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05 Giugno 2024 - 22:59
Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d'Italia, in preghiera a Settimo Torinese.
Martedì 4 giugno, Settimo Torinese è stata testimone di un evento dal profondo significato spirituale che ha segnato un capitolo importante sia per la comunità ortodossa locale sia per l’intera cittadinanza settimese. Alle 18, in un'atmosfera solenne e carica di simbolismo, è stata celebrata la posa della prima pietra della nuova chiesa di legno, dedicata a San Gerarca Giovanni di Râșca e Secu, Vescovo di Roman. Questo nuovo edificio sacro, progettato per elevarsi fino a 15 metri di altezza con una lanterna che toccherà i 23 metri, escludendo la croce sommitale, sarà un punto di riferimento visibile e spirituale per la comunità.
I fedeli della comunità ortodossa di Settimo Torinese, raccolti in preghiera, attendono con devozione la benedizione di Monsignor Siluan.
Adiacente alla chiesa sorgeranno un oratorio parrocchiale e un altare estivo, spazi destinati a rafforzare la vita comunitaria e la pratica della fede durante tutto l'anno. I lavori di costruzione sono previsti per essere completati entro otto mesi, un periodo durante il quale la chiesa prenderà forma sotto gli occhi vigilanti e le preghiere dei fedeli, diventando un simbolo di devozione e di unità comunitaria. Questo evento non rappresenta solo l'avvio della costruzione di un luogo di culto, ma simboleggia un momento di condivisione, unità e rinnovamento spirituale per tutti i fedeli coinvolti.
Padre Paul Porcescu, prete ortodosso di Settimo Torinese.
Sotto la guida di Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d'Italia, e con la presenza di Padre Paul Porcescu, prete ortodosso di Settimo Torinese e di numerosi sacerdoti, provenienti da diocesi limitrofe, la cerimonia si è svolta in via Braille 7. Il terreno scelto per erigere l'edificio riflette la dedizione e l'impegno di una comunità che trascende i confini geografici, mirando a creare un punto di incontro spirituale che arricchisca la vita di tutti i suoi membri.
Il Dottor Ioannis Kantzas, rappresentante della Fondazione Ellenica di Cultura a Torino, il quale ha fortemente voluto la realizzazione della chiesa, insieme a Don Andrea Pacini, sacerdote dell'Arcidiocesi di Torino.
Tra i presenti vi erano figure di spicco quali il Dottor Ioannis Kantzas, rappresentante della Fondazione Ellenica di Cultura a Torino, la Sindaca di Settimo Torinese Elena Piastra, l'Ingegner Umberto Forgia, designer della chiesa, e il Notaio Paolo Revigliono. La loro partecipazione non solo in qualità di benefattori ma anche personale e professionale ha dimostrato l'importanza della cooperazione e del supporto comunitario nella realizzazione di progetti di tale portata. In questa occasione la sindaca Piasta ha ricordato che "sono passati oltre quarant'anni da quando a Settimo non si posava una prima pietra per una chiesa; le fondamenta odierne rappresentano qualcosa di tangibile, ma anche l'essenza di un'intera comunità. Questa zona non rappresenta una parte marginale della città, bensì una delle aree più incantevoli di Settimo. Sono convinta che la presenza della chiesa ortodossa contribuirà ulteriormente ad arricchire questo territorio, portando una profonda e accogliente ricchezza umana che è già in crescita. Sarà un simbolo di orgoglio per questa comunità!", ha concluso la prima cittadina.
La sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra, riceve una Gràmmata da Monsignor Siluan, in segno di profonda riconoscenza.
La cerimonia per la posa della prima pietra è stata un'occasione solenne e significativa. Il rito ha avuto inizio con la benedizione impartita da Monsignor Siluan nel prato antistante il futuro sito della chiesa. Dopo la benedizione, si è tenuta una preghiera comunitaria durante la quale i fedeli hanno invocato lo Spirito Santo per la santificazione dell'acqua. Monsignor Siluan ha poi offerto delle riflessioni profonde sull'importanza spirituale del sito e sulla consacrazione, sottolineandone il carattere perpetuo. In merito ha dichiarato: “Nella tradizione ortodossa, una volta che un luogo è consacrato, lo rimane per sempre, non esiste la sconsacrazione poiché è Dio stesso a consacrare e la sua presenza non svanisce. Oggi, la benedizione di Dio onnipotente avvolge ciascuno di noi, diffondendo una grazia che abbraccia l'intero universo”.
I presbiteri accompagnano Monsignor Siluan alla posa della prima pietra sulle fondamenta della futura chiesa ortodossa.
Monsignor Siluan, accompagnato dai presbiteri, si è poi recato sulle fondamenta della futura chiesa. Lì ha preso l'acqua santa, che è stata sparsa sulla pietra mentre pronunciava: “Si benedica questa pietra con l'acqua santa, affinché sia il fondamento incrollabile della Chiesa che sorge nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Successivamente, ha collocato la pietra nella calce, dicendo: “Con questo gesto, si stabilisce il fondamento di questa chiesa per la gloria del grande Dio e del nostro Salvatore Gesù Cristo, in onore e memoria di San Gerarca Giovanni di Râșca e Secu, vescovo di Roman”.
Don Andrea Pacini, sacerdote dell'Arcidiocesi di Torino, evidenzia l'importanza del dialogo interreligioso.
La cerimonia ha visto anche la partecipazione di Don Andrea Pacini, sacerdote dell'Arcidiocesi di Torino, che ha evidenziato l'importanza del dialogo interreligioso e del rispetto reciproco tra diverse fedi. La presenza del console generale di Romania a Torino, Cosmin Dumitrescu, ha ulteriormente sottolineato la solennità di questo evento, segno di un legame profondo tra Italia e Romania, non solo a livello diplomatico ma anche culturale e spirituale.
Il console generale di Romania a Torino, Cosmin Dumitrescu, accanto alla prima cittadina di Settimo Torinese, Elena Piastra, durante la posa della prima pietra.
Dopo la cerimonia, abbiamo avuto l'opportunità di parlare con Monsignor Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d'Italia, la quale si estende su 230 parrocchie e raggruppa oltre un milione e duecentomila fedeli. Dal suo ingresso nel mondo teologico nel 1988, Monsignor Siluan ha abbracciato il servizio presbiteriale con il desiderio di vivere liberamente l'amore di Dio. La conversazione ha rivelato un uomo di intensa vivacità, un carattere ricco di umorismo che offre un sorprendente contrasto con la sua figura austera e ieratica, tradizionalmente rappresentata dalla lunga barba bianca dei sacerdoti ortodossi. Il suo calore e la sua risata, uniti a una profonda conoscenza filosofica e teologica, hanno reso le sue parole particolarmente penetranti e accoglienti.
Monsignor Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d'Italia.
Riflettendo sul significato spirituale dell'evento di posa della prima pietra, Monsignor Siluan ci ha offerto una potente metafora: “La chiesa è il cuore pulsante della nostra comunità, analogamente al cuore in un organismo che raccoglie il sangue, lo ossigena e lo distribuisce per nutrire ogni parte del corpo. In maniera simile, ogni domenica la nostra comunità si raduna per rinnovarsi spiritualmente e si disperde portando con sé il vigore rinnovato per incontrarsi nuovamente. Ogni membro, pieno di energia come una cellula dal sangue ossigenato, diffonde la buona novella, seminando vita e speranza”.
Sui rapporti tra le varie confessioni ortodosse, Monsignor Siluan ha chiarito: “Siamo una comunità unita, sebbene esistano diversi gradi di riconoscimento ufficiale. La Chiesa Ortodossa Romena è riconosciuta giuridicamente, ma stiamo ancora lavorando per raggiungere una completa intesa. Allo stesso modo, la Chiesa Russa gode di riconoscimento legale, così come la Comunità Religiosa Serbo-Ortodossa di Trieste, riconosciuta da Maria Teresa d'Austria nel 1751. Le comunità Bulgara, Georgiana e Albanese sono altresì riconosciute. In occasioni diverse, ci uniamo per celebrare importanti festività, rafforzando così il nostro legame spirituale e comunitario”.
L'eco delle parole spese in questa giornata e la risonanza dei gesti rimarranno a lungo nel cuore di tutti i partecipanti. La nuova chiesa di legno a Settimo Torinese non sarà solo una struttura architettonica, ma un simbolo vivente di fede, speranza e comunità. Un luogo dove l'unità e l'amore saranno celebrati, e dove ogni pietra e ogni preghiera contribuiranno a costruire non solo un edificio, ma un futuro di pace e armonia per tutti coloro che vi entreranno.
Il progetto della nuova chiesa di legno, dedicata a San Gerarca Giovanni di Râșca e Secu, Vescovo di Roman, che sorgerà a Settimo Torinese.
Il cammino verso la realizzazione di questa chiesa ha avuto inizio circa un anno fa con la benedizione del terreno, presieduta da Padre Protopop Cristian Stefan e altri sacerdoti locali. Dal 15 febbraio 2024, operai e ingegneri hanno iniziato a lavorare sul sito, trasformando le preghiere in azioni concrete. La nuova chiesa è stata pensata per diventare un luogo di preghiere, celebrazioni e rifugio spirituale al servizio della comunità per tutte le future generazioni e simboleggerà l'integrazione e la pace per tutti coloro che sono alla ricerca della spiritualità.
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