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Canavese
24 Marzo 2024 - 12:03
Elena e Barbara, guide escursionistiche ambientali: una storia di rinascita e connessione con la terra.
In un mondo che scorre veloce, tra il caos delle città e il frastuono delle giornate sempre uguali, ci sono due donne che hanno scelto di percorrere una strada meno battuta, guidate da una bussola non solo per orientarsi, ma per ‘perdersi’ e ritrovare infine sé stesse. Noi le abbiamo incontrate: sono Barbara Pasinato e Elena Pranzo, le quali hanno intrecciato le loro vite alla natura e ai racconti del Canavese, dando vita al progetto "La Bussola di Babele".
Le canavesane Elena Pranzo e Barbara Pasinato hanno intrecciato le loro vite alla natura e ai racconti del Canavese, dando vita al progetto "La Bussola di Babele".
Barbara, con radici profonde a San Giorgio Canavese, ed Elena, trasferitasi a Ivrea dalla capitale sabauda, si sono ritrovate in un cammino di vita che lo scorso anno, grazie a un corso svoltosi ad Ivrea (realizzato dalla Regione Piemonte), le ha portate a diventare guide escursionistiche ambientali.
È Barbara, inizialmente, a raccontarci de "La Bussola di Babele": “Il nome nasce dall'idea di cercare un equilibrio tra il ritrovare sé stessi e il perdersi, esplorando le dicotomie tra ordine e caos. Questo perché amiamo l'idea di orientarci, ma troviamo altrettanto affascinante l'idea di lasciarci sorprendere dall'inaspettato. Il nome, inoltre, racchiude un gioco di parole con le iniziali dei nostri nomi, simbolo del legame e della fusione tra le nostre identità e il progetto stesso. Da sei mesi a questa parte, siamo operative con “La Bussola di Babele”, che ha preso vita attraverso percorsi nella Morena Ovest del Canavese. Non si tratta solo di camminate, ma di vere e proprie esplorazioni che superano il concetto tradizionale di escursionismo per diventare un viaggio attraverso il patrimonio culturale e naturale del territorio, rendendo ogni passo un'occasione di scoperta e meraviglia”.
Claudio Zanotto Contino dell'associazione "Viaggi con l'asino".
“In aggiunta ai percorsi già collaudati – spiega Barbara - ci siamo inventate questa idea di diventare pellegrine moderne e abbiamo progettato un cammino in Canavese seguendo lo scorrere del fiume Orco. A fine aprile, lo andremo a sperimentare. Con noi vi sarà anche una persona con cui collaboriamo che è Claudio Zanotto Contino, dell’associazione “Viaggi con l’asino”, cantastorie e teatrante di Cuceglio, e la sua fedele compagna di viaggio, Agata, l'asina che con passi lenti affianca gli escursionisti tra i sentieri e le storie del Piemonte”, conclude Barbara.
Ma chi sono Barbara ed Elena?
Barbara, che con un tocco di ironia si definisce "diversamente giovane", ha trascorso vent’anni in un ruolo di marketing che, pur garantendole la sicurezza economica necessaria a sostenere il mutuo, non riusciva a soddisfare il suo spirito creativo. Sentendo il bisogno di tornare alle sue vere passioni, ha intrapreso un cammino di riscoperta frequentando per tre anni la scuola di arte terapia a Lecco. Questo percorso l'ha riportata al suo autentico richiamo, l'arte terapia, rivelando una vocazione che rispecchia il suo bisogno innato di espressione e benessere personale.
Barbara Pasinato, insieme a Elena ha dato vita al progetto “La Bussola di Babele".
“Paradossalmente, il periodo del Covid – riflette Barbara con una nota di sorpresa nella voce – pur presentando sfide inimmaginabili, ha offerto anche l'opportunità di lavorare da casa. Questo nuovo modo di vivere il quotidiano mi ha aperto gli occhi sulla necessità di un cambiamento. Con orgoglio, posso dire di aver intrapreso un percorso che ha dato vita a una realtà lavorativa del tutto personale. In questo spazio che ho creato, la mia passione per la natura diventa il fulcro attorno al quale ruota l'arte terapia che offro, un servizio pensato per arricchire le vite di bambini, anziani e persone con disabilità. Inoltre, nel mio ruolo di bibliotecaria a San Giorgio Canavese, ho la possibilità di unire la mia predilezione per il foliage al mio lavoro, creando un ambiente che risuona di libertà e autenticità”, narra Barbara, evidenziando il valore trasformativo del suo viaggio professionale.
Elena, di qualche anno più giovane, mantiene ancora il suo lavoro impiegatizio. Nonostante le responsabilità professionali, riesce comunque a coniugare la sua professione con la passione smisurata per la natura. Mentre Barbara è esperta dei morbidi paesaggi collinari del Canavese, Elena eccelle nelle escursioni di montagna. Con un sorriso, racconta: “Barbara ed io siamo state fortunate a godere di un'infanzia libera e 'selvaggia', tipica degli anni '80, un'epoca che ci ha permesso di vivere a stretto contatto con la natura. Quel legame speciale che si è formato allora continua a risuonare dentro di noi come un richiamo costante, una melodia della natura troppo intensa per essere trascurata”.
Elena Pranzo, cofondatrice del progetto naturalistico “La Bussola di Babele".
“Amo comunicare con gli animali e adoro scoprire le loro tracce. Guidata dalla curiosità, prediligo viaggi dinamici e ricchi di scoperte. Per me, viaggiare significa partire zaino in spalla, esplorare la natura incontaminata. Le rocce sono il mio elemento, attratta dall'energia del vento e dalla potenza dei vulcani. La mia passione per gli animali si esprime nell'osservazione del loro comportamento e nel seguire le loro tracce”, finisce di narrare Elena.
Insieme, Barbara ed Elena - esplorando, raccontando e vivendo in simbiosi con la natura - dimostrano che è possibile reinventarsi, che il coraggio di inseguire le proprie passioni può elevarsi a forma d’arte, un modo di vivere che celebra la trasformazione personale in perfetta armonia con la natura. "La Bussola di Babele" trascende l'idea di semplice progetto per divenire un manifesto di vita, un inno al coraggio di ascoltare il proprio cuore e lasciarsi guidare dal ritmo sincero della natura, capace di condurre verso la scoperta del sé. È quindi nel cuore del Canavese, quello più puro e incontaminato, che le due donne mettono a frutto la loro filosofia: raccontare storie per connettere le persone alla terra, alle sue memorie, alle sue leggende e ai suoi sussurri.
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