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Buche del Canavese: automobilisti e ciclisti a rischio, cittadini esasperati

Interventi urgenti sulle strade del Canavese: la Città Metropolitana promette rattoppi temporanei

in foto il sindaco di Bollengo Luigi Sergio Ricca e, a destra, il vicesindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo

in foto il sindaco di Bollengo Luigi Sergio Ricca e, a destra, il vicesindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo

Le buche sulla Sp228 del lago di Viverone e sulla Sp80 tra Albiano d'Ivrea e Bollengo sono diventate un incubo per gli automobilisti, i motociclisti e i ciclisti che percorrono queste strade. La situazione è peggiorata negli ultimi giorni a causa delle piogge e del divieto di transito sulla bretella autostradale Albiano-Santhià, che ha dirottato sulla provinciale un numero elevato di mezzi pesanti.

Da qui la decisione del sindaco di Bollengo, Luigi Sergio Ricca, di prendere carta e penna e scrivere una lettera al sindaco Stefano Lo Russo e al vicesindaco della Città Metropolitana di Torino Jacopo Suppo, per segnalare la pericolosità delle strade e chiedere un intervento tempestivo.

"Le buche sono numerose e profonde, e la circolazione è diventata molto rischiosa", ha scritto Ricca. "La situazione richiede un rattoppo temporaneo del fondo stradale in attesa di un successivo rifacimento totale del manto stradale".

In attesa di interventi strutturali, la Città Metropolitana ha annunciato che saranno effettuati dei rattoppi temporanei sulle buche più profonde. Un palliativo che non risolve il problema alla radice, ma che almeno dovrebbe rendere la circolazione un po' più sicura.

"Per la SP 80 abbiamo già un appalto che dovrebbe iniziare a breve", ha risposto il vicesindaco Jacopo Suppo.

"Per la SP 228, la nostra viabilità si farà carico di tamponare con rivisitazione delle pavimentazioni in corso d'appalto e parzialmente con alcuni fondi richiesti in variazione di bilancio per intervenire e rimediare alla situazione dei danni delle piogge".

I cittadini, però, non ci stanno e chiedono interventi più celeri e incisivi.

degrado stradale

La polemica infuria anche sui social media, dove molti cittadini lamentano la scarsa attenzione della Città Metropolitana alle strade del Canavese. "È vergognoso che si debba arrivare a scrivere ai giornali per ottenere un intervento su strade che sono dissestate da anni", ha scritto un utente su Facebook.

"Le strade versavano già in cattivo stato prima delle piogge e del divieto di transito sulla bretella autostradale - commenta un altro - Non è possibile che si debba aspettare mesi per avere un manto stradale sicuro".

Un ciclista aggiunge: "Per noi ciclisti, queste buche sono un vero pericolo. Ho già avuto diverse cadute, per fortuna senza gravi conseguenze. Ma la prossima volta potrebbe andare peggio".

La situazione è emblematica della carenza di manutenzione delle infrastrutture in Italia. Un problema che non riguarda solo il Canavese, ma molte altre zone del Paese. I cittadini chiedono a gran voce che le istituzioni si facciano carico di questo problema e investano risorse per rendere le strade più sicure.

Il disagio

Di sottofondo l'eco di un disagio profondo, radicato in una storia di manutenzione insufficiente e di attenzione latitante. I cittadini, testimoni silenziosi di questa lunga stagione di trascuratezza, si trovano ora a confrontarsi con l'ennesimo capitolo di una saga di degrado che pare non vedere fine.

C'è da aggiungere che, prendendo spunto da questo problema, il sindaco Ricca, facendosi portavoce della comunità, non solo sollecita interventi urgenti ma invita anche al dialogo, proponendo un incontro con il vice sindaco Suppo per discutere le problematiche territoriali insieme ai rappresentanti dei comuni limitrofi. Una mossa che, pur nella sua cortesia istituzionale, nasconde l'urgenza di una soluzione duratura, che vada oltre i semplici rattoppi.

Non si può negare l'impegno mostrato dalla Città Metropolitana nel rispondere alle sollecitazioni di Bollengo, ma la storia di questi tratti stradali ci insegna che le risposte rapide, seppur benvenute, non sono sufficienti a placare il malcontento di chi, quotidianamente, si confronta con i pericoli e i disagi di un tessuto viario inadeguato.

La promessa di interventi imminenti e di soluzioni che tamponino i danni più urgenti deve quindi essere accompagnata da una riflessione più profonda sull'importanza della manutenzione preventiva e sull'allocazione di risorse adeguate per garantire la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini. È cruciale che le amministrazioni coinvolte non trascurino l'importanza di un dialogo continuo e costruttivo con le comunità locali, al fine di anticipare le problematiche e agire in maniera proattiva, piuttosto che reattiva.

Il tempo ci dirà se le promesse verranno mantenute e se i cittadini di Bollengo e dei Comuni limitrofi potranno finalmente viaggiare su strade sicure e ben mantenute. Nel frattempo, il dibattito su come garantire infrastrutture adeguate e sostenibili resta più acceso che mai, con la speranza che possa tradursi in azioni concrete e visionarie, per il bene di tutti i cittadini.

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