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San Mauro Torinese

“Siamo tutti uguali”: l’urlo della stilista sammaurese Joyce Canova

Joyce irrompe sulla scena della moda sfidando le convenzioni, con il sostegno della presentatrice televisiva Martina Pascutti e della drag queen torinese Elecktra Bionic

Joyce Canova

La presentatrice televisiva torinese Martina Pascutti presenta la collezione della stilista Joyce Canova durante la serata esclusiva al Circolo dei Lettori di Torino.

Joyce Canova, stilista emergente di San Mauro Torinese con radici indiane, celebra il suo debutto nel panorama fashion con An-Joy, un marchio che fonde stile e impegno sociale sotto lo slogan “Siamo tutti uguali” e la collezione “Agra”. Negli anni Settanta, Joyce è stata la terza bambina ad essere stata adottata in Italia dall'India da una famiglia torinese. Fin dall'infanzia, la sua educazione è stata arricchita dall'amore dei suoi familiari e dall'empatia e sostegno dei suoi insegnanti elementari, i quali hanno lavorato per educare l'ambiente circostante contro il razzismo, promuovendo il rispetto e l'uguaglianza. Questi valori hanno profondamente influenzato sia la crescita personale di Joyce sia il suo percorso creativo, spingendola a promuovere l'inclusione e la diversità attraverso le sue creazioni di moda.

Dopo aver completato i suoi studi a Torino come maestro e restauratore d'arte specializzato in tessuti, Joyce Canova ha inizialmente esplorato il settore della cosmesi, allontanandosi temporaneamente dalla moda. Tuttavia, la sua innata passione per i tessuti e il design l'ha rapidamente riportata verso il suo primo amore: la moda. Nel novembre del 2023, Joyce ha fondato An-Joy, trasformando rapidamente la sua visione in una collezione moda autunno-inverno. Il brand si distingue per l'adozione di una filosofia incentrata sull'inclusione e la sostenibilità, proponendo capi innovativi senza distinzione di taglia o genere, accessibili a tutti. I materiali utilizzati, che fondono la raffinatezza delle sete indiane con l'eccellenza dei tessuti italiani, riflettono il ricco percorso biculturale di Joyce, creando un perfetto equilibrio tra le due culture.

Elecktra Bionic, famosa drag queen torinese, il cui vero nome è Mattia Di Renzo, durante la sfilata esclusiva presso il Circolo dei lettori di Torino.

Il brand An-Joy ha debuttato il 3 giugno al Circolo dei Lettori con un evento esclusivo che ha anticipato la sfilata ufficiale alla Torino Fashion Week del 27 giugno. La serata è stata presentata dalla modella e conduttrice torinese Martina Pascutti, nota per la sua partecipazione al Grande Fratello nel 2011. L'evento ha visto anche la partecipazione straordinaria di Elecktra Bionic, famosa drag queen torinese, il cui vero nome è Mattia Di Renzo, che ha sfilato con la sua imponente altezza di un metro e 96, evidenziando con la sua presenza scenica il forte messaggio di inclusività promosso dal marchio.

Il debutto del brand An-Joy con la collezione “Agra”, un omaggio alla sua città natale.

La collezione “Agra” di Joyce Canova, un omaggio alla sua città natale, incarna il desiderio della stilista di rivisitare le sue radici e reinterpretare l'eleganza indiana con uno sguardo contemporaneo. Attraverso il suo brand An-Joy, Joyce promuove concetti di libertà di espressione e uguaglianza, esortando tutti a riconoscere e celebrare l'unicità di ogni individuo. In questo nuovo capitolo della sua carriera, Joyce non si limita a lanciare una linea di moda; trasmette un messaggio incisivo sull'importanza del rispetto reciproco e dell'accettazione, offrendo non solo abbigliamento, ma anche vera ispirazione.

Joyce Canova, mente creativa del brand An-Joy, è una stilista emergente di San Mauro Torinese originaria dell'India.

Intervista alla stilista Joyce Canova

Joyce. Qual è la filosofia dietro alle tue collezioni no size e genderless? 

La filosofia di An-Joy si radica nel rispetto universale. Le illuminanti lezioni dei miei maestri elementari a Torino, che hanno sapientemente insegnato a noi studenti l'assenza di differenze tra le persone, hanno lasciato un'impronta indelebile sulla mia visione del mondo. Dopo il mio trasferimento a San Mauro durante le scuole medie, ho incontrato sfide notevoli, ma ho trovato la forza di rispondere con eleganza, arricchita anche dalle esperienze nel mondo della cosmesi, che mi hanno permesso di incontrare e dialogare con molte persone. Attraverso An-Joy, mi dedico a celebrare l'unicità di ciascun individuo, superando le barriere di taglia e genere, e porto avanti un messaggio forte di inclusività e di lotta contro le discriminazioni”.

“Siamo tutti uguali” è lo slogan su cui si fonda il pensiero di Joyce Canova.

Parlaci dei materiali che utilizzi. Come integri i tessuti indiani con quelli made in Italy? 

“La collezione autunno-inverno seleziona materiali come la lana grezza, il cashmere, la seta e il cotone riciclato. Ho integrato tessuti indiani eco-solidali, essenza della mia eredità culturale, con pregiati tessuti italiani. Questi ultimi sono lavorati in piccoli laboratori artigianali italiani, non solo per promuovere la sostenibilità ma anche per supportare le economie locali. Questa fusione crea un collegamento unico tra le mie radici indiane e la mia vita in Italia. Ho scelto la lana grezza e il cashmere per il loro comfort termico e ho integrato la seta per la sua capacità di essere calda d'inverno e fresca d'estate. Utilizzo cotone riciclato per rispondere alle esigenze contemporanee di sostenibilità, perfetto per chi indossa T-shirt sotto giacche o maglioni. La filosofia “Siamo tutti uguali” è enfatizzata nei nostri capi anche visivamente, con grafiche di figure stilizzate che invitano a riflessioni personali sull'inclusività”.

Uno dei meravigliosi capi della collezione "Agra" e il forte messaggio contro le disuguaglianze e le discriminazioni.

La tua nuova linea si chiama Agra, come la tua città natale. Cosa rappresenta per te e come si riflette nella collezione? 

"Agra è molto più di una città per me; è un legame con le mie origini e un luogo che ha plasmato chi sono oggi. Ho voluto "tornare alle origini" e reinterpretare l'eleganza indiana con una lente moderna, mescolando le tendenze della moda europea. La collezione Agra valorizza la semplicità e l'ultra-portabilità, con abiti che si possono indossare con naturale disinvoltura e che trasmettono una gioia armoniosa a chi li indossa. “è vero che sono stata adottata, sono italiana ma sono anche indiana”. Mi sono sposata con Antonio Gozzo 7 anni fa, la mia forza, la mia vita, e siamo andati in viaggio di nozze in India per conoscere le mie origini, dove un tempo vi era il mio orfanotrofio. Per il matrimonio abbiamo fatto una raccolta e con i soldi raccolti abbiamo comprato l’occorrente per tutti gli orfanotrofi che abbiamo girato del nord-centro dell’India, prendendo atto di quanto avevano bisogno".

Joyce Canova insieme all'amore della sua vita, "la sua forza", il marito Antonio Gozzo, entrambi sammauresi.

Qual è stato il maggior ostacolo incontrato nel portare avanti questa visione di moda inclusiva e sostenibile?

"Affrontare i dubbi e le paure di non riuscire a trasmettere efficacemente il messaggio è stata una sfida significativa, ma il forte sostegno di mio marito, degli amici stilisti e dei modelli che hanno creduto nel progetto è stato essenziale. Questo appoggio mi ha dato la forza di perseverare, poiché tutti sono stati uniti dalla condivisione delle loro storie. Inoltre, bilanciare design, funzionalità e sostenibilità è stata una sfida continua, così come lo è stato educare il pubblico sull'importanza della moda inclusiva e sostenibile. Il maggiore ostacolo, in pratica, sono stata io stessa con i mille interrogativi che mi ponevo costantemente".

Joyce e Antonio durante il loro viaggio di nozze in India, per distribuire l’occorrente a tutti gli orfanotrofi che hanno visitato del nord-centro dell’India.

Il tuo sogno per il futuro di An-Joy? 

"Il mio sogno è che An-Joy diventi un simbolo globale di inclusione e uguaglianza nel mondo della moda, ispirando altri a seguire questa strada. Ambisco a che i nostri capi siano riconosciuti non solo come vestiti, ma come veri e propri manifesti di principi, strumenti di espressione individuale e collettiva. Desidero che il mio messaggio raggiunga tutto il pianeta e che tutti possano proclamarlo, insieme, per diffondere positività, uguaglianze e rispetto in tutto il mondo".

La rinomata drag queen torinese, Elecktra Bionic, ha inaugurato la sfilata con una sua esibizione, affascinando il pubblico presente.

Sei pronta per la Torino Fashion Week? 

"Sono fiduciosa in un successo che, seppur diverso da quello del 3 giugno scorso, sarà altrettanto significativo. In quest’occasione però non potremo esprimere completamente il messaggio del brand, come al Circolo dei lettori, ma faremo tutti del nostro meglio. Gli abiti saranno gli stessi e siamo grati al Circolo dei lettori per il sostegno ricevuto. Durante la Fashion Week, i modelli indosseranno i capi scelti dall'organizzazione, consolidando il nostro impegno verso il progetto".

La conduttrice torinese Martina Pascutti, al debutto del brand An-Joy al Circolo dei Lettori, spiega la filosofia che sta dietro ai capi no size e genderless della collezione "Agra".

Joyce, grazie mille per condividere con noi la tua visione e il tuo lavoro innovativo nel campo della moda. Grazie a voi per avermi dato la possibilità di raccontare la storia e la visione di An-Joy.

 

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