Elena Piastra come la Madonna di Fatima. Nel nome del Padre...

Eletta con il 75,31 per cento dei voti, più che un’elezione, un miracolo. Roba da strofinarsi gli occhi e da rimanere allibiti. Roba da mettersi a piangere, da urlare a squarciagola. Roba mai vista.

No! Non stiamo parlando di un’apparizione mariana, ma della riconferma di Elena Piastra a sindaca di Settimo Torinese.

Un risultato così sbalorditivo che persino le Madonne di tutto il pianeta si stanno fermando a guardare con invidia: la Madonna Addolorata, la Madonna delle Stelle, la Madonna Nera e chi più Madonne ha, più ne tiri fuori.

Sia come sia, non c'è Madonna che tenga. Settimo Torinese ha scelto la sua nuova icona. Qui, da adesso in avanti, da ieri e dall'altro ieri, si venera con la scheda elettorale e la matita in mano e tutto si manifesta con i fedeli, raccolti in preghiera nel segreto dell'urna.

Persino gli avversari, di fronte a tale fenomeno, devono essersi fatti il segno della croce prima di deporre le armi.

Vabbè, dai, però paragonarla proprio alla Madonna.

Sarà anche esagerato, ma come spiegarsi altrimenti un consenso che neanche il più ottimista dei leader religiosi potrebbe sperare di raccogliere?

Cammina sulle acque? Ha trasformato l'acqua in vino? Ha costruito grandi cose? Pare proprio di no! Piuttosto, ha saputo gestire bene le eredità di chi l'ha preceduta, dalla biblioteca alla Suoneria, passando per il Pala 200 al Freidano. Soprattutto, ha saputo rendersi simpatica nei confronti di una comunità intera, intrecciando con loro una comunicazione costante su tutti i canali social.

E poi? Poi c'è la Madonna di Fatima con i suoi segreti. Anche Piastra deve avere i suoi, ma non li ha ancora rivelati ai tre pastorelli che, per assurdo, da queste parti nessuno ha mai visto.

Insomma, alla faccia della Madonna di Fatima, il vero miracolo a Settimo Torinese si chiama Elena Piastra.

E chissà, forse un giorno avremo delle processioni dedicate a lei, con i cittadini che portano in giro le urne elettoralicome reliquie, nella speranza che il secondo mandato sia altrettanto prodigioso quanto il primo.

Perché, ammettiamolo, con i tempi che corrono, di miracoli come questo i cittadini che ci credono ne avevano un gran bisogno. Resta la profezia e qualcuno l'avrebbe già intercettata.

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