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Borgaro Torinese

Caos per i libri di testo a Borgaro: la minoranza insorge!

L'unica cartoleria di Borgaro Torinese, Mamilù, ha deciso di non aderire al servizio di prenotazione e distribuzione dei libri di testo per l'anno scolastico 2024/2025 per un mancato accordo con il Comune, di conseguenza la minoranza è insorta.

Libri di testo

bambino senza libri

L'unica cartoleria di Borgaro Torinese, Mamilù, ha deciso di non aderire al servizio di prenotazione e distribuzione dei libri di testo della scuola primaria per l'anno scolastico 2024/2025. Di conseguenza, i genitori degli alunni dovranno recarsi a Caselle Torinese, comune limitrofo, per acquistare i libri.

Al termine del primo Consiglio Comunale di Insediamento del sindaco Claudio Gambino, avvenuto nella serata di giovedì 27 giugno, il gruppo di consiglieri di minoranza “Uniti per Cambiare Borgaro e Vilaretto”, ha manifestato fuori dalla Sala Consiliare per l’insidiosa questione venutasi a creare fra l’Amministrazione Comunale e la cartoleria Mamilù di Anna Vizzari, in merito alla gestione dei libri di testo per la scuola primaria.

Immagine della manifestazione dopo il Consiglio Comunale del 27 giugno 

Il gruppo di minoranza, che vede come capogruppo Elisa Cibrario Romanin, ha posto l’attenzione su questo insidioso problema.

“L’amministrazione Gambino – spiega Cibrario Romanin - ha di fatto invitato i cittadini con figli frequentanti la scuola primaria a procurarsi i libri per il prossimo anno scolastico presso una cartoleria di Caselle”.

Il motivo sembra risiedere proprio nel mancato accordo fra l’Amministrazione e l’unica cartoleria rimasta nel territorio. La cartoleria, ormai unica fornitrice di libri, che per legge sono a carico del Comune di residenza degli alunni, si è più volte trovata a dover anticipare cifre cospicue per l'acquisto dei volumi, con tempi di rimborso di circa cinque mesi e un guadagno minimo. Per queste ragioni avrebbe chiesto al Comune un cambiamento nell’organizzazione:

“Alla richiesta di una soluzione alternativa la risposta della maggioranza è stata quella di aggiungere all’esposizione economica anche i costi degli interessi di un finanziamento – prosegue  Cibrario Romanin-  siamo a conoscenza di sistemi informatici atti a semplificare la questione cedole, ma non risolvono, in un Comune come il nostro, la questione dell’esposizione finanziaria di una singola attività commerciale.”

La scelta amministrativa di portare il servizio fuori dal territorio è stata fortemente contestata dalla minoranza che l’ha intesa come una fonte di difficoltà per le attività commerciali del territorio oltre che un disservizio in generale. La situazione, inoltre, sembra essere molto problematica per le famiglie degli studenti, che dovranno affrontare un disagio aggiuntivo per acquistare i libri di testo.

Motivo per cui, nella serata del 27 giugno, l’opposizione ha avviato una manifestazione seguita da una “conferenza stampa live” in cui i giornalisti presenti hanno potuto cogliere il malcontento dell’opposizione.

La risposta dell’Amministrazione Comunale, per ora non è stata manifestata ma sembrerebbe che stiano procedendo per trovare una soluzione che a breve potrebbe essere comunicata alla cittadinanza.

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