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Ombre su Torino

L'omicidio di Fulvio Magliacani

Gli "amanti diabolici" e un romanzo rosa che si tinge di nero pece.

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Paolo Pan e Franca Ballerini

C’è un uomo che si chiama Fulvio Magliacani a cui sembra che tutto, nella sua giovane vita, stia andando per il verso giusto. È un arredatore di 28 anni ed è soddisfatto del suo lavoro che lo appassiona e lo fa guadagnare molto bene. Vive in una villetta in via Servais 112 e quella è solo una delle sue abitazioni perché ne ha una anche al mare e una a Sestriere.

Possiede una BMW e nel garage ha una moto di grossa cilindrata e addirittura un motoscafo. Ha una figlia di 3 anni, Stefania, e, se non bastasse, ha pure una moglie bellissima. Si chiama Franca Ballerini, ha 23 anni ed è una bionda dal fisico statuario e dallo sguardo che non fa prigionieri.

Fulvio Magliacani e Franca Ballerini il giorno delle nozze.

Il 21 giugno 1972 la donna e la figlia si trovano nella casa in montagna, dove le ha portate Fulvio qualche giorno prima. Provano a chiamarlo tutto il giorno, sia a casa che allo showroom, ma non risponde nessuno.

Sentono il suocero, il signor Francesco Magliacani, che, senza pensarci troppo, forza una finestra in via Servais: è deserta, Fulvio è sparito nel nulla.

Franca è scossa ma sembra avere le idee chiare sull’accaduto: è scappato con la sua amante, con cui ha una relazione da molto tempo. Il padre dello scomparso, però, sente puzza di bruciato e si improvvisa detective. Segue la nuora e scopre che la ragazza frequenta un uomo di nome Paolo Pan. Ha una fedina penale lunga un km ed è specializzato soprattutto nei furti negli appartamenti e nel commercio di auto di lusso, spesso rubate.

Paolo Pan

Magliacani senior si reca dai carabinieri e ha inizio una complicata indagine che ha una svolta nell’ottobre dell’anno successivo. Un commerciante di cornici, Paolo Rossini, si presenta in caserma e riferisce di aver raccolto, dopo qualche bicchiere di vino, la delirante testimonianza di un suo conoscente. Questi gli ha raccontato che, nel giugno 1972, insieme al fratello hanno ucciso un uomo.

Il marito dell’amante del fratello stesso. Dice che lo hanno fatto fuori a coltellate in camera da letto e che lo hanno seppellito in un bosco di La Cassa, avvolto in un plaid. A far venire i brividi agli inquirenti è l’identità del “chiacchierone”. Il suo nome è Tarcisio Pan.

Tarcisio Pan

Il 25 ottobre 1973 gli investigatori predispongono una trappola e Tarcisio Pan viene attirato in macchina di Rossini (dove nascondono un registratore) e sul nastro rimane impressa chiaramente una frase: “Franca si è liberata del marito per stare con mio fratello”. Il giorno dopo, mentre lo stesso si trova in un locale a bere, tre teppistelli si presentano al suo tavolo, lo provocano, lo trascinano in strada e lo riempiono di botte.

Mentre è a terra lo minacciano con la pistola, urlandogli in faccia di portarli “dove lui sa”.

Terrorizzato, Pan porta quegli uomini nel bosco. Lo legano a un albero e spariscono. Mezzora dopo, in apparenza casualmente, arrivano i carabinieri e scoprono il cadavere di Fulvio Magliacani. 
L’autopsia è brutale: lo hanno ammazzato con 14 coltellate. Il corpo è stato praticamente squartato. 

Scattano le manette per i fratelli Pan e per la Ballerini. Il caso esplode e la stampa sembra che non aspettasse altro. Franca e Paolo diventano gli “amanti diabolici”. Lei “la dama dagli occhi di ghiaccio” e lui “l’Alain Delon di Corso Toscana”. Un misero “il fratello scemo” per Tarcisio.


L’eco mediatica si trasferisce nell’aula di tribunale. Qui, durante una serie di udienze seguitissime dal pubblico, come prevedibile, i protagonisti si rimpallano le responsabilità.

I fratelli sostengono che è stata la donna a uccidere il marito e che loro due l’hanno solo aiutata a far sparire il cadavere, mentre la ragazza sosterrà di non sapere nulla dell’omicidio.

Confesserà solo di aver saputo della morte del congiunto ma di aver mantenuto il segreto perché, colpo di scena, cosciente che la piccola Stefania non fosse figlia di Fulvio ma di Paolo Pan.

Il 2 maggio 1977, in primo grado, vengono tutti condannati. Ergastolo per i due amanti, 28 anni per Tarcisio. Passano due anni e l’appello assolve Franca per non aver commesso il fatto. La Cassazione confermerà il fine pena mai per Paolo Pan, straccerà la posizione del fratello e annullerà l’assoluzione della Ballerini.

Giudicata nuovamente, la donna verrà definitivamente assolta (anche se solo per insufficienza di prove) nel 1982. In totale, in ogni caso, ha passato sei anni in carcere. Si ritirerà a vita privata e non si avranno più sue notizie.

Caso diverso, invece quello di Paolo Pan. Ammesso alla semilibertà nei primi anni ’90, viene graziato dal presidente Scalfaro, anche grazie (e soprattutto) al perdono della figlia di Magliacani, che poi sarebbe la sua.
Scarcerato nel 1996 tornerà alla ribalta nel 2001, quando verrà nuovamente arrestato all’aeroporto di Lima, in Perù, in possesso di 4 kg di cocaina. Verrà condannato a 8 anni per spaccio internazionale.

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