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Ivrea
08 Luglio 2024 - 19:46
piselloni giganti
Ah Ivrea. Se non ci fosse bisognerebbe inventarla. La città, in questi giorni, s'è fatta conoscere in tutta Italia, per qualcosa che va oltre la sua storica battaglia delle arance o la festa di San Savino tenutasi nel fine settimana...
Tutto è nato e sta morendo sui social. Un dibattito come non se ne vedevano da mesi.
Motivo del contendere?
Dei peluche a forma di pene gigante esposti in bella vista alle giostre del luna park.
A dare il là Natasha Nataly, una mamma preoccupata e decisamente indignata. Quando lo ha visto non ci ha pensato un attimo di troppo a denunciare pubblicamente la situazione con un post su Facebook.
E come spesso accade sui social, le reazioni non si sono fatte attendere.
"Nessuno si è accorto dei bei pupazzi alle giostre di Ivrea? - si legge nel post - Io personalmente avendo due bimbi non capisco dove stiamo andando. Il piccolo di 6 anni mi ha chiesto che pupazzo è questo? Voi cosa rispondereste? Comunque ho fatto la segnalazione ai carabinieri. Dalle risposte che mi ha dato il signore al telefono non sono sicura che li toglieranno da lì. VERGOGNA!!!!".
Una dichiarazione da far impallidire persino certi moralisti vittoriani.
Il primo a scendere in campo è stato Matteo Mautilus Santina, che con un pizzico di ironia ha sottolineato l'esagerazione: "Si ma... anche meno!! E sicuro tuo figlio non ha chiesto nulla ."
Una risposta che ha dato il via a una serie di botta e risposta tra i commentatori, divisi tra chi sosteneva la mamma indignata e chi la invitava a prendersela un po' meno.
Natasha, non certo intimorita dalle prime critiche è andata avanti come un tir.
"Rispondo a Lei - ha postato - a quello che sta nella vetrina di vetro si è avvicinato e mi ha chiesto: Mamma ma che pupazzo è questo? Io ho detto che non si capisce bene, perché per me non è normale una cosa del genere, tutto al suo tempo per…".
Il tentativo di spiegazione non ha fermato il fiume di commenti ironici.
Emily-neechan Caccherano ha rincarato la dose con domande provocatorie: "A questo punto mi vengono due/tre domande: 1) Quando suo figlio le chiederà come sono nati, cosa gli dirà? Che è arrivata la cicogna? 2) Non hanno mai visto il loro padre nudo?? 3) Se i figli sono maschi, non si sono mai guardati…?".
Via uno avanti un altro. Matteo Mautilus Santina ha precisato: "A breve avrò una bimba... e non si preoccupi che non crescerà bigotta come lei! .. se ci saranno situazioni così le parlerò e le spiegherò!! E soprattutto senza fare tutto il cine che sta facendo lei ora!"
Ma il vero colpo da maestro è arrivato da Martina Piscitelli, che con un tocco di cinismo ha messo in discussione le priorità di Natasha: "Io invece mi chiedo come siamo messi per scomodare i carabinieri per una cosa così. E poi magari i vicini di casa si massacrano di botte e non li chiama nessuno! Mah."
Poteva finire qui? Macché!.
Ad aggiungere un carico da 90 è arrivata Melania Marciano.
"Per due piselloni vengono chiamati i carabinieri, ma quando vediamo violenza, bullismo, maleducazione in generale ci giriamo dall’altra parte. Spero tanto che i carabinieri non si siano fatti vivi, perché se no capirei tutte le barzellette che ci sono."
E come se non bastasse, ha proseguito con un affondo: "Tanto per iniziare io non ho nominato nello specifico lei nella mia risposta poiché non la conosco, trovo solo assurdo che in un evento simile i carabinieri vengano disturbati per due piselli giganti, quando ci sarebbe ben altro da controllare."
La discussione ha toccato temi come la moralità, l'educazione dei bambini e il buon senso comune.
E se Patrizia Grasso ha offerto una riflessione più seriosa ("Non è questione di imbarazzo, è semplicemente la vetrina di come siamo messi...") Bionda Francesca ha tentato di riportare un po' di leggerezza nel dibattito ("Signora mia, si faccia una risata, ci sono cose ben più gravi per fare una telefonata ai carabinieri!!").
Non poteva mancare una nota surreale, con Sonia Sonn. "È un bruco rosa...." ha scritto suscitando una cascata di risate virtuali.
Il dibattito si è fatto sempre più acceso, con l'invito di Simone D'Angelo a vivere serenamente e Massimiliano Fornaresio sull'ipocrisia della situazione: "Il problema è che non sono queste le cose su cui bisogna indignarsi e lamentarsi. Ci stanno facendo cose molto più gravi ma li state tutti zitti e vi fate cagare in testa. Stanno rovinando l’Italia ma nessuno fa niente, ci si lamenta solo di un peluche."
In un ultimo tentativo di riportare la calma di Andrea Cipriano Moliner ("Ma vivete sereni... non siamo nel 1800 per favore") e la rassegnazione di Lucia Orrù ("Mamma mia sempre polemiche per tutto.").
Al momento, non è chiaro se i carabinieri siano o meno intervenuti di sicuro le immagini dei peluche a forma di pene gigante hanno rapidamente fatto il giro del web, diventando virali.
Saran contenti i produttori. L'articolo più che un peluche è un cuscino chiamato "Pierre the penis". E' disponibile su Amazon a 48 euro. Lo si trova anche alla voce "cuscino pene xl" su troppotogo.it ma costa 49,90...
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