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Dibattito

Ivrea dichiara guerra alla "guerra per gioco" di Quassolo e Tavagnasco. Lo sdegno dei pacifisti

"Evento di Soft-Air Scatena L'indignazione degli Attivisti per la Pace: 'La Guerra Non è un Gioco!'"

Soft Air Tavagnasco Quassolo

Soft Air Tavagnasco Quassolo

E' polemica intorno alla manifestazione di soft-air "The Lord of War", prevista per il 13 e 14 luglio e organizzata da C.S.A.IN Piemonte e A.S.D. Campo Luini con il patrocinio delle Amministrazioni comunali di Quassolo e Tavagnasco.

A criticarla sono scesi in campo un mucchio cittadini e alcune associazioni pacifiste di Ivrea, che da oltre due anni manifestano incessantemente contro la guerra e la corsa agli armamenti.

"La guerra non è e non sarà mai un gioco. Questo evento è un ossimoro..." scrivono gli attivisti profondamente indignati  per l'appoggio istituzionale ricevuto.

"Critichiamo il patrocinio concesso a un evento che, sotto la parvenza di 'gioco sportivo', non fa altro che glorificare la guerra", dichiarano senza mezzi termini. 

Il soft-air, cuore della manifestazione, è uno sport che simula operazioni militari utilizzando repliche di armi da fuoco che sparano pallini di plastica. I partecipanti, divisi in squadre, si sfidano in scenari di battaglia meticolosamente ricreati, mettendo alla prova abilità strategiche, tattiche e fisiche. L'evento prevede l'allestimento di un campo base, la preparazione degli equipaggiamenti e simulazioni di combattimenti notturni nei boschi dei comuni coinvolti.

I partecipanti, armati di repliche di armi, si sfideranno in una serie di prove militari, trasformando i tranquilli boschi di Quassolo e Tavagnasco in un teatro di guerra.

Le associazioni per la pace di Ivrea non risparmiano critiche anche al messaggio educativo veicolato dall'evento.

"Le organizzazioni sportive dovrebbero insegnare ai giovani la collaborazione, il rispetto dell’avversario e la risoluzione pacifica dei conflitti, non certo la guerra simulata", affermano con veemenza.

Ma la polemica non si ferma qui. Il comunicato prende di mira anche il contesto geopolitico attuale, evidenziando l'ipocrisia dell'Italia, coinvolta in conflitti nonostante il dettato costituzionale ripudi la guerra.

"In un'Europa di nuovo in guerra, l’Italia invia armi ai teatri di conflitto, tradendo l'articolo 11 della nostra Costituzione che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali", dichiarano gli attivisti.

D'altro canto, gli organizzatori difendono l'iniziativa come un evento sportivo e formativo, volto a promuovere il soft-air come disciplina che unisce esercizio fisico e strategia.

"Le associazioni sportive dovrebbero rinunciare a questo tipo di eventi per rispetto dell'attuale drammatica situazione internazionale e dei valori costituzionali..." insistono i pacifisti eporediesi.

Le amministrazioni comunali di Quassolo e Tavagnasco, che hanno patrocinato l'evento, non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in risposta alle critiche, ma la comunità è divisa.

Il dibattito è acceso, e le pressioni affinché l'evento venga cancellato o ripensato in nome della pace e del rispetto dei valori etici e costituzionali sono sempre più forti.

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