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Caluso

Lunghe code al passaggio a livello sulla SS26 in Canavese, ma RFI non vuole ridurre i tempi di chiusura delle sbarre

In Consiglio comunale si è discusso dei disagi alla circolazione stradale in frazione Arè

Caluso coda

Lunghe code e disagi sono all'ordine del giorno al passaggio a livello

Lavoratori, studenti, semplici cittadini che ogni giorno, a mattina e sera, percorrono la Strada Statale 26 si mettano il cuore in pace: le code al passaggio a livello di Arè non cesseranno finché non verrà completata la tangenziale che “bypasserà” la frazione di Caluso.

E’ quanto emerge dalle comunicazioni avute tra l’amministrazione comunale di Caluso ed RFI, a seguito delle proteste per le problematiche legate al passaggio a livello che divide la frazione, specialmente durante le ore di punta, quando la gente si reca o torna dal lavoro. Questi disagi, che affliggono la circolazione stradale con lunghi ingorghi di auto e mezzi pesanti, non sono causati dai lavori di eliminazione del passaggio a livello e dalla creazione di una viabilità alternativa, come si potrebbe supporre.

Il passaggio a livello di Arè

No. Sono altri i motivi che contribuiscono a complicare la situazione: il divieto di transito sulla bretella Ivrea-Santhià per i mezzi con un peso superiore a 3,5 tonnellate, che spinge numerosi tir verso il casello di San Giorgio Canavese della Torino-Aosta, e l'introduzione di una nuova tipologia di sbarre al passaggio a livello, che ne prolunga i tempi di chiusura. 

Il caso è approdato in Consiglio comunale, dove è stata data notizia che il Comune ha ricevuto una risposta negativa da RFI riguardo alla possibilità di modificare i tempi di chiusura delle sbarre. 

La sindaca Maria Rosa Cena ha evidenziato l'importanza di concludere quanto prima i lavori per la circonvallazione di Arè, rivelando che il ritardo è dovuto al limitato orario di lavoro degli operai (appena due ore al giorno, ndr), imposto per non interrompere il traffico ferroviario. 

Mariuccia Cena sindaca di Caluso

Tuttavia, Anas e Rfi hanno almeno accettato di estendere l'orario lavorativo, decisione che comporterà la cancellazione di alcuni treni, sostituiti da servizi di pullman.

Inoltre, in Consiglio comunale si è parlato anche del progetto della soppressione dei passaggi a livello nel territorio di Caluso.

La soppressione dei passaggi a livello

Nell'ambito di un ampio intervento di Rfi, che prevede un investimento di 20 milioni di euro, verranno eliminati quattro passaggi a livello nel territorio di Caluso, lungo la linea ferroviaria Chivasso–Ivrea-Aosta.

Tra questi, il primo intervento riguarderà il passaggio a livello di Arè, teatro nel maggio del 2018 di un tragico incidente che costò la vita a due persone ed il ferimento grave della capotreno. La sindaca ha confermato che i lavori procederanno secondo i piani di Rfi:  la soppressione del passaggio a livello di Arè prevede la realizzazione di una bretella di collegamento che andrà ad innescarsi nella circonvallazione di Caluso. Verrà quindi realizzato un percorso ciclopedonale e il relativo sottopasso largo quattro metri.

 

Il passaggio a livello di Arè

Nei piani di Rfi verrà poi soppresso il passaggio a livello in via Nazareno Sauro, sempre nella frazione Arè, realizzato un sovrappasso all'altezza degli impianti sportivi sempre di Arè ed eliminato il passaggio a livello all'altezza della stazione ferroviaria di Caluso.

Infine in stazione verrà realizzato un sottopasso pedonale e una viabilità di collegamento extraurbana e verrà costruita una rotonda all'incrocio tra via Mazzè e viale Europa di raccordo all'area artigianale.

Insomma, tanti buoni progetti. Ma da qui ad essere realizzati passeranno anni.

Chiaro che gli automobilisti che percorrono ogni giorno la strada statale 26 non possono continuare a fare questa vita. O no?

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