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Un'artista Canavesana e la sua musica sul tetto d'Italia: Martina Giglio vince il contest per Lucio Dalla

28 anni e tanto amore per la musica; i partecipanti al concorso erano più di 600

Un'artista Canavesana e la sua musica sul tetto d'Italia: Martina Giglio vince il contest per Lucio Dalla

Una ragazza Canavesana e la sua musica sul tetto d’Italia per “Ciao - Rassegna Lucio Dalla”, festival nazionale che intende premiare le forme innovative di musica e creatività. 

Ebbene, a salire sul gradino più alto del podio, la scorsa settimana a Bologna, è stata proprio una cantautrice del nostro territorio: Martina Giglio, 29 anni da compiere, originaria di Ciriè e residente a San Maurizio Canavese. 

Il contest si è tenuto la scorsa settimana Bologna, al Teatro delle Celebrazioni, nel corso di una serata presentata da Nina Zilli. Tanti i premi assegnati ad artisti che da anni calcano il palcoscenici italiani e internazionali: Pinguini Tattici Nucleari, Daniela Pes, Calcutta, Madame, Dardust, Brunori SAS, al progetto Dallamericaruso, Il concerto perduto, e infine a Enrico Brizzi e Yuri Ancarani. 

La seconda edizione del contest in ricordo di Lucio Dalla, poi, ha anche dedicato un’apposita categoria agli under 35, con la partecipazione di oltre 600 artisti e, tra tutti loro, a trionfare sono stati in due: See Maw nella categoria producer e Martina Giglio in quella artisti. 

La vittoria di Martina Giglio sul palco di Bologna

Ed è poco dopo il suo rientro da Bologna che noi ci siamo messi in contatto con la vincitrice originaria del ciriacese. 

Ciao Martina, innanzitutto complimenti. Mi permetto di darti del “tu” dato che siamo quasi coetanee. Allora, raccontaci qualcosa di te: hai sempre avuto la passione per il canto?

Sì diciamo di sì. Ho 28 anni e sono nata come cantante, nel tempo poi ho cominciato a esplorare anche più la parte di cantautorato e ho iniziato a scrivere i primi pezzi. Ha 16 ho deciso di prendere le prime lezioni di canto e da lì poi sono partiti i live, prima nei locali del territorio, sia a San Maurizio ma anche molti a Ciriè. E poi pian piano ho iniziato a esibirmi in città, a Torino e provincia. 

C’è stato un momento in cui hai detto: ok, qui sta cambiando qualcosa? Una sorta di svolta 

Il salto che mi ha spinto a iniziare a scrivere c’è stato nel 2016, grazie alla prima borsa di studio che ho vinto come interprete. Un altro momento importante è stato il 2018, quando ho vinto un’altra borsa di studio presso il CET di Mogol in Umbria: forse è stata proprio questa la spinta che mi ha aiutato a scrivere e scoprire un po’ di più quello che c’è dentro di me. 

Com’è andata a Bologna? Sei soddisfatta?

È stato bellissimo, una serata davvero emozionante. Si respirava creatività. Sono davvero grata di essermi esibita su un palco del genere, ogni tanto guardavo gli altri ospiti, tutti bravissimi e importanti, e quasi non ci credevo. Gli artisti che sono stati premiati poi si sono esibiti con i pezzi che avevano in gara: il mio era “Santa Rosalia”. 

Che è la canzone con cui hai vinto, puoi raccontarci qualcosa su questo pezzo?

Allora, è inedita. Quindi al momento non è ancora uscita sulle varie piattaforme. È un inno al coraggio e all’amare liberamente, lontano dai pregiudizi e dalla sovrastrutture morali o che la società “impone”.

Una canzone per il centrodestra insomma...

- sorride lei - sono molto curiosa di sapere quali saranno poi le opinioni delle persone quando la ascolteranno. 

Da cosa trai ispirazione per la tua musica? Sfatiamo un mito già che ci siamo: è vero che i migliori pezzi nascono da periodo non così felici?

Sì confermo, o almeno per me spesso è così. Io faccio principalmente urban, ma con i miei ascolti, fin da piccola, provengo  da un misto fra la black music e il cantautorato. Non c’è una regola scritta per come possa nascere un pezzo comunque, mi lascio trascinare dal momento: quando mi sento ispirata mi metto lì e butto giù le idee. Diciamo che nella maggior parte dei casi nel mio flusso creativo nascono prima la musica e la melodia, poi da lì sviluppo il testo. 

Guardando al futuro, ci puoi fare qualche piccolo “spoiler” su quali saranno i tuoi prossimi progetti?

Mah, innanzitutto posso dirti che l’evento di Bologna è stato registrato è andrà in onda su Rai 1 il 6 aprile. Adesso sono in studio che stiamo registrando: ci concentriamo sull’EP per cercare di farlo uscire il prima possibile. È un momento di creatività e stiamo lavorando a diversi pezzi, per quest’estate dovremmo partire con i live. 

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