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Cuorgnè
21 Maggio 2024 - 09:20
E' stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco
Una parte del palazzo comunale di Cuorgnè è inagibile ed è stata chiusa. Fra i locali interessati dal provvedimento vi è anche quello che ospita la sala consiliare.
La notizia è clamorosa: con un’ordinanza del sindaco Giovanna Cresto è stato disposto lo sgombero dell’ala prospiciente Via Nigra e che comprende appunto, oltre alla sala polivalente del pianterreno e al sottotetto, quelle ben più importanti che ospitavano l’Ufficio Tecnico ed il consiglio comunale.
Il porvvedimento risale a venerdì 17 maggio ma, con l’attenzione generale rivolta al Torneo di Maggio, in pochi probabilmente si erano presi la briga di consultare l’albo pretorio.
Fra l’altro non si tratta di una cosa da poco bensì di problemi strutturali! “In seguito alla comparsa di fessurazioni e copiose infiltrazioni d’acqua rilevate nell’ultima settimana – recita l’ordinanza – si sono attivate delle procedure di verifica tecnica dei locali indicati”.
Che ci fossero infiltrazioni nella sala del consiglio lo si vedeva chiaramente dalle macchie su soffitto e pareti; da lì ad ipotizzare addirittura il rischio di cedimenti ce ne corre.
Giovanna Cresto sindaca di Cuorgnè
La relazione dell’architetto Sara Massè, responsabile del settore Opere Pubbliche, era datata 10 maggio e sottolineava “il peggoramento delle fessurazioni ed infiltrazioni in un tempo relativamente breve”. Veniva coinvolto il settore Tecnico Regionale di Pronto Intervento, che il 16 maggio effettuava le dovute verifiche preliminari sull’edificio Municipale, in particolare sulla porzione prospiciente Via Nigra, rilevando “importanti fessurazioni che potrebbero mettere a repentaglio la stabilità della manica ospitante alcuni degli uffici”. A quel punto, rilevata la “pericolosità incombente sullo stato dei luoghi” il sindaco disponeva “a scopo cautelativo e a tutela della pubblica incolumità, lo sgombero immediato di persone e cose, da effettuarsi nel più breve tempo possibile”.
Come già detto, al pianterreno sono coinvolti i due locali adibiti a Salone Polivalente e di quelli si può anche fare a meno, mentre al Primo Piano la faccenda si complica perché si tratta di 3 locali e 4 dipendenti del Settore Pianificazione Territoriale, Attività Produttive e Protezione civile; di 2 locali e 5 dipendenti riguardanti Gestione del Territorio, Opere Pubbliche - Patrimonio e Ambiente. Inoltre sono stati sgomberati il locale ristoro, il WC e la Sala consiliare. Nel sottotetto, infine, era ospitato l’Archivio dell’Edilizia Privata.
I dipendenti coinvolti nello sgombero vengono temporaneamente sistemati ospitati in altri uffici: il Settore Tecnico - Pianificazione Territoriale e Protezione Civile al pianterreno, nell’ala destinata ai Servizi Demografici; il Settore Tecnico - Gestione del Territorio, Opere Pubbliche - Patrimonio e Ambiente al Primo Piano, nell’ala finora riservata agli uffici tributari; i due dipendenti che si occupano delle Attività Produttive sono accorpati all’Ufficio Suap del Primp Piano, non coinvolto.
Il transito su Via Nigra è stato interdetto già dal 15 maggio.
Dopo aver constatato la situazione il sindaco ha disposto i primi interventi. Si deve ovviamente “procedere con urgenza alla messa in sicurezza della muratura perimetrale e dei solai della Sala Consiliare e della sottostante Sala Polivalente oltre che della travatura portante (capriata) della porzione di sottotetto sovrastante gli uffici tecnici comunali”.
Ovviamente, vista la situazione, si è proceduto con affidamenti d’urgenza già il 17 maggio. l’ingegner Domenico GABRIELE dello Studio Associato SERTEC ENGINEERING CONSULTING s.r.l. di Loranzè deve valutare la stabilità della Manica dell’edificio, individuando gli interventi da realizzare per la messa in sicurezza. La ditta MA.SPE. S.r.l. con sede a Gressoney Saint Jean ha garantito l’immediata fruibilità dei mezzi e delle maestranze necessarie con il ribasso percentuale del 20% sul Prezziario 2024 delle Opere Pubbliche della Regione Piemonte.
Il Comune di Cuorgnè
Quel che è successo suscita sorpresa, preoccupazione e molti interrogativi. E’ vero che di segnali ce n’erano stati e che qualche anno si era anche verificato un crollo ma agli occhi del profano parevano pur sempre problemi risolvibili: in fondo si trattava di una torretta e su questa si era intervenuti. L’edificio ha la sua età risalendo all’epoca della Controriforma ma spesso i vecchi fabbricati sono più resisterni di quelli nuovi.
Bisognerà capire se la manutenzione cui veniva sottoposto fosse sufficiente, quali lavori fossero stati effettuati un quarto di secolo fa allorché venne spostata in quella parte del fabbricato la sala del Consiglio ed anche cosa sia stato fatto lo scorso anno Di recente l’edifico era stato sottoposto ad interventi di risistemazione: erano solo estetici o anche strutturali? Si erano verificate le sue condizioni o ci si era limitati a ritinteggiarlo e renderlo più bello?
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