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25 Marzo 2024 - 05:41
Un momento del corso "teatro bestiale"
A lezione con gli amici a 4 zampe. Da qualche settimana i ragazzi e le ragazze della scuola Anna Frank hanno iniziato a fare lezione con dei nuovi “professori”: un gruppo di cani.
Si tratta di 5 cani, 4 femmine e 1 maschio. Insieme a loro ci sono 5 coadiutori (i padroni degli animali).
Alla scuola Anna Frank di Leinì arriva il nuovo progetto di “pet therapy”, o meglio più correttamente di E.A.A (Educazione assistita con animali).
Gli alunni della 5ª elementare sono coinvolti nel cosiddetto “Teatro bestiale, 6 zampe all’opera”, si tratta del metodo educativo della Onlus A.S.Se.A., che ha sede a Carrù nel Centro cinofilo etologico “Porta della Langa”.
I bambini imparano a conoscere i cani, a relazionarsi con loro, a rispettarli ma anche a coccolarli.
L’attività, alla fine, prevede una rappresentazione teatrale con la realizzazione di giochi di ruolo che vedono come protagonisti i bambini e i cani.
Tra i “professori” ci sono Simona Ianora e il suo fidato amico a 4 zampe: Zen (un cane lupo cecoslovacco di 8 anni). Entrambi sono di Leinì.
in foto, Zen con la bandana dell’associazione di Pet therapy
“Il progetto - racconta Ianora - punta a trattare al meglio il cane e i bambini. Il cane non è un gioco, questo è importante, è un animale che ha le sue necessità e tempi. Il mio cane, per esempio, può lavorare per circa una trentina di minuti con 5 bambini. Con il contatto con i cani i bambini sviluppano una certa empatia, educazione civica e imparano a fare le coccole”.
Non tutti i cani sono in grado di fare pet therapy. Ci sono esami e certificazioni da superare.
“Nel mio caso - continua Simona Ianora - una veterinaria ha rilasciato un certificato al mio cane. Per arrivare qui l’animale viene sottoposto ad una serie di “stress” test con 14 esercizi, il cane deve riuscire a passarli tutti. Se ne salta anche solo uno non prende l’abilitazione. Ci sono diversi certificati: per cani da terapia, cani da gioco, cani che vanno in ospedale. Il mio, Zen, ha preso tutte le certificazioni, ha superato tutti i test e io sono diventata coadiutore”.
E se un bambino ha paura dei cani?
“È bene dire che non c’è nessun obbligo - prosegue Simona - in ogni caso di solito funziona così: chi ha paura resta dietro ai compagni per una decina di minuti. Passato questo tempo, poi, molto spesso i bambini e le bambine vogliono accarezzare i cani, anche chi prima era intimorito. Noi spieghiamo loro come avvicinarsi. Si devono mettere davanti al cane con le mani in avanti per farsi “scannarizzare” dall’animale. Tramite il naso il cane sente tutto, anche cosa hanno mangiato a pranzo i bimbi. Passato quel momento l’animale e il ragazzino si conoscono. Imparano a portare il cane al guinzaglio, fanno dei percorsi, si mettono a quattro zampe”.
Simona Ianora
A Leinì le attività sono iniziate il 4 marzo e proseguiranno fino al 22 aprile.
Nello specifico, l’attività educativa del “Teatro bestiale A.S.Se.A.” prevede una rappresentazione teatrale, ad alto valore educativo, con la realizzazione di giochi di ruolo, che vedono come protagonisti i ragazzi ed i cani. Coinvolgendo una professionista nel campo, agli alunni verranno insegnate l’impostazione delle posture corporee, l’impostazione vocale e il baricentro corporeo.
“Facilitare la comunicazione e l’interazione, – spiega l’Associazione – l’espressività globale del bambino o dell’adolescente attraverso il gioco, il corpo, il movimento, favorendo la socializzazione con i propri coetanei sono alcuni degli obiettivi che si pone il progetto”.
La scuola Anna Frank di Leinì
Il contatto fisico con l’altro, la comunicazione più diretta rende più viva ed empatica l’esperienza con il cane.
“Il progetto – scrivono le due socie dell’Associazione, Roberta Pietrantonio e Silvia Botto – è reso possibile grazie al contributo della Regione Piemonte, tramite l’assessore Caucino, con il patrocinio del Comune di Carrù, e arriverà a ben 1.400 studenti degli Istituti comprensivi delle cinque province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Torino nell’ambito della “realizzazione di campagne educative e di sensibilizzazione sul benessere animale nel contesto sociale attraverso interventi assistiti da animali d’affezione”.
Diversi studiosi hanno infatti dimostrato che l’interazione fisica uomo-animale (come le attività di cura, le coccole, i giochi) determina ricadute positive in termini di salute fisica “a breve termine” sia per l’uomo sia per l’animale e a livello psicologico offre la possibilità di conoscersi di più (alto valore pedagogico) e superare molti blocchi emotivi.
Un momento del corso alla scuola cinofila di Pralormo
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