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Lanzo
14 Giugno 2024 - 14:29
Fabrizio Casassa
Un progetto speciale per rilanciare il commercio e l’artigianato di via nel centro storico di Lanzo Torinese. È partito ufficialmente mercoledì sera, grazie alla collaborazione tra Confesercenti, CNA Torino, Associazione Lanzo Torinese Turismo e Commercio e la Città di Lanzo Torinese, nell’ambito del Distretto del commercio delle Valli di Lanzo, un tavolo di lavoro per favorire la ricollocazione sul mercato immobiliare dei negozi sfitti o alla ricerca di un nuovo proprietario collocati lungo l’asse di via Cibrario e via Armando Diaz.
Alla riunione, presieduta dall’assessore Fabrizio Casassa, sono intervenuti Luca Amato per Confesercenti e manager del distretto locale del commercio, Vitaliano Alessio Stefanoni per CNA Torino-Area Valli di Lanzo Ceronda Casternone e Jacopo Padoan ed Elena Imberti per l’Associazione commercianti lanzesi. Erano presenti anche una decina di proprietari di immobili interessati al progetto, ai quali potranno unirsene altri nelle prossime settimane.
“Si tratta di un progetto aperto a tutti coloro che sono interessati al rilancio della nostra città” ha dichiarato Fabrizio Casassa, mentre Confesercenti e CNA hanno già proposto al Comune e ai proprietari dei negozi una mappatura su base volontaria degli immobili vuoti per poterne analizzare con attenzione potenzialità e limiti in base alle loro attuali condizioni: questo consentirà di poterli proporre e valorizzare al meglio delle loro possibilità di utilizzo.
CNA Torino è pronta anche ad attivare il servizio Mip e il Gal locale per favorire l’incontro tra i nuovi imprenditori che stanno nascendo sul territorio e i proprietari di immobili vuoti.
Preziosa sarà in tal senso anche la collaborazione con le agenzie immobiliari della città.
“Quello della desertificazione commerciale” ha commentato Amato “è purtroppo un problema comune a molti centri storici che tuttavia può essere contrastato efficacemente con la collaborazione tra proprietari, amministrazione comunale e associazioni datoriali”.
“Siamo anche in grado di attivare un pool di artigiani qualificati per favorire a costi ragionevoli e convenzionati la riqualificazione edilizia ed energetica degli edifici ad uso commerciale e artigianale, favorendo maestranze locali e l’utilizzo di materiali di pregio che possano contribuire anche da un punto di vista urbanistico alla riqualificazione del centro storico di Lanzo”.
Senza considerare la possibilità di attrarre nuovi imprenditori a Lanzo utilizzando la nuova tornata di finanziamenti del Gal nella cui governance sono soggetti attivi sia CNA che Confesercenti.
“Il progetto parte dunque con solide basi e guarda con attenzione sia alle locazioni di lunga durata che ai cosiddetti temporary shop che potrebbero favorire un avvicinamento in modalità di test ad artigiani e commercianti delle aree limitrofe, ma anche di Torino interessati ad essere presenti in città con i loro prodotti nel periodo estivo e in quello invernale quando Lanzo è indubbiamente è più attrattiva da un punto di vista turistico” ha concluso l’assessore Casassa.
Lanzo si trova nel cuore delle Valli omonime all’imbocco delle Valli di Viù, di Ala, e Grande, che prendono collettivamente il nome di Valli di Lanzoi ed è stata fondata nel Medioevo, di cui restano testimonianze nel suo ricco centro storico.
Il centro storico della città è costruito sul monte Buriasco, mentre il resto dell’abitato si trova più in basso. E’ attraversato dal fiume Stura, e dai torrenti Tesso ed Uppia.
A renderla celebre, il “Ponte del Diavolo” risalente al ‘300, che fu costruito, secondo la leggenda, dal diavolo stesso. A esso si collega il Parco Naturale, che conserva le curiose “Marmitte dei Giganti”, antichissime rocce erose dai fiumi.
Sulla borgata domina la Torre del Castello, risalente all’XI secolo. Da visitare anche le chiese, iniziando dalla parrocchiale di San Pietro in Vincoli.
Molti i Musei che raccontano storia e tradizioni delle Valli di Lanzo, tra cui l’Ecomuseo della Storia dell’Alpinismo e quello dell’Arte Tessile. Tra i prodotti locali, i torcetti, biscotti arrotolati, i grissini, inventati da un medico lanzese per la corte sabauda nel Seicento e la famora Toma di Lanzo.
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