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Ivrea

Dalla disperazione alla speranza: la commuovente rinascita di un uomo grazie alla solidarietà dei social

Scopri come un semplice gesto su Facebook ha scatenato una reazione a catena di generosità e supporto, cambiando la vita di Franco Pastanella

Franco Pastanella

Franco Pastanella

Tra le pieghe grigie dei social network, qualche volta, brilla una luce di speranza. Una luce che illumina i nostri giorni e ci ricorda che la compassione e la solidarietà non sono solo parole, ma azioni concrete che possono fare la differenza.

È la storia di Franco Pastanella, un uomo di 52 anni. Con un semplice post su Facebook, ha commosso i cuori di un'intera comunità.

Ed è il racconto appassionato di chi ad un certo punto s'è ritrovato solo dopo essere stato abbandonato dalla donna che aveva tanto amato.

Trasferitosi a Ivrea da qualche mese, senza casa e lavoro, ha trovato rifugio nel dormitorio della Caritas ma non si è arreso.

Con tenacia e coraggio, ha frequentato un corso per Operatore Socio Sanitario e ha trovato un lavoro in una RSA. Un nuovo inizio, faticoso ma pieno di speranza.

L'altro giorno ha deciso di condividere con tutto il mondo la sua dura esperienza, fatta di precarietà e difficoltà quotidiane.

"Desidero poter riemergere in maniera dignitosa. Dopo 6 mesi di buio vedrò qualche soldino..." scrive Franco.

Il suo primo stipendio è vicino, ma il presente è ancora duro.

Ed è quello di chi non ha un euro in tasca né un tetto in cui vivere.  

"La gente non si fida per via del mio contratto a tempo determinato per adesso fino a fine novembre 2024" racconta e spiega.

Per andare avanti l'unico aiuto che ha ricevuto è un pacco della Caritas e la Caritas (che fa davvero tanto) fa quel che può.

"Un po' scarso - dice pubblicando la foto - Non è una critica e non dò giudizi. Sono una persona che aiuta chi è in difficoltà quando posso. Ho conosciuto belle persone qui a Ivrea. Non ho chiesto aiuto per orgoglio. Garantisco che non è facile andare avanti senza soldi e qualche lavoretto qua e là ...".

Il post

In questi mesi Franco ha perso qualche chilo, non chiede il mondo ma una aiuto...

L'appello di Franco non è caduto nel vuoto. La sua storia ha smosso le coscienze di decine di eporediesi, uniti in un'ondata di solidarietà commovente.

Graziana Cordera, titolare del Caffè del Teatro, gli ha offerto un pasto caldo ogni giorno.

Carlotta Minneci e Daniela Lidia Gallo Trucco si sono proposte per fargli la spesa.

Si è offerta di dargli una mano anche la Confraternita della Misericordia e Franco la contatterà.

Da qui in avanti il dibattito si è concentrato sul fronte dell'equità e della giustizia sociale.

Giovanni Mammerio ha sottolineato la necessità di garantire a tutti le stesse opportunità, indipendentemente dal background o dallo status. Vincenzo Ceratti ha evidenziato l'esistenza di soluzioni abitative accessibili, se solo le politiche pubbliche fossero allineate alle reali esigenze delle persone.

Un inno allo spirito umano e alla solidarietà

Mentre Franco continua la sua battaglia per una vita dignitosa, la sua storia diventa un monito per tutti noi. Un promemoria potente dell'importanza della comunità, della solidarietà, del sostegno reciproco e della compassione. In una società sempre più individualista e frenetica, Ivrea ha dimostrato che l'umanità è ancora viva.  

Definiamolo inno alla forza dello spirito umano. La dimostrazione plastica che, anche nei momenti più bui, la speranza può rinascere da un gesto, da una parola di conforto, da un piatto caldo offerto con il cuore. Prova tangibile che l'unione fa la forza e che, insieme, si può costruire un mondo migliore per tutti.

Insomma, la storia di Franco ci invita a riflettere. Ci invita a non dimenticare che la precarietà e la disuguaglianza sono realtà drammatiche per molte persone. Ci invita a fare la nostra parte, a tendere una mano a chi ne ha bisogno, a lottare per una società più giusta e solidale.

Perché la storia di Franco è la storia dell'umanità. È la storia di chi lotta, di chi non si arrende di fronte alle difficoltà, di chi crede in sè stesso e negli altri. 

A scrivere il finale è stato Franco.  "Mi avete fatto commuovere" passa e chiude e tante grazie a Ivrea.

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Commenti all'articolo

  • pasta.franco

    31 Maggio 2024 - 09:26

    Grazie per l'articolo e grazie a chi si è prodicato ad aiutarmi come poteva, il problema più importante è trovare un alloggio che non avendo ancora le garanzie che chiedono e difficile trovare. Le difficoltà sono dure da affrontare e un caro saluto da Franco Pastanella.

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