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Elezioni Settimo Torinese

"Non parlo di politica con i pazienti", "Ma come? Noi ci siamo viste proprio nel tuo studio per parlarne!"

La faccia perplessa della Sindaca Elena Piastra di fronte alle dichiarazioni della dottoressa Catenaccio

"Non parlo di politica con i pazienti", "Ma come? Noi ci siamo viste proprio nel tuo studio per parlarne!"

Rosa Catenaccio e Elena Piastra piuttosto perplessa

Durante il dibattito tra i candidati a Sindaco di Settimo Torinese, organizzato da La Voce, è scoppiata la polemica tra la Sindaca Elena Piastra e la candidata di Insieme per Settimo, Rosa Catenaccio

Catenaccio, dopo aver fatto il medico per più di 40 anni, qualche mese fa è andata in pensione. Eppure, invece che godersi il meritato riposo dopo anni di lavoro, continua a effettuare visite ai pazienti. Ed è proprio per questo che, durante il dibattito, le abbiamo chiesto: ma come mai continua a fare visite? Lo fa perché è una "buona samaritana" che vuole stare vicino agli ultimi o perché le conviene politicamente? Per avere più voti?

"40 anni della mia esistenza - precisa Rosa Catenaccio -  sono stati votati a fare il mio lavoro, la cosa più bella che ho avuto nella mia vita. Ora, dopo la pensione, non lo faccio per fare campagna elettorale, non ho problemi da questo punto di vista, anche perché prima di tutto io sono un medico. Ho deciso di fare questo passo di volontariato proprio per questo motivo, sento di poter dare ancora molto, la gente lo richiede. In ambulatorio non ho mai parlato di politica. E questo lo dimostrano i miei pazienti. Io visito tutti i pazienti di qualsiasi estrazione sociale e pensiero politico".

A questo punto, però, proprio mentre Catenaccio parla è impossibile non notate la faccia piuttosto perplessa della Sindaca, Elena Piastra. 

"La mia faccia - racconta la Sindaca - era questa perché abbiamo parlato con lei in ambulatorio di politica, ci siamo confrontate su ospedale".

L'atmosfera quindi si accende: "Mai fatto! Sei venuta fuori orario", replica duramente Catenaccio. "Come no? Sono venuta da te a parlare di ospedale", precisa di nuovo Piastra. 

"Un conto è dire che ero fisicamente lì - conclude Catenaccio - altro è dire che faccio politica in ambulatorio, non è vero".

Eppure, dall'alba dei tempi, nei comuni, il candidato (sindaco o anche solo in lista) medico è merce rara, preziosa e ricercata. Sono pochi, infatti, i lavori che consentono di stare a stretto contatto con almeno un migliaio di persone, di concittadini, di elettori. Solitamente, poi, il medico di famiglia è quasi sempre una persona stimata e benvoluta. 

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