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Troppi raid vandalici, l'ASL sposta i distributori: la sorveglianza basterà?

Vandalismi al Poliambulatorio canavesano

Canavese

Vandalismo nel poliambulatorio del Canavese

Atto vandalico dopo atto vandalico, il poliambulatorio di Caluso corre ai ripari.

Dopo numerosi episodi in cui distributori di snack e bevande sono stati presi di mira, l'ASL TO4 ha deciso di intervenire per cercare una soluzione.

La direzione sanitaria ha infatti annunciato lo spostamento delle macchinette all'ingresso della palestra di fisioterapia, al piano terreno, in una zona già sorvegliata dalle telecamere e dove si trovano le postazioni per il pagamento dei ticket. Questo piccolo trasloco, pur coprendo solo pochi metri, è motivato dalla necessità di aumentare la sicurezza.

Negli ultimi mesi, i distributori sono stati ripetutamente vandalizzati, tanto da richiedere frequenti interventi da parte dell'azienda che ne gestisce il servizio.

Abbiamo preso questa decisione su suggerimento del coordinatore dell’area distrettuale, per proteggere sia il personale che gli utenti” ha spiegato la direzione dell'ASL in un comunicato ufficiale, sottolineando come la proposta sia stata condivisa con i sindacati di categoria.

Giuseppe Summa, segretario del sindacato Nursind, che rappresenta le professioni infermieristiche, ha commentato: “Siamo d'accordo, ma sarebbe opportuno automatizzare la porta d'ingresso a vetri, che si può facilmente forzare.

Giuseppe Summa sindacalista del Nursind

L'ultimo episodio di vandalismo risale a gennaio, quando ignoti, nel cuore della notte, si erano introdotti nella struttura e avevano manomesso le macchinette. Ma purtroppo, non si è trattato di un caso isolato.

Quest’anno ci sono stati almeno due episodi: i vandali non cercano soldi, vogliono solo fare danni. 

Il poliambulatorio, situato in via Roma, è dotato di telecamere di sicurezza interne, principalmente nell’area dei bancomat.

Tuttavia, il portone d’ingresso in legno rimane aperto anche di notte, con la sola porta a vetri chiusa, facilmente apribile con una chiamata alla guardia medica.

Eppure, questa barriera è facilmente superabile. “Sarebbero necessari maggiori controlli durante le ore di chiusura del poliambulatorio,” spiega il personale, suggerendo una maggiore sorveglianza soprattutto quando l’unico servizio attivo è quello della guardia medica.

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