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27 Maggio 2024 - 11:39
La linea ferroviaria Chivasso-Asti è sospesa dal 2011
Il COMIS (Comitato per la Mobilità Integrata e Sostenibile) e il circolo La Nostra Collina non si arrendono.
Nonostante non si siano aperti spiragli per la riattivazione della linea ferroviaria Chivasso-Asti al traffico dei pendolari, il Comitato e il Circolo continuano a chiedere il ritorno del treno, soppresso dal 2011, sulla linea Chivasso-Asti.
Una linea che oggi, dopo gli interventi di pulizia degli anni scorsi per il passaggio del treno storico, è di nuovo avvolta dalle erbacce.
Troppo poche le due sole corse turistiche che dal 2022 ad oggi hanno transitato sul tratto Chivasso-Montiglio Monferrato per giustificare l'investimento e la riconversione della tratta.
Il COMIS (Comitato per la Mobilità Integrata e Sostenibile) e il Circolo La nostra Collina hanno recentemente lanciato un accorato appello ai candidati alla presidenza della Regione Piemonte in vista delle elezioni regionali dell’8 e 9 giugno 2024. I candidati Alberto Cirio, Gianna Pentenero, Sarah Disabato, Francesca Frediani e Alberto Costanzo sono stati sollecitati a prendere posizione sulla questione della riattivazione della linea ferroviaria Chivasso-Asti.
Striscione appeso a Monteu da Po per la riapertura della linea ferroviaria Chivasso-Asti
Nella missiva, firmata da Fulvio Bellora e da Frediano Dutto, si fa riferimento “al tema della riattivazione del servizio ferroviario sulla linea Chivasso-Asti, per venire incontro alle esigenze delle persone che si spostano per lavoro o per studio verso Chivasso, Torino, Milano od altre destinazioni. È da considerare e da non sottovalutare inoltre il crescente flusso turistico, indirizzato a visitare le nostre aree interne della collina torinese o ad esse adiacenti e del Basso Monferrato, aree che necessitano di nuove iniziative per un rilancio da molto tempo atteso. Il treno garantirebbe di raggiungere questi obiettivi in modo rispettoso dell’ ambiente, riducendo il traffico sulle strade”. La lettera aperta delle associazioni pro-treno, prosegue puntualizzando che “è necessario intervenire per l’ integrazione con i bus per raggiungere le zone non servite dalla ferrovia e le stazioni trasformate in centro di interscambio, completerebbero lo scenario di un servizio davvero efficiente”.
L’appello ai candidati regionali si chiude con l’ accorata richiesta di “un impegno concreto per lo sviluppo del trasporto pubblico locale finalizzato a rivoluzionare i modelli di spostamento delle persone lungo l’asse della linea, considerando i fondi stanziati e da stanziare come un investimento e non come un costo, a tutela del diritto alla mobilità per tutti”. In caso di elezione dei candidati regionali destinatari della missiva, il COMIS e La nostra Collina ribadiscono che “sarà necessario improntare una politica di programmazione concreta, a medio e lungo termine, finalizzata ad un cambiamento necessario e non più rinviabile”.
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