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San Giusto

Profanata l'antica chiesa dei Templari gioiello del Canavese

Imbrattati l'altare e gli antichi affreschi medievali: si teme che all'interno siano stati compiuti rituali di tipo satanico

Profanata l'antica chiesa dei Templari gioiello del Canavese

Satanismo o atti vandalici?

L'antica chiesetta di San Giacomo di Ruspaglia, gioiello medievale risalente al XII secolo, è stata oggetto di un inquietante atto vandalico che ha sollevato sospetti su possibili rituali di tipo satanico. L'isolato edificio, accessibile solo a piedi e frequentato da fedeli e appassionati di passeggiate, è stato profanato. E' stata sfondata la porta di ingresso e vandalizzato un affresco di valore inestimabile, appartenente al periodo romanico.

La chiesa medievale di San Giacomo

La scoperta del danneggiamento ha creato grande turbamento in paese. L'altare della chiesetta consacrata e i muri interni sono stati imbrattati con la cera delle candele, un gesto che sembra avere un chiaro significato simbolico di disprezzo verso i simboli religiosi. La stessa modalità è stata osservata recentemente a Caluso, dove a dicembre la facciata della chiesa parrocchiale di San Calocero è stata imbrattata con una scritta satanista.

Giosi Boggio, la sindaca di San Giusto Canavese, ha espresso indignazione e preoccupazione: "È sconcertante apprendere che tali atti vandalici continuino a verificarsi, specialmente in luoghi di culto che meritano il massimo rispetto. Questo non solo danneggia un patrimonio storico, ma offende anche il senso di devozione e rispetto che dovremmo tutti condividere verso la nostra storia e tradizione".

La sindaca, non esclude nessuna ipotesi: "Se sono stati dei ragazzi, il gesto è gravissimo perché vuol dire che né la scuola, né la famiglia, né la società sono riusciti a trasmettere loro i giusti valori. In questo caso si tratterebbe di un fallimento di tutti. Se, invece, si confermasse l'ipotesi di rituali di tipo satanico sarebbe ancora peggio perché lì è la parte marcia della società a venir fuori".

L'antica pieve medievale, si trova all'interno dei confini di San Giorgio Canavese, ma era stata donata alla Parrocchia di San Giusto, cui appartiene.

I sangiustesi sono molto legati a questa chiesetta dove ogni anno a Pasquetta viene celebrata la messa.

"E' tradizione qui in paese andare a San Giacomo il giorno del lunedì dell'Angelo. Un tempo, dopo la celebrazione, si faceva un grande picnic tutti insieme nei prati intorno e si organizzano giochi per bambini".

A prendersene cura negli anni è stata l'associazione Gerbo Grande che si è occupata della ristrutturazione dopo i gravi danneggiamenti subiti negli anni Novanta.

La chiesa di San Giacomo infatti, nei primi anni '90, fu al centro di una mobilitazioni per prevenire la costruzione di una discarica nelle vicinanze, evento che portò a un precedente grave atto vandalico. L'antico edificio di culto sotto la tutela delle Belle Arti, infatti, impediva la realizzazione in quell'area di impianti di smaltimento e trattamento di rifiuti che la popolazione non voleva. Per eliminare l'ostacolo, si provò anche ad abbatterla.

"La circondarono di catene e poi, con un grosso mezzo, iniziarono a tirare per abbatterla. Un episodio davvero tristissimo" racconta la sindaca Boggio.

I responsabili furono denunciati, individuati e, al termine del processo, condannati. Successivamente, l'abside e il tetto furono restaurati sotto la supervisione della Sovrintendenza, grazie al lavoro dell'associazione Gerbo Grande.

"I lavori sono durati anni - spiega Giosi Boggio - sono stati molto lunghi e molto costosi. E' terribile che ora sia stata di nuovo danneggiata".

Il parroco di San Giusto Canavese, profondamente turbato dall'accaduto, ha immediatamente presentato una denuncia ai carabinieri di San Giorgio, che hanno condotto un sopralluogo iniziale. Attualmente, è in corso la valutazione dei danni.

La chiesa, costruita intorno al XII secolo, fu donata ai Cavalieri Templari nel 1164 dal Conte Guido IV di Biandrate, in un contesto storico di ampie concessioni a questo ordine militare, attivo anche in Palestina. Il gesto di vandalismo odierno, quindi, colpisce non solo un luogo di fede, ma anche un simbolo di una lunga storia di protezione e dedizione culturale e religiosa.

la sindaca Giosi Boggio

Una storia affascinante che ha ispirato anche il romanzo storico scritto dal sangiustese Guido Angela, dal titolo "Ruspaglia, templari in Canavese". Un'opera in due volumi, di oltre 1100 pagine che raccontano il mondo dei templari in Canavese. Il libro racconta le avventure dei Templari di Ruspaglia in un lasso di tempo che va dal 1174 al 1194.

Le autorità stanno investigando le circostanze e le possibili motivazioni dietro questo vile atto, con la speranza di fare luce su questi gesti di odio e prevenire futuri attacchi contro il patrimonio culturale e spirituale della regione.

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