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Il caso
20 Giugno 2024 - 19:24
Il sindaco Fabio Giulivi
"C'è un problema politico". Dai banchi dell'opposizione la situazione, a Venaria, sembra abbastanza chiara dopo il secondo consiglio comunale che ha visto l'assenza di buona parte della maggioranza del Sindaco Fabio Giulivi. Dopo il disastroso risultato elettorale degli assessori e anche della coalizione di centrodestra qualcosa si è rotto.
Durante il primo consiglio comunale, martedì sera, dopo le interrogazioni sono tornati tutti a casa: la maggioranza non aveva il numero legale (13), c'erano solo 12 consiglieri su 15.
Mercoledì sera, però, è andata ancora peggio: tra i banchi della maggioranza erano seduti solo in 9, quasi la metà dei consiglieri che sostengono il Sindaco Giulivi non si sono presentati. I motivi? Al momento sono oscuri e le bocche cucitissime.
"La seconda convocazione del consiglio comunale - spiegano dalla minoranza - è andata ancora peggio della prima, dove, per mancanza di numero legale, si era dovuto chiudere in anticipo. Il tutto nonostante la presenza dell'appena rieletto consigliere Regionale Cerutti, chiamato di corsa proprio per cercare di "aggiustare" , senza riuscirci, la situazione".
Il Municipio di Venaria
Le critiche dell'opposizione, però, non si fermano ai soli numeri.
"La maggioranza - proseguono i consiglieri di minoranza - ha voluto approvare a tutti i costi una delibera che presentava forti dubbi di legittimità. Il primo, insanabile, per non aver rispettato i criteri di convocazione previsti dal regolamento: documentazione incompleta all'avviso di convocazione.
Il secondo perché sempre il regolamento prevede per la disciplina generale dei tributi una maggioranza della metà dei consiglieri assegnati cioè 12. Mentre la delibera è stata approvata con soltanto 9 voti più il sindaco. Invano, sia in commissione che in consiglio abbiamo chiesto che l'atto venisse ritirato per poterne discutere con calma in commissione. Uno strafalcione politico amministrativo che dà la cifra dell'inadeguatezza della gestione degli assessori Cerrini e Di Bella".
"In quattro anni - chiudono le minoranze - di politiche di annunci e proclami la raccolta differenziata è diminuita le tariffe sono aumentate. A fronte di un servizio di pulizia che potrebbe essere notevolmente migliore. Ma a sentire l'assessore Di Bella, Cados e CiDiU sarebbero soltanto dei carrozzoni.
Affermazioni gravi e inaccettabili da cui il sindaco non ha preso le distanze, avallando la gestione dei due assessori. Gestione che invece, anche alcuni consiglieri di maggioranza ci sembra di capire trovino insoddisfacente. La città merita altro".
A questo punto siamo nel bel mezzo di una crisi politica estiva e il Sindaco, Fabio Giulivi, potrebbe addirittura rischiare il posto. Due consigli senza il numero legale non sono più una questione organizzativa ma un tema legato agli equilibri interni alla maggioranza.
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