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Torino
09 Marzo 2024 - 00:38
La saga dell'eredità Agnelli si arricchisce di un nuovo capitolo, più rocambolesco di una sceneggiata hollywoodiana. Al centro della scena, un tesoretto di 734 milioni di euro che, secondo la Procura di Torino, sarebbe sfuggito al fisco italiano.
I protagonisti? I rampolli della dinastia Agnelli: John, Lapo e Ginevra Elkann, chiamati a rispondere, insieme al commercialista di famiglia Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Von Grueningen, di un'ipotesi di truffa ai danni dello Stato.
Tutto ruota attorno al patrimonio di Marella Caracciolo, l'amata moglie di Gianni Agnelli. Secondo gli inquirenti, 700 milioni di euro del suo patrimonio non sarebbero stati tassati in Italia dopo la sua morte nel 2019, nonostante la residenza fittizia in Svizzera della donna.
Ma c'è di più. La rendita annuale di 30 milioni di euro generata dal "tesoro" sarebbe stata anch'essa sottratta al fisco italiano. Un'evasione monstre che, se confermata, farebbe tremare le giunture della Repubblica.
La famiglia Agnelli si difende, bollando le accuse come infondate. I 700 milioni, sostengono, sono sempre stati alla luce del sole e regolarmente dichiarati. Eppure, la Procura non ci crede e, con un blitz a sorpresa, ha dissequestrato il materiale sequestrato a febbraio, tra cui telefonini, server e altri dispositivi.
Un'escalation di tensione che ha portato il Tribunale del Riesame a pronunciarsi sul caso. I giudici, accogliendo il ricorso delle difese, hanno ordinato il dissequestro del materiale, ma la Procura non si arrende e firma un nuovo decreto di sequestro.
Nel mirino degli inquirenti ci sono intercettazioni telefoniche e un documento dal titolo "Una vita di spostamenti", che sembrerebbe comprovare la residenza fittizia di Marella in Svizzera.
La battaglia legale è solo all'inizio. Da una parte, la Procura di Torino, decisa a fare luce su un'eredità che puzza di evasione. Dall'altra, la famiglia Agnelli, pronta a difendere a spada tratta il proprio nome e la propria onorabilità.
Un giallo finanziario che tiene incollata l'Italia. Tra colpi di scena, carte bollate e segreti di famiglia, la posta in gioco è altissima. Non solo milioni di euro, ma anche la reputazione di uno dei clan più potenti del Belpaese.
Chi avrà la meglio? La giustizia o la dinastia Agnelli? Lo scopriremo solo nelle prossime puntate.
Ma una cosa è certa: questa storia non è destinata a finire presto.
E voi, da che parte state?
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