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Chiaverano
07 Marzo 2024 - 15:25
I pozzi dell'Alpe Guizza di Donato, nel biellese, si stanno esaurendo. La società del gruppo acque San Bernardo vorrebbe ora scavare un nuovo pozzo sfruttando la fonte presente nel comune di Chiaverano.
Nel 2023 la società ha ottenuto un rinnovo ventennale della concessione da parte della provincia di Biella e di Città Metropolitana di Torino per continuare ad estrarre la stessa quantità di acqua che già prendeva.
Il rinnovo della concessione ha visto una nuova definizione dell’area della Fonte Caudana, con una riduzione della superficie da 81 ettari a 56 ettari, di cui 31,60 ettari ricadenti a Donato Biellese e 24,40 ettari nel territorio di Chiaverano, la conferma delle portate, la garanzia per le esigenze di salvaguardia e protezione degli attuali approvvigionamenti e fornitura di acque al consumo umano, come previsto dalla legge, nonché il rispetto del piano regionale di Tutela delle Acque.
L'area soggetta alla convenzione è quella del torrente Viona, il corso d'acqua che segna il confine tra le due province.
"Nell'autorizzazione di Città metropolitana rientra anche Chiaverano - spiega il sindaco Maurizio Fiorentini - ed è proprio qui, in frazione Bienca, che ora vorrebbero scavare. Hanno già fatto un pozzo di prospezione per verificare se ci sia acqua a sufficienza e di che qualità sia. Dal sondaggio i requisiti ci sono tutti. Ma già lo sapevamo che quest'acqua è tra le migliori in Italia e per queste sue caratteristiche è anche adatta anche alla nutrizione dei neonati".
Ora l'Alpe Guizza ha chiesto al Comune di poter acquistare o affittare i terreni comunali in questione: "Quei terreni - spiega il sindaco - sono soggetti al vincolo di uso civico. Ciò significa che l'utilizzo del terreno deve andare a vantaggio dei cittadini. L'unica possibilità è quella di fare una convenzione per usare quel terreno in modo che i cittadini abbiano un vantaggio diretto. Non basta, infatti, che i proventi vadano a Bilancio. Il vantaggio per i cittadini deve essere diretto".
E così il Comune ha pensato di destinare quelle somme direttamente alla società acque potabili di Bienca e a quella di Chiaverano: "Avevano proposto di darci 8mila euro l'anno, ma ne abbiamo chiesti 20mila. In questo modo ne daremmo 10mila a ciascuna delle due società che gestiscono l'acqua pubblica da utilizzare per le manutenzioni e le spese da affrontare".
Peccato che, alla notizia di un'interesse dell'Alpe Guizza all'acqua di Chiaverano, la popolazione sia insorta. E questo a fronte dell'allarme siccità che sta diventando sempre più urgente. Il timore è che l'estrazione dell'acqua destinata all'imbottigliamento da parte della società del gruppo San Bernardo, sottragga risorse al paese e ai suoi abitanti.
Il sindaco Maurizio Fiorentini
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