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Elezioni europee
09 Giugno 2024 - 22:24
Macron
L'onda sovranista scuote l'Europa, colpendo duramente figure come Emmanuel Macron e Olaf Scholz, mentre colora di nero l'Austria. Tuttavia, la tanto discussa maggioranza Ursula resiste con 398 seggi sui 720 totali nel Parlamento Europeo.
Le elezioni europee, considerate le più importanti della storia del continente, segnano la fine del governo francese, con nuove elezioni già fissate per fine giugno. Le conseguenze saranno imprevedibili anche per le politiche comunitarie.
La tornata elettorale ha certificato l'ascesa delle ali estreme, ma ha anche premiato i Popolari, che emergono come il primo gruppo nel Parlamento di Strasburgo. Leggera la perdita dei Socialisti, mentre i liberali e i Verdi registrano un netto calo, soprattutto a causa delle pessime performance dei macroniani in Francia e dei Grune in Germania, dove l'AfD ha superato i socialdemocratici al secondo posto.
Ursula von der Leyen, Spitzenkandidat del PPE, rimane la favorita per presiedere la Commissione Europea. Circondata dai leader del partito, ha commentato: "Il popolo ha punito gli estremisti di destra e di sinistra, abbiamo vinto le Europee". Tuttavia, i giorni dei negoziati si preannunciano intensi, con una possibile votazione prevista per il 18 luglio.
Per von der Leyen, la sfida sarà garantire una maggioranza stabile. Il PPE, pressato da Socialisti e liberali, ha deciso di dialogare con i Verdi, considerati più digeribili dagli alleati filo-UE. Tuttavia, il gruppo dei Greens chiederà garanzie sul Green Deal e una chiara separazione dalle destre europee.
C'è poi l'incognita dei non iscritti, che contano 102 eurodeputati. Questo gruppo include partiti di estrema destra come l'AfD e gli orbaniani di Fidesz, oltre a formazioni come il partito olandese degli agricoltori e l'opposizione ungherese di Peter Magyar. Anche delegazioni come quella del M5S o degli slovacchi di Smer potrebbero formare un nuovo gruppo.
L'ipotesi di una fusione tra ECR e ID rimane remota, ma la destra europea troverà in Giorgia Meloni e Marine Le Pen i suoi punti di riferimento, con gli austriaci di FPÖ pronti a diventare una forza di governo a Vienna.
Le proiezioni attuali assegnano:
Nonostante i cambiamenti, la maggioranza filo-UE rimane stabile dal punto di vista numerico. Tuttavia, il futuro politico europeo si delineerà solo nei prossimi giorni, con le decisioni dei 27 Paesi membri e del Parlamento Europeo sui ruoli chiave della comunità. Le sorprese, all'ombra dell'Atomium, non sono certo finite.
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