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Turismo nelle Valli di Lanzo: "le città più grandi devono aiutare i piccoli Comuni. Non può essere tutto gratis"

Il presidente dell'UNCEM analizza la situazione dell'overtourism nei piccoli comuni montani

Turismo nelle Valli di Lanzo: "le città più grandi devono aiutare i piccoli Comuni. Non può essere tutto gratis"

Il fenomeno dell'overtourism nelle località di montagna richiede un intervento comune che coinvolga non solo le comunità montane, ma anche i sindaci delle grandi città da cui proviene la maggior parte dei turisti. È questa la visione di Marco Bussone, presidente nazionale di UNCEM (Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani), che sottolinea l'importanza di una strategia integrata per affrontare la crescente pressione turistica sulle aree montane.

Una situazione, che nel nostro territorio si lega inevitabilmente a quanto accade nelle Valli di Lanzo e in alcuni comuni dell'alto Canavese. 

"Il turismo in montagna non può essere gestito solo localmente; le città, da cui partono i turisti, devono assumere un ruolo attivo", spiega Bussone. "È fondamentale che i sindaci di metropoli come Milano, Pescara, Torino e Verona siano consapevoli di questo e promuovano iniziative che partano proprio dalle aree urbane. Devono sostenere campagne che incoraggino i turisti a spendere nelle valli, perché 'se compri in valle, la montagna vivrà'. Combattere la desertificazione commerciale è essenziale. È paradossale che chi sale a Misurina o nelle Valli di Lanzo porti tutto da casa, quando basterebbe spendere 20 euro a persona al giorno in un negozio o in un bar locale per fare la differenza".

Marco Bussone, presidente dell'UNCEM (Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani)

Bussone evidenzia inoltre che i flussi turistici sono spesso concentrati in pochi periodi dell'anno, rendendo difficile la loro redistribuzione. "Dobbiamo studiare e collaborare con i tour operator per gestire meglio questi flussi. Non possiamo tollerare invasioni di luoghi di alto valore naturale e paesaggistico, come il Gran Paradiso o Castelluccio di Norcia. In queste aree è necessario ridurre l'uso delle auto e favorire l'uso di navette elettriche. In quota, si dovrebbe andare senza auto."

Il presidente di Uncem propone inoltre l'introduzione di nuove misure per regolare l'afflusso di turisti, molte delle quali già adottate in diverse aree. "Possiamo moltiplicare le iniziative come parcheggi a pagamento in quota, sistemi di prenotazione online per l'accesso ai passi alpini, e aree pic-nic a pagamento. Non può sempre essere tutto gratuito."

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