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“Acqua in bocca”, Smat sponsorizza la Festa dell’Unità: scandalo o solita minestra?

Augusta Montaruli scatena la bagarre. E si attende sul palco l'arrivo della segretaria Elly Schlein

“Acqua in bocca”,  Smat sponsorizza la Festa dell’Unità: scandalo o solita minestra?

E niente, ormai a Torino ci si scandalizza anche dell’acqua. Già, perché, come se non bastassero le solite polemiche su immigrazione, ius scholae e le ennesime disquisizioni su quanto sia o meno giusto che il segretario di Forza Italia si manifesti nei dibattiti del PD, quest’anno si aggiunge un nuovo capitolo alla saga delle grandi polemiche politiche sotto la Mole: la Smat.

Proprio lei, la società pubblica che gestisce l'acqua che sgorga dai nostri rubinetti.

Cos'ha fatto di tanto sconvolgente? Ha osato comparire con una pagina pubblicitaria all’interno dell’opuscolo della Festa dell’Unità di Torino. Una provocazione così grande che manco il reddito di cittadinanza avrebbe potuto far di meglio.

A sollevare il polverone sono stati i paladini del “buon costume politico” Ferrante De Benedictis, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, e Augusta Montaruli, vicecapogruppo dello stesso partito alla Camera.

A loro avviso, la questione è cruciale: "È davvero opportuno che una società a totale capitale pubblico sponsorizzi una manifestazione del partito di maggioranza che governa la città, e che, per di più, è il suo maggior azionista?".

Per la coppia FdI, non è solo una domanda, ma una richiesta di giustizia pubblica. Un faro acceso sull’oscurità della pubblicità politica, nascosta tra le righe di un opuscolo zeppo di bandiere PD.

Immaginate la scena: qualcuno sfoglia il programma della Festa dell’Unità, in cerca di informazioni su dove poter ascoltare il prossimo comizio della segretaria Elly Schlein o su quale palco si esibirà il cantautore impegnato di turno.

Ed eccola lì, in bella vista: la pubblicità della Smat, il cui azionista di maggioranza è, guarda caso, il Comune di Torino, amministrato, guarda caso, dal Partito Democratico.

Un giallo politico che nemmeno i romanzi di Agatha Christie potrebbero eguagliare.

Ma attenzione, perché l’accusa è grave: una società pubblica che sponsorizza una manifestazione di partito.

Insomma, per De Benedictis e Montaruli, la questione non è solo di opportunità, ma di trasparenza.

SMAT

E quindi, avanti col question time: quanto ha speso Smat per comparire tra le pagine dell’opuscolo? E soprattutto, perché?

A rispondere alle accuse ci pensa il segretario del PD metropolitano, Marcello Mazzù, che con la calma di chi sembra averne viste di peggiori, replica: "Smat ci sponsorizza da almeno venticinque anni, capisco che Fratelli d’Italia non sia molto interessata alle nostre feste, ma questa polemica mi pare un po’ in ritardo”.

Traduzione: cari amici di FdI, dove siete stati negli ultimi due decenni? Forse impegnati in altre faccende più importanti? O magari, distratti dalle luminarie natalizie?

Mazzù liquida la questione come una vecchia abitudine di cui, onestamente, non si capisce lo scandalo.

Smat, con la sua autonomia gestionale, ha scelto di sostenere la festa con un contributo tecnico ed economico, non certo per fare propaganda politica. E infatti, la pubblicità incriminata recita: “40 anni di risanamento idrico nell’area metropolitana torinese”.

Niente di strano, verrebbe da dire, se non fosse per la piccola, innocente, ma visibilmente inquietante presenza delle bandiere del PD nelle pagine a fianco. Quella sì, una coincidenza troppo grande per passare inosservata.

La grande attesa: i protagonisti in scena
Mentre la querelle sulle acque torinesi continua a incresparsi, la Festa dell’Unità si apre con un parterre di ospiti degno delle grandi occasioni. La segretaria Elly Schlein arriverà il 9 settembre, pronta a mettere in chiaro le linee guida del partito su lavoro, sanità e autonomie differenziate. Tra gli ospiti illustri ci sarà anche la vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, in compagnia della parlamentare di Italia Viva Silvia Fregolent.

Forza Italia, ha declinato l’invito.

Marcello Mazzù e il segretario piemontese Domenico Rossi avevano sperato in una partecipazione al dibattito sullo ius scholae, proprio per confrontarsi sulla coraggiosa posizione del segretario azzurro, che pare completamente diversa da quella del governo Meloni. Ma niente, per ora Forza Italia preferisce rimanere a guardare da lontano, forse per evitare di finire nel prossimo dibattito su dove vanno a finire i contributi pubblici.

Sarà invece presente (e qui le cose si fanno interessanti) l'assessore alla Sanità del Piemonte, Federico Riboldi.

Alla fine della fiera, o meglio della festa, resta un dubbio: vale davvero la pena scaldarsi tanto per una pubblicità della Smat?

O siamo di fronte all’ennesima polemica all'acqua di rose, giusto per riempire qualche spazio sui giornali?

In attesa che il sindaco di Torino Stefano Lo Russo risponda alle domande di Fratelli d’Italia, possiamo solo concludere che, come sempre in politica, l’acqua è bene prezioso. Non solo per bere, anche nel caso ci si voglia lavare le mani.

SCARICA IL PROGRAMMA DELLA FESTA DELL'UNITA' QUI

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