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Emergenza "lingua blu": il Canavese chiede aiuto

Bluetongue: focolai diffusi, si temono nuove perdite. Misure di contenimento e vaccinazioni

lingua blu

Nelle ultime settimane, l'Eporediese, in particolare Valchiusella, Valchiusa, Val di Chy e Settimo Vittone, è stato colpita dalla diffusione della Bluetongue o "lingua blu", una malattia infettiva che colpisce ovini, caprini e bovini. Questa epidemia rappresenta una seria minaccia non solo per la salute animale, ma anche per la sostenibilità economica del settore zootecnico in tutto il Canavese.

La Bluetongue, o febbre catarrale degli ovini, è una malattia virale trasmessa da piccoli insetti vettori, principalmente moscerini del genere Culicoides. Sebbene non sia trasmissibile all'uomo e i prodotti derivati dagli animali infetti, come carne e latte, siano sicuri per il consumo, per gli animali può essere devastante. La malattia presenta un tasso di mortalità che può raggiungere l'80% nei casi più gravi tra le pecore, mentre bovini e capre tendono a manifestare sintomi meno severi.

lingua blu

I sintomi principali includono febbre, infiammazione delle mucose, edemi alla testa e agli arti, zoppia e, nei casi più gravi, la caratteristica cianosi della lingua, da cui la malattia prende il nome. La diffusione del virus è favorita da condizioni climatiche calde e umide, che permettono al vettore di proliferare e trasmettere l'infezione.

Secondo i dati forniti dall'Asl To4, almeno quindici allevamenti sarebbero stati colpiti da questa malattia. In Valchiusella, ad esempio, sono stati segnalati numerosi casi che hanno portato alla morte di diversi capi di bestiame, tra cui cinque yak di proprietà di un allevatore locale. Da qui la decisione di implementare le misure di contenimento, tra cui la profilassi obbligatoria per tutti gli animali presenti negli allevamenti colpiti e nelle aziende limitrofe. È stato inoltre consigliato di mantenere gli animali al chiuso per ridurre l'esposizione alle punture di insetti.

L'allarme è ai massimi livelli anche in Val di Chy, dove il consigliere comunale Guido Scavarda, allevatore di cavalli, ha richiesto l'intervento del presidente della Comunità Montana Valchiusella Remo Minellono.

Scavarda ha sottolineato come i costi della vaccinazione, necessari per prevenire la diffusione della malattia, siano insostenibili per molte aziende agricole, con un costo che si aggira tra i 7 e gli 8 euro per capo. Considerando che in Valchiusella si contano circa 40 allevamenti ovini e 200 di bovini, l'onere economico complessivo è significativo.

Il presidente di Coldiretti Piemonte, Bruno Mecca Cici, ha espresso preoccupazione per la rapidità con cui si sta diffondendo il virus, soprattutto considerando che si tratta di un ceppo proveniente dalla Francia, non precedentemente presente in Italia. Ha sottolineato la necessità di un intervento immediato per facilitare l'accesso ai vaccini e sostenere gli allevatori in questa fase critica.

Dal canto suo la Regione Piemonte ha emanato linee guida per il controllo della malattia e sta collaborando con Coldiretti e altre organizzazioni agricole per reperire ulteriori dosi di vaccino che in questo momento non sono sufficienti. La situazione, insomma, rimane critica.

La Bluetongue rappresenta una sfida sanitaria ed economica per l'Eporediese, e mette in luce la vulnerabilità del settore zootecnico di fronte a malattie virali. È essenziale che vengano messe in atto misure a lungo termine, inclusa una maggiore disponibilità di vaccini e un rafforzamento delle pratiche di gestione degli allevamenti.

L'emergenza ci ricorda l'importanza di un'agricoltura e una zootecnia resilienti, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e di proteggere sia la salute degli animali che la sicurezza alimentare. Sarà necessario tutto il sostegno possibile per superare questa difficile prova.

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