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28 Agosto 2024 - 15:36
Strage di Brandizzo
"Ogni vita persa è una sconfitta per la società: a Brandizzo, 12 mesi fa, il Piemonte è stato sconfitto da un grande dramma in un posto che dovrebbe essere sicuro e protetto, ma che purtroppo si è trasformato in teatro di sofferenza e morte".
Con queste parole, il presidente del consiglio regionale Davide Nicco ha aperto l'incontro di presentazione della prima edizione della “Settimana del lavoro sicuro”.
Un progetto nato ad un anno dalla morte, sui binari della stazione ferroviaria di Brandizzo, di Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo, Michael Zanera.
Il presidente ha poi sottolineato l'importanza della sicurezza sul lavoro, definendola un dovere collettivo che deve essere compreso e diffuso tra tutte le componenti della società, dai datori di lavoro ai lavoratori, dalle istituzioni ai cittadini.
Nicco ha inoltre espresso una posizione chiara riguardo l'approccio alla sicurezza sul lavoro: "Ritengo che piuttosto che prevedere l'introduzione di nuove norme, dovremmo concentrare energie e risorse per fare in modo che quelle vigenti vengano applicate e fatte rispettare in maniera puntuale". Le sue parole evidenziano la necessità di un impegno concreto e costante nel garantire che le leggi esistenti siano efficaci e realmente operative.
La "Settimana del lavoro sicuro" vedrà una serie di iniziative volte a onorare la memoria delle vittime e a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della sicurezza sul lavoro.
La commemorazione ufficiale sul luogo della tragedia, il convegno 'Brandizzo un anno dopo', con la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, Chiara Gribaudo, il nuovo allestimento della mostra fotografica 'Morire sui binari', una messa e una fiaccolata. Così il 30 agosto sarà celebrato il primo anniversario della strage alla stazione ferroviaria di Brandizzo in cui morirono cinque operai.
"Come Consiglio regionale – ha concluso Nicco – vogliamo continuare a impegnarci per promuovere politiche che si concentrino sulle condizioni di lavoro di ogni persona. E a tal proposito ricordo come nel gennaio di quest'anno la Regione Piemonte abbia adottato il Documento strategico 2024-2026 'Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro', con il quale ha rafforzato le azioni per contrastare gli infortuni gravi e mortali, le malattie professionali e migliorare le condizioni di lavoro".
All'evento di presentazione hanno partecipato anche i familiari delle vittime, il direttore dell’iniziativa Massimiliano Quirico, la consigliera metropolitana delegata alle Politiche Sociali Rossana Schillaci, la sindaca di Brandizzo Monica Durante e i rappresentanti di diverse sigle sindacali, tutti uniti nel ricordo e nella volontà di trasformare il dolore in un impegno concreto per un futuro più sicuro.
La sindaca di Brandizzo, Monica Durante, ha ribadito il sostegno e la vicinanza alle famiglie delle vittime delle strage di Brandizzo, avvenuta nella notte tra il 30 e il 31 agosto 2023. "Abbiamo ancora tutti nella mente quella notte - dice la sindaca -. Non è concepibile oggi morire di lavoro e dobbiamo tenere alta l'attenzione perché a livello governativo venga fatto tutto il possibile perché tragedie come questa non si ripetano. Il Comune si costituirà parte civile nel processo - aggiunge - e io sarò a Roma il 12 settembre quando la Commissione d'inchiesta farà la sua relazione".
Anche per la consigliera metropolitana Rosanna Schillaci "E' Importante tenere alta e viva l'attenzione sul lavoro sicuro, perché si dovrebbe poter andare a lavorare tranquilli, sapendo che le normative e i piani sicurezza sono rispettati, ma non sempre è così".
I cinque operai morti travolti da un treno diretto: Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo, Michael Zanera
Dura la reazione dei familiari quando l'evento celebrativo si è concluso.
"È passato un anno e non abbiamo avuto risposte, non sappiamo ancora chi siano i colpevoli, non abbiamo ancora neanche potuto ritirare gli effetti personali dei nostri cari. Non ci interessano i risarcimenti, ci interessa che ci dicano come sono andate le cose e che si faccia giustizia".
C'è amarezza e rabbia nelle parole di Edoardo Aversa, fratello di Giuseppe Aversa, uno dei cinque operai morti il 30 agosto 2023, travolti da un treno sui binari mentre erano impegnati in lavori di manutenzione. Insieme ad altri due fratelli e a una cognata, Edoardo Aversa ha preso parte all'incontro presso la sede della Città Metropolitana di Torino e si è detto "deluso perché ad oggi non abbiamo nessuna risposta, non c'è stata nessuna punizione. Spero che venga fatta giustizia nel vero senso della parola. Nessuno ci ha contattato, noi non abbiamo più visto nostro fratello - ha aggiunge ricordando quei giorni -, si sono permessi di spostare il treno fino ad Alessandria ancora con i pezzi dei ragazzi attaccati".
Parlando di suo fratello ha ricordato che "Giuseppe era molto attento alla sicurezza, non gli piaceva rischiare. È stato fatto tutto a loro insaputa, se avessero saputo non si sarebbero messi sui binari".
Alla presentazione della Settimana del Lavoro Sicuro, nella sede della Città Metropolitana di Torino, ha mandato un messaggio Antonino Laganà, fratello della vittima più giovane, Kevin. "C'è tanta rabbia - scrive -. Quanto bisogna aspettare per ottenere giustizia? E sentir parlare tutti i giorni di incidenti sul lavoro ci fa stare ancora peggio, vuol dire che non è cambiato nulla. Non molleremo mai - conclude - finché i responsabili della morte del mio fratellino e degli altri ragazzi non saranno assicurati alla giustizia".
La lapide posta in memoria dei cinque operai morti si trova nel piazzale della stazione ferroviaria di Brandizzo
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