Cerca

Lanzo Torinese

Cittadino senza casa salvato dal Comune

Un contributo ad un cittadino senza fissa dimora per coprire le spese di pernottamento

emergenza abitativa

Emergenza abitativa

Succede a Lanzo Torinese, ed è una storia che racconta di disperazione e solidarietà. Un cittadino, soffocato da difficoltà economiche, si trova nell'impossibilità di pagare persino un tetto sopra la testa. L'Albergo Torino di Lanzo, il suo temporaneo rifugio, è diventato un lusso insostenibile, e l'uomo rischia di trovarsi in strada. Un dramma comune a tanti, ma che qui ha trovato una risposta.

Il 4 settembre 2024, il comune di Lanzo ha deciso di non restare a guardare. In una delibera che trasuda impegno, la giunta comunale ha stanziato un contributo di 490 euro in favore della struttura alberghiera che lo ospita, coprendo così le mensilità di aprile, maggio, giugno e agosto. Una boccata d'ossigeno per l'uomo, un gesto concreto per evitare che l’indifferenza si trasformi in tragedia.

Ma c'è di più. Questo non è solo un intervento isolato: il Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A) si è detto pronto ad entrare in campo con un progetto di reinserimento sociale, cercando di trasformare questa crisi in un'opportunità di riscatto. L'uomo, che era stato segnalato già a metà agosto per la sua condizione disperata, ha ora una possibilità, seppur temporanea, di tornare a costruirsi un futuro.

Tuttavia, il problema è più grande. Questa è solo una delle tante storie che si intrecciano nella complessa rete dell’emergenza abitativa, un fenomeno che sta colpendo duramente il Piemonte e l’Italia intera.

Affitti alle stelle, precarietà lavorativa, carenza di alloggi pubblici: la spirale del disagio abitativo non si arresta. Ogni giorno, famiglie intere sono costrette a fare i conti con l’angoscia di non avere un posto dove vivere, e gli sfratti continuano a salire.

Ci troviamo di fronte a una crisi che non si risolve con una tantum. È una questione strutturale, e serve una risposta politica che vada oltre i meri contributi temporanei.

Il Piemonte ha bisogno di strategie concrete, di un piano coordinato che incrementi l’offerta di alloggi pubblici, che sostenga le politiche abitative e che non lasci indietro nessuno.

Non basta più parlare, serve agire. E forse la vera sfida sta nella volontà politica. Serve ascoltare chi vive queste difficoltà sulla propria pelle, dalle associazioni di volontariato ai collettivi che ogni giorno lottano per il diritto alla casa. La giunta di Lanzo ha fatto il primo passo, ma le parole devono trasformarsi in impegni concreti.

Le parole stesse dell’amministrazione non lasciano spazio a dubbi: "Il sistema di protezione ed inclusione sociale riveste un ruolo fondamentale nelle politiche sociali intraprese da questa Amministrazione Comunale”.

Ora, però, è tempo che quelle politiche si traducano in un cambiamento reale, perché il diritto alla casa non può restare solo una promessa.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori