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Il caso

Continua la polemica per la chiusura delle poste: gli uffici non riapriranno per 3 mesi

I cittadini potranno andare nei Comuni vicini. "Il Comune istituisca una sede provvisoria"

Continua la polemica per la chiusura delle poste: gli uffici non riapriranno per 3 mesi

Non si ferma la polemica relativa alla chiusura dell’ufficio delle Poste di Lanzo, la cui saracinesca resterà abbassata per ben 3 mesi. 

La comunicazione era apparsa la scorsa settimana sul sito del Comune, con tanto di immagine del logo di Poste Italiane. “A partire da giovedì 28 marzo prossimo e per circa 3 mesi l’ufficio postale di Lanzo sarà chiuso al pubblico per lavori di ristrutturazione ed adeguamento all’interno del progetto “Polis”, a cura di Poste Italiane - spiegano dall’amministrazione - Le operazioni postali che solitamente necessitano di appoggio all’ufficio postale di Lanzo (come ad esempio ritiro raccomandate o invii a firma) saranno effettuabili presso l’ufficio postale di Balangero, sito in piazza Dieci Martiri 1 ed aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,20 alle 13,35 ed il sabato dalle 8,20 alle 12,35. Tutte le normali operazioni che non richiedono appoggio presso uno specifico sportello possono ovviamente essere effettuate in ogni ufficio postale (come Germagnano, Balangero o Cafasse)”. 

Gli interventi sugli uffici, di fatto, garantiranno dei nuovi spazi di co-working (con varie caratteristiche innovative) che permetteranno di generare impatti sia sulla collettività (con un tempo di attesa risparmiato) che sull’ambiente (ovvero le emissioni di CO2 risparmiate).  È più o meno questa la descrizione degli interventi del progetto Polis che appare sul sito di poste italiane. 

Al netto delle delucidazioni tecniche, comunque, i lavori non sono stati accolti benissimo dai residenti lanzesi, che via social e sotto al post della pagina del Comune hanno tenuto ad esprimere alcune perplessità. “Mi auguro che con questi lavori si velocizzino anche le operazioni visto che per poter pagare un bollettino si aspetta parecchio in coda”, “il problema è per gli anziani che devono andare a ritirare la pensione e non hanno la macchina. Spero almeno che qualcuno si adoperi per dare loro una mano”; “ma sì, una bella passeggiata in montagna a Mezzenile e c’è uno sportello postamat quasi inutilizzato”. Queste, solo alcune delle tante voci di lanzesi che non sarebbero entusiasti della chiusura. 

Matteo Filippin, consigliere d'opposizione di Lanzo Torinese

E, adesso, ad esprimersi è stata anche l’opposizione, con il consigliere di minoranza Matteo Filippin che ha commentato: “La gente è sul chi va là: va bene il restyling, ma se lo sportello dovrà restare chiuso per un periodo così lungo, ci si aspetta quanto meno un servizio alternativo, ad esempio una struttura mobile! - dice - Mi risulta che il progetto di ristrutturazione degli uffici preveda la creazione di sportelli telematici a disposizione del cittadino per l’erogazione di servizi pubblici self service e questo potrà essere un bene perché consentirà ai cittadini di ritirare anche carte d’identità elettroniche e passaporti, e sbrigare molte altre pratiche, sicuramente un miglioramento importante”.

Per ridurre i comprensibili disagi della popolazione, soprattutto quella anziana - continua Filippin - chiedo però all’amministrazione di attivare un confronto con Poste per prevedere, nel contempo, la fornitura in loco degli ordinari servizi impiegando strutture mobili già utilizzate presso altre amministrazioni postali o l’allestimento di sede provvisoria, anche utilizzando spazi oggi liberi sul territorio comunale”.

Il Comune risponde: "il dialogo con Poste Italiane è aperto; valutiamo la possibilità di fornire supporto alla cittadinanza, sopratutto alle persone anziane"

"L’ufficio postale di Lanzo, la cui gestione è di competenza di Poste Italiane, rientra tra i primi 30 della provincia di Torino interessati dai lavori di ristrutturazione ed ammodernamento del progetto Polis, che al 29/02/2024 ha visto il completamento di circa 1200 interventi sull’intero territorio nazionale - spiegano dal Comune di Lanzo in merito agli interventi - Fin dai primi colloqui con i Responsabili di Poste Italiane, è stato fatto presente dall’Amministrazione comunale il potenziale disagio scaturente dalla chiusura temporanea, peraltro comune a tutte le realtà territoriali coinvolte dal progetto, soprattutto per le persone più anziane e per le fasce più deboli della popolazione; non essendo una tipologia di servizio attuabile dal punto di vista logistico a rotazione, sia per la limitazione delle operazioni eseguibili sia per ragioni di sicurezza di operatori ed utenti, soluzioni tipo unità mobili - suggerite da qualcuno - sono previste dai piani di intervento di Poste Italiane in situazioni emergenziali come ad esempio nel caso di calamità naturali, oppure in situazioni particolari come nel caso di distanze chilometriche elevate per il raggiungimento del primo ufficio postale disponibile in altro Comune". 

Il sindaco di Lanzo, Fabrizio Vottero

"Nell’interesse della comunità lanzese e del futuro della nostra Città - continua il sindaco Fabrizio Votteroai quali non posso e non possiamo non pensare, in un’epoca in cui servizi sia pubblici che privati rischiano quotidianamente di essere ridimensionati per ragioni o scelte diverse, ritengo che un investimento che ci porterà ad avere sul nostro territorio un ufficio totalmente riqualificato, più accessibile ed accogliente, con servizi più ampi ed efficaci, possa essere motivo sufficientemente valido per affrontare insieme tre mesi con qualche piccola possibile difficoltà".

"A tal proposito - aggiunge il primo cittadino - preciso fin d’ora che con Poste Italiane il dialogo è aperto per verificare e monitorare attentamente quella che sarà la situazione oggettiva e gli effettivi disagi; nel frattempo, ovvero da quando si è avuta conferma dell’imminente avvio dei lavori, l’Amministrazione comunale sta valutando la possibilità di attivare azioni di supporto alla cittadinanza (in particolare, alle persone più anziane e/o sole), al fine di mitigare le maggiori criticità che dovessero verificarsi nel periodo di chiusura".

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