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Brandizzo
11 Maggio 2024 - 09:01
La Si.Gi.Fer. “ritorna a lavorare sui binari ferroviari”. Ma lo fa con un altro nome: la Star.Fer. srl con sede legale a Crescentino.
Star.Fer è, però, una nuova società iscritta al registro delle imprese dal 9 gennaio 2024 il cui capitale sociale versato è di 20 mila euro. A detenere le quote di maggioranza, il 50%, è Franco Sirianni (10 mila euro); il 25% è in mano a Cristian Geraci (5 mila euro) entrambi già nel board aziendale di Sigifer rispettivamente con il ruolo di direttore generale e direttore tecnico. Ecco qui il collegamento con il recente passato. Le restanti quote della Star.Fer. sono detenute al 25% (2.500 euro ciascuno) dall'amministratore unico Federico Artitzu e dal socio, Andrea Vescio.
In foto Sirianni (a sinistra) e Strisciuglio di Rfi
Franco Sirianni e Cristian Geraci, insieme al preposto Rfi Antonio Massa, il capo cantiere Andrea Gibin, Gaetano Pitisci, diretto superiore gerarchico di Massa e Andrea Bregolato, sono indagati dalla procura di Ivrea per la strage di Brandizzo dove la notte tra il 30 e il 31 agosto morirono cinque operai (Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Aversa e Giuseppe Saverio Lombardo) travolti dal treno mentre stavano sostituendo un binario.
Dal punto di vista delle indagini nei confronti della nuova società non ci sarebbe nulla da eccepire riguardo la regolarità formale; ben diverso è l'aspetto dell'opportunità.
Da quella notte le indagini avevano portato la Sigifer a perdere le commesse in subappalto da Rfi. Oggi la nuova società lavorerebbe “in distacco” per conto di CLF, l'azienda di Bologna che si occupa di manutenzioni ferroviarie in appalto da Reti Ferroviarie Italiane. Tradotto: i lavoratori (circa una dozzina con contratto edile grazie all'interessamento dalla Filca Cisl) lavorano per conto di CLF. La Star.Fer ha, dunque, per oggetto l'esecuzione di lavori edili ferroviari e lavori di manutenzione sistematica dell'armamento ferroviario (ricambio di traverse e rotaie); scavi e movimentazione terra.
«Sì, lavoriamo nel settore ferroviario in distacco per CLF, ma presto faremo lavori in altri settori» si è affrettato a precisare, Franco Sirianni.
Intanto, a otto mesi da quella disgrazia, le indagini delle pm Valentina Bossi e Giulia Nicodemi non sono ancora concluse. Ci sono da analizzare documenti e contratti acquisiti dalla Guardia di finanza nelle sedi di Rfi a Torino e Roma. E anche in quella bolognese di CLF.
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