Eliminazione barriere architettoniche e degrado. Oggi le comiche a Ivrea

Dei lavori del Pnrr fatti male, oltre che a San Grato anche a Bellavista se ne parla ormai da mesi. Ad aprile, in consiglio comunale, era atterrata, una interpellanza firmata dai consiglieri comunali Elisabetta Piccoli, Paolo Noascone, Andrea Cantoni e Gabriele Garino. 

“L’obiettivo - avevano sottolineato - era di rendere più accessibili e sicuri questi quartieri, con una particolare attenzione alle fasce deboli (anziani, bambini e diversamente abili)”.

Tra le altre cose si erano previsti nuovi dissuasori. 

Sono arrivati e sono stati installati su strade tutte rotte e piene di voragini, finanche a  ridosso dei tombini. Risultato?

Con il maltempo si sono trasformati in vere e proprie dighe e le strade in fiumi e laghi. 

“Il contrasto tra i nuovi passaggi pedonali rialzati e il manto stradale fortemente dissestato a causa delle numerose manomissioni è evidente - aveva polemizzato l’opposizione - Non è stata posta attenzione al sistema di deflusso delle acque con conseguente disagio per i pedoni... S’aggiungono buche profonde e dislivelli che spesso spingono le auto a marciare sulla corsia opposta, causando seri problemi di viabilità e disagio a cittadini ed automobilisti...”.

Elisabetta Piccoli aveva chiesto “se e quando avverranno i ripristini da parte della società che ha eseguito le manomissioni e perchè non si sia aspettata la riasfaltatura prima di posizionare i nuovi dossi...”.

Il suo dubbio è che fosse mancato un coordinamento tra gli assessori Massimo Fresc (alle manutenzioni) e Francesco Comotto (ai lavori pubblici), due deleghe che nella passata amministrazione erano nelle mani di un’unica persona.  

A tentare una difesa d’ufficio ci aveva provato l’assessore Massimo Fresc cominciando proprio dal “coordinamento”.

“Quotidianamente ci confrontiamo con i dirigenti dell’Ufficio tecnico - aveva risposto - Aver previsto due assessori è da considerarsi una scelta felice. Esiste semmai, questo sì, un sovraccarico dell’ufficio impegnato in diverse iniziative. Il problema sono i ripristini definitivi che ci saranno nei prossimi mesi...”.

Insomma le strade sono state rovinate da Smat, Enel e quest’autunno da chi si occupava della posa della  fibra. Essendo pieno inverno le imprese si sarebbero limitate a  rappezzi provvisori e adesso dovrebbero cominciare i ripristini veri e propri.

“Da qualche parte  - aveva affermato Fresc - sono già cominciati e presto si faranno anche a Bellavista. Saranno mesi impegnativi. ..”.

Ci sono già dei cronoprogrammi ma molto dipenderà dalla condizioni atmosferiche.

“A lavori conclusi - aveva aggiunto Fresc - ne verificheremo la qualità...”.

E poi sugli attraversamenti pedonali di viale kennedy e Papà Giovanni XXIII .

Fresc aveva ammesso: “Stanno creando delle problematiche...”.

“Se prima di mettere i dossi si fossero aspettati i ripristini non staremmo qui a parlare di allagamenti, laghi e buche - aveva inforcato Elisabetta Piccoli - E’ la giunta che deve controllare. Adesso si farà un lavoro doppio. Si dovranno togliere i dossi per riasfaltare e poi rimetere i dossi...”

Dei dossi “dissuasori” installati per far rispettare il limite di 30 km/h e dei marciapiedi appuntiti ci sa tanto che se ne continuerà a parlare ancora per un bel po’. Continueranno, infatti, c’è da giurarci, gli insulti e le invettive sui social, con tanto di foto a documentare l’incompetenza dell’impresa e dell’amministrazione che avrebbe dovuto seguire i lavori e non lo ha fatto!