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Torino
15 Luglio 2024 - 07:00
Un bambino di 11 anni, affetto da una rarissima patologia infettiva, è stato salvato grazie a un intervento chirurgico ad altissimo rischio all'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Il piccolo, colpito da una cisti di grandi dimensioni che comprimeva il polmone sinistro, è stato prima ricoverato a Cuneo per una crisi respiratoria e successivamente trasferito a Torino con il sospetto di un'infezione da echinococco.
La vicenda ha inizio quando il bambino è stato portato d'urgenza all'ospedale di Cuneo in seguito a una grave crisi respiratoria. I medici, dopo le prime cure, hanno deciso di trasferirlo al Regina Margherita di Torino, uno dei centri di eccellenza per la pediatria in Italia, per approfondire la diagnosi. Il sospetto di un'infezione da echinococco, noto anche come echinococcosi o idatidosi, ha subito allertato i sanitari, consapevoli della pericolosità e rarità di questa malattia.
L'echinococcosi è una patologia causata dall'infezione con le larve di Echinococcus Granulosus, una tenia di piccole dimensioni (2-7 mm) che infesta comunemente cani, pecore, capre e maiali.
La malattia è endemica in alcune zone rurali, dove il contatto con gli animali ospiti è più frequente. Il bambino probabilmente ha contratto l'infezione in un ambiente rurale, ma la malattia si è manifestata con una cisti di 8 centimetri che ha iniziato a comprimere pericolosamente il suo polmone sinistro, mettendo a serio rischio la sua vita.
L'intervento chirurgico era quindi inevitabile e rappresentava una sfida enorme per i medici coinvolti. La cisti si trovava in una posizione critica, tra il lobo superiore e il lobo inferiore del polmone sinistro, e la sua rimozione senza compromettere il tessuto polmonare sano era fondamentale per evitare l'asportazione dell'intero polmone, un'eventualità che avrebbe comportato gravi conseguenze per la qualità della vita del bambino.
Il team di chirurghi era composto dal dottor Luca Lonati dell'équipe della Chirurgia pediatrica dell'ospedale Regina Margherita, diretta dal dottor Fabrizio Gennari, e dal dottor Paraskevas Lyberis dell'équipe della Chirurgia toracica universitaria dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, diretta dal professor Enrico Ruffini. Questa collaborazione tra due équipe di alto livello ha permesso di affrontare l'intervento con competenze multidisciplinari, aumentando le probabilità di successo.
L'operazione, durata più di dieci ore, è stata estremamente delicata. I chirurghi sono riusciti a isolare tutti i vasi polmonari e a separare la cisti dal tessuto polmonare e dai linfonodi del mediastino, un compito reso ancora più arduo dalla necessità di non rompere la cisti. Una rottura avrebbe potuto causare gravi complicanze, tra cui infezioni secondarie o addirittura uno shock anafilattico, mettendo a rischio la vita del piccolo paziente. Fortunatamente, grazie alla precisione e all'esperienza del team, la cisti è stata rimossa con successo senza incidenti.
Fondamentale per il buon esito dell'intervento è stato anche il supporto del team anestesiologico pediatrico, guidato dal dottor Lorenzo Moscaritolo del servizio di Anestesia e Rianimazione pediatrica, diretto dalla dottoressa Simona Quaglia. Il controllo dell'anestesia durante un'operazione così lunga e complessa è cruciale per mantenere stabili le condizioni del paziente e per prevenire complicazioni.
Il risultato dell'intervento è stato davvero sorprendente, considerando la rarità e la gravità della patologia. L'echinococcosi è una malattia che può causare improvvisamente crisi respiratorie e shock anafilattico, rappresentando un pericolo costante per la vita del paziente. Grazie all'abilità dei medici e al coordinamento tra le diverse équipe, il bambino è stato salvato e ora si trova in ottime condizioni generali.
Dopo pochi giorni di ricovero, il piccolo paziente è tornato a casa, dove ha potuto riprendere la sua vita normale insieme alla sua famiglia. Questo successo non solo rappresenta un sollievo enorme per i genitori e i medici coinvolti, ma sottolinea anche l'importanza della collaborazione tra diversi centri di eccellenza sanitaria.
L'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, coordinato dal Dipartimento di Patologia e Cura del bambino, diretto dalla professoressa Franca Fagioli, si conferma ancora una volta un punto di riferimento per la pediatria in Italia. La Città della Salute di Torino, diretta dal Direttore generale dottor Giovanni La Valle, ha giocato un ruolo cruciale in questa vicenda, dimostrando come la sinergia tra diverse strutture possa portare a risultati straordinari.
Questo intervento chirurgico rappresenta un esempio di eccellenza medica e di dedizione alla cura dei pazienti, soprattutto quando si tratta di casi complessi e rari come quello dell'echinococcosi. La storia di questo bambino e del suo salvataggio è una testimonianza della passione e dell'impegno che i medici e tutto il personale sanitario mettono nel loro lavoro quotidiano per garantire la salute e il benessere dei più piccoli.
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