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Torino
24 Aprile 2024 - 22:32
Si ferma per un mese la Carrozzeria di Mirafiori. L'attività produttiva delle linee della 500 elettrica e dei modelli Maserati, che sarebbe dovuta ripartire il 7 maggio, riprenderà soltanto il 3 giugno.
Una decisione dovuta "all'assenza di ordini per le vetture elettriche a causa del perdurare dell'assenza degli incentivi in vari mercati europei e in particolare in Italia, dove sono stati annunciati da mesi, ma non sono ancora entrati in vigore" spiega Stellantis che già aveva annunciato il ricorso ai contratti di solidarietà per i lavoratori di Mirafiori. Reagiscono con rabbia i sindacati.
"Uno pensa di aver raschiato il fondo del barile e invece non c'è mai fine al peggio. Questa fermata di un intero mese è l'ennesimo schiaffone alle lavoratrici, ai lavoratori e alla città di Torino, con inevitabili ricadute sull'indotto. E' la dimostrazione che un unico modello per Mirafiori non basta e che i reparti di corollario, come il riciclo dei componenti del motore, i cambi ibridi e i test delle batterie non sono determinanti" commentano Edi Lazzi ,segretario generale della Fiom di Torino e Gianni Mannori responsabile di Mirafiori per la Fiom. "Gli incentivi non risolvono i problemi, la cassa integrazione aumenterà sempre di più" afferma Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte.
Giorgio Airaudo
"Mirafiori arriva al fermo quasi totale delle produzioni, è una situazione davvero allarmante. Lo stabilimento è in gravissima difficoltà. Facciamo un appello all'azienda perché non pensi solo agli incentivi e venga al tavolo nazionale per annunciare quali possono essere i progetti industrializzabili a breve scadenza. Ci rifiutiamo di assistere allo spegnimento dello stabilimento", incalza Rocco Cutrì, segretario generale della Fim torinese.
"Gli incentivi possono aiutare le vendite della 500 elettriche, ma per Mirafiori bisogna fare delle scelte in più come diciamo da tempo" sottolinea il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano.
"Per un mese a Mirafiori non si produrrà neppure un'auto. Continuiamo a ripetere le stesse cose- Stellantis e il governo facciano in fretta" aggiunge Luigi Paone, numero uno della Uilm torinese.
E' preoccupato anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che il 12 aprile ha partecipato alla manifestazione per il rilancio di Mirafiori indetta unitariamente da tutti i sindacati. "Non sono buone notizie per nulla. Senza un ragionamento nazionale diventa difficile vedere la luce al fondo di quel tunnel" osserva.
Il selfie del sindaco di Torino Stefano Lo Russo che qualche settimana fa aveva fatto imbestialire in tanti. Con l'Ad di Stellantis Tavares e con il governatore regionale Alberto Cirio
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