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Settimo Torinese
15 Luglio 2024 - 16:14
Elena Piastra
La sindaca Elena Piastra torna, sul suo profilo Facebook, a parlare di tagli ai comuni, facendo leva su una retorica che, a un’analisi più attenta, appare piena di incongruenze e lacune logiche. Analizziamo punto per punto le sue affermazioni.
La sindaca sostiene che il meccanismo dei tagli punisca i comuni più virtuosi, quelli che hanno saputo intercettare più risorse. Ma cosa significa realmente essere "virtuosi"?
Perchè mai un Comune che riesce ad ottenere finanziamenti è da considerare automaticamente più efficiente o migliore nella gestione delle risorse?
La capacità di accedere a fondi esterni dipende o non dipende, anche, da fattori che vanno oltre la semplice abilità amministrativa?
E poi sul Pnrr, come tutti sanno, ad un certo punto la Regione Piemonte ha chiesto ai Comuni di inviare i progetti che avevano in un cassetto. Perchè si doveva fare in fretta e tutto dovrà essere terminato entro il 2026.
Definire "virtuoso" un comune solo perché ce li aveva (s'intende i progetti) è una semplificazione che ignora le diverse realtà locali e le difficoltà strutturali che molti comuni affrontano.
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La sindaca replica alle critiche di chi ritiene che ottenere risorse dal PNRR sia una banalità. In verità lo "è stato". E' un dato di fatto! Epperò secondo Piastra ci sono dei motivi per cui alcuni Comuni non hanno intercettato risorse, ma non specifica quali siano questi motivi. Ce li dica. Ce li spieghi. Siamo tutt'orecchie... Il problema di Piastra? Le frasi fatte... Ne ha troppe e non sa neanche perchè le dice...
La sindaca rivendica la creazione di un ufficio dedicato all'intercettazione dei bandi come una scelta vincente. Bene! Brava! Peccato che per i fondi Pnrr non serviva. La vera domanda è: come sono stati utilizzati questi fondi? Quali benefici tangibili hanno portato o porteranno ai cittadini?
La Piastra rivendica che il Comune ha attivato un solo mutuo in 5 anni per grandi investimenti. Questo può sembrare un dato positivo. Lo sarebbe in un Comune che di debiti non ne ha e non è il caso di Settimo. In ogni caso, spesso, un investimento oculato, anche se finanziato a debito, può portare benefici significativi ai cittadini...
Chiudiamo con l'ennesima ovvietà: "tagliare fondi ai comuni, in questa fase così complessa, è miope". Grazie, sindaca Piastra, per averci illuminato con questa perla di saggezza.
E ci si chiede. Esiste un "momento storico", un "momento giusto" per i "tagli"?
La semplice denuncia dei tagli è o non è "retorica vuota" e autocelebrativa?
Più che una denuncia, tanta, tantissima "propaganda". Un tentativo di difendere la propria amministrazione e giustificare il poco realizzato sino ad oggi o i primi passi di una campagna elettorale per le regionali o per il Parlamento...?
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