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Nella città delle rosse torri

Ascensori, la maledizione dei 30 giorni. Non funzionano quasi mai

Quello del Movicentro ha deciso di prendersi una pausa estiva anticipata, lasciando a zonzo come tartarughe decine di anziani

ascensori rotti

ascensori rotti

Amici, amanti degli ascensori e cultori della puntualità, preparate i vostri muscoli perché a Ivrea l'ascensore è di nuovo "rotto"!

Sì, avete letto bene, all'ascensore non sono bastate le vacanze di Natale e quelle di Pasqua e ha deciso di prendersi una pausa estiva anticipata, lasciando a zonzo come tartarughe decine di anziani sulle scale del Movicentro.

Scongiuri e urla di disperazione  risuonano nell'aria, mentre i cittadini si interrogano: è opera di vandali scatenati, di folletti dispettosi o di una maledizione ancestrale che grava sulla città? La verità è avvolta nel mistero, come la ricetta della Nutella.

Al Movicentro la musica è sempre la stessa: scale o niente. Perfetto per gli amanti del fitness, un po' meno per chi ha le gambe stanche o, peggio ancora, per chi le gambe non le ha proprio.

 

ascensori rotti...

Fatto sta che l'ascensore, come un orologio a cucù impazzito, smette di funzionare con una puntualità quasi comica, ogni 30 giorni circa, massimo 40. Un appuntamento fisso che ormai fa parte del folklore locale, come la battaglia delle arance e San Savino a luglio.

Evidentemente gli eporediesi non sono tipi da arrendersi. Di fronte a questa sfida quotidiana, hanno sviluppato una straordinaria resistenza fisica e una invidiabile dose di sarcasmo.

Le scale del Movicentro sono diventate la loro palestra personale, un luogo dove allenarsi, sfidarsi e creare meme epici. C'è chi ha già raggiunto il livello "ninja", chi scala a piedi nudi per aumentare la difficoltà, chi ha addirittura organizzato un torneo di "speed climbing" con premi in ghine e bonbon e chi, rassegnato, sospira e si prepara a un'altra dose di palestra forzata.

Intanto, la caccia al colpevole è aperta. C'è chi punta il dito sui vandali, veri o presunti, che con atti di teppismo distruggono i delicati meccanismi degli ascensori. Altri invece sospettano un complotto della "Compagnia delle scale", desiderosa di  mandare in rovina le industrie di ascensori.

La teoria più gettonata però è quella del complotto alieno. E se la colpa fosse dei marziani o di quelli della Coop, come suggerisce ironicamente Silvia Grosso?

Si vocifera che gli UFO, stanchi di vedere gli umani sempre incollati ai loro smartphone, abbiano deciso di sabotare gli ascensori per costringerli a fare un po' di movimento.

Chissà, forse c'è un pizzico di verità...

Negli uffici comunali, consapevoli del problema, tutti han cominciato a cercare l'assessore alle manutenzioni Massimo Fresc. Cerca di qui, cerca di là. Nessuno sa dove si sia nascosto! S'è preso la solita settimana sabbatica, inforca qualcuno.

E se si fosse nascosto dentro l'ascensore?

Tant'è. In suo nome, dagli uffici, promettono interventi risolutivi e misure drastiche, ma senza fretta. C'è sul tavolo un'ipotesi di ascensori anti-vandalo, dotati di scudi energetici e campi di forza. Saranno più veloci e sicuri.

La speranza è l'ultima a morire. Un giorno, ne siamo certi, un ascensore a Ivrea riuscirà a superare la fatidica soglia dei 30 giorni. E quel giorno, forse, potremo finalmente smettere di sognare e iniziare a prenderlo.... l'ascensore.

Intanto, in attesa di soluzioni definitive, gli eporediesi continuano a vivere la loro epopea quotidiana, tra scale, meme e una sana dose di ironia.

Perché a Ivrea, si sa, anche un ascensore fuori uso può diventare un'occasione per divertirsi e fare squadra, come ben si capisce dai commenti al post pubblicato su Facebook di Elena Antonini

"Fanno pena" scrive Cesare Monzardo, sintetizzando il sentimento comune di frustrazione. "Vergogna" aggiunge Paola Scaia, sottolineando la gravità della situazione. "Con mia moglie disabile impossibile arrivarci" spiega Davide Porro, evidenziando le barriere che questa situazione crea alle persone con disabilità.

Saverio Scalise ipotizza atti vandalici come causa dei guasti ricorrenti mentre altri puntano il dito sulla mancanza di manutenzione adeguata. Ma la vera responsabilità, secondo molti, è da attribuire a chi gestisce queste strutture, che dovrebbero garantire servizi efficienti e accessibili a tutti.

Gli ascensori guasti del Movicentro sono solo la punta dell'iceberg di un degrado che avvolge ogni cosa, con la sporcizia che regna sovrana come sottolinea Mario Comini. Sulla stessa linea Mariangela Gamberini che rinforza la denuncia, parlando di un luogo "sempre sporco" con ascensori che "quando funzionano puzzano".

Come suggerisce Ottavia Mermoz, la priorità dovrebbe essere quella di investire nella manutenzione ordinaria e straordinaria, non solo degli ascensori, ma anche di strade, scuole e percorsi obbligati.

È inaccettabile che una città come Ivrea, con un glorioso passato industriale e culturale, debba offrire ai suoi cittadini e ai suoi visitatori un'immagine così degradata. Serve un cambio di passo, un impegno concreto da parte dell'Amministrazione comunale. Solo così si potrà spezzare la maledizione degli ascensori e restituire a Ivrea il decoro che merita.

P.S. Per gli amanti del genere restano pur sempre gli ascensori dell'ospedale. Funzionano?

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