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L'affondo

Meme o articolo? Quegli "ignoranti digitali" delle truppe cammellate di Elena Piastra

Non è colpa loro. Non sono nativi digitali... Perchè la sindaca non organizza dei corsi?

Meme o articolo? Quegli  "ignoranti digitali" delle truppe cammellate di Elena Piastra.

Meme

Ah, i boomer su Facebook. Un universo parallelo dove meme ironici e articoli di giornale si fondono in un unico, indistinto blob di disinformazione. Un mondo dove il nuovo modo di fare satira viene scambiato per propaganda e la verità nuda e cruda viene bollata come "fake news". Un regno di emoji indignati e commenti al vetriolo che attaccano i giornalisti come fossero i nemici del popolo. E allora sono giornalai, non sono capaci a fare il proprio mestiere, sono calunniatori. Ammazziamoli tutti... eccetera, eccetera....

Succede sempre meno, su Instagram non succede affatto, ma continua a succedere nei gruppi Facebook di Settimo Torinese con le truppe cammellate della sindaca Elena Piastra.

Ma come possiamo aiutare questi poveri boomer "ignoranti" (nel senso che ignorano) a discernere un meme da una notizia? Come possiamo guidarli verso la luce della conoscenza e sottrarli alle grinfie dei meme? 

Innanzitutto, dobbiamo armarci di pazienza e comprensione. I boomer, diciamolo pure, non sono nativi digitali. Sono cresciuti in un'epoca in cui l'informazione arrivava solo dai giornali di carta o dai telegiornali. Non sono abituati al flusso caotico e spesso incontrollabile di notizie, meme, reel e storie che caratterizzano i social.

Quindi, quando vedono un meme ironico che prende in giro la sindaca Elena Piastra, diventano matti, non riuscendo a coglierne il sarcasmo. Lo prendono alla lettera, pensando che sia una vera e propria notizia, non un disegno, una foto photoshoppata che punta a far riflettere.

Il problema è che i boomer non hanno il senso dell'umorismo digitale. Sono abituati alle barzellette vecchie e alle battute scontate, quelle di Pierino per intenderci o sui carabinieri. Quando vedono un meme ironico, lo scambiano per una battutaccia di bassa lega. E, invece, si tratta di satira sociale, di critica pungente al potere, di denuncia di ingiustizie.

Ma come possiamo farglielo capire? Come possiamo spiegargli che non tutto ciò che vedono su Facebook è da prendere sul serio?

Forse la sindaca Elena Piastra dovrebbe organizzare per le sue truppe cammellate dei corsi di alfabetizzazione digitale per boomer. Insegnare loro a distinguere un meme da un articolo di giornale, a riconoscere la satira dalle notizie, a navigare nel web con spirito critico.

Oppure, potremmo semplicemente inondarli di meme ironici talmente assurdi da non riuscire a stargli dietro. Forse, a forza di commentare incazzati, capiranno finalmente il senso dell'umorismo digitale e impareranno a distinguere il vero dal falso.

Ma la soluzione migliore, forse, è semplicemente lasciarli stare. Lasciamo che i boomer di Piastra si crogiolino nel loro mondo di meme. Dopotutto, non fanno male a nessuno. Anzi, a volte ci fanno anche divertire.

Un boomer condivide un meme ironico come se fosse un articolo di giornale?

Sorridete, fate un respiro profondo e ricordatevi che, in fondo, sono solo boomer. E i boomer, si sa, a volte fanno cose strane.

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