposte messe in campo per fronteggiare l’emergenza.
"La nostra priorità – ha continuato il primo cittadino – è stata mettere in sicurezza l’abitato e proteggere le persone, specialmente quelle che risiedono nelle frazioni più alte del nostro comune. Abbiamo dovuto evacuare diversi nuclei familiari e concentrarci sulle infrastrutture più a rischio, come la Caserma dei Carabinieri e il ponte della Strada Provinciale 33 sul torrente Vassola".
In quei drammatici momenti, la Protezione Civile si è rivelata cruciale: chi non poteva restare nelle proprie abitazioni è stato accolto nella palestra comunale, trasformata temporaneamente in un rifugio sicuro per chi non aveva un’altra sistemazione.
Ora, con una fase di emergenza ormai quasi superata, l’attenzione si sposta sul ripristino definitivo delle case e degli edifici danneggiati. Nei prossimi giorni, un incontro con i tecnici ministeriali definirà i passi successivi per riportare alla normalità quegli immobili ancora inagibili e ridare ai cittadini la serenità di una casa sicura e vivibile.
Un processo che, si spera, si concluderà senza intoppi, anche se resta l’incognita dei tempi.
Tuttavia, l’efficienza dimostrata finora fa ben sperare in una rapida risoluzione. "Non possiamo abbassare la guardia", ha concluso Castellini, "ma siamo sulla buona strada per restituire alla comunità un po' di quella tranquillità che il nubifragio ci aveva tolto".
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