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Cuorgnè
30 Aprile 2024 - 05:00
L'acqua con la schiuma nella roggia di Cuorgnè
Chi si è divertito a sversare sostanze estranee nella roggia che attraversa Strada del Caudano?
Domenica 28 aprile i residenti della via, situata tra Località Pedaggio e Frazione Priacco, nel Comune di Cuorgnè, si sono svegliati non solo sotto la pioggia battente come tutti, ma anche con una sorpresa poco gradita. La roggia, che scorre accanto ad orti e giardini, era invasa da una schiuma biancastra: questo intorno alle 9 del mattino e probabilmente anche prima. Più tardi l’acqua è tornata limpida ma nel primo pomeriggio eccola nuovamente insozzata: questa volta il colore era giallastro.
Non sempre in questi casi si sa come muoversi: qualcuno ha cercato di contattare l’ARPA ma era domenica… Qualcun altro ha provato a fare il 115 ed è stato invitato ad inviare le foto anche perché nel tempo che sarebbe intercorso fra la telefonata e l’intervento, prevedibilmente la schiuma sarebbe stata portata via dalla corrente. Così è stato: a metà pomeriggio le tracce dello sversamento erano scomparse grazie alla pioggia intensa. Le foto che pubblichiamo sono state scattate quando la situazione si stava normalizzando.
La schiuma nella roggia che attraversa la frazione di Priacco
Ovviamente sono scomparse la schiuma e la colorazione anomala ma questo non significa automaticamente che l’acqua sia tornata pulita e, per quanto non venga utilizzata direttamente dagli esseri umani, serve per innaffiare i campi e per abbeverare gli animali, compresi galline e conigli. Al momento non c’è bisogno di bagnare i campi, ovviamente, ma gli animali bevono anche quando piove e gli abitanti della zona non sanno come comportarsi.
Non è la prima volta in cui si verifica un fatto del genere, riferiscono i residenti, anche se in tempi recenti non era più accaduto perché “negli ultimi due anni la roggia era rimasta completamente a secco; solo da una o due settimane l’acqua è tornata a scorrervi”.
Ciò che vorrebbero sapere è quali sostanze siano state sversate e quanto siano nocive ma anche chi abbia compiuto il misfatto. A monte della roggia – che poco oltre si getta nell’Orco – non ci sono attività industriali e per di più era domenica per cui l’ipotesi più diffusa è che il responsabile sia qualche privato che, approfittando dei giorni di festa, abbia effettuato dei lavori ed abbia gettato i residui o le macerie nel piccolo corso d’acqua, facendo conto che la pioggia intensa favorisse una rapida ripulitura della roggia e magari che, a causa del maltempo, nessuno se ne accorgesse.
Riusciranno mai a sapere cos’è successo?
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